Cronaca

“’Mediterraneo, frontiera di pace’: aria fritta”

 

“Coronavirus, ammonimento di Dio. ‘Mediterraneo, frontiera di pace’, aria fritta”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il sacerdote barese don Michele Chimienti.

Don Chimienti, emergenza Coronavirus, che cosa ne pensa?

“Intanto mi sembra ormai una psicosi anche senza giustificazione razionale, esagerazione. Fa molte più vittime l’influenza e anche l’aborto, per parlare chiaro. Intanto il valore dei titoli delle cause farmaceutiche sono schizzati. Anche nel caso fosse un’epidemia ci sarebbe da dire qualche cosa”.

Prego…

“Tanti che si proclamano con vanto atei, quando accadon loro fatti dolorosi come una malattia grave o un incidente, si rivolgono a Dio, cambiano strada. Insomma, è la logica del bene che si piange quando si perde. Un proverbio della saggezza popolare afferma che al mondo non si muove foglia che Dio non voglia. Certamente Dio non vuole il nostro male, ma Scrittura alla mano, ci punisce come Padre a fin di bene. E tante volte è lo stesso uomo a cercarsi i problemi, non è Dio che li manda. In poche parole, peste, epidemia, terremoti, catastrofi sono ammonimenti di Dio per farci cambiare strada e correggerci. Oggi basta un virus per farci capire quanto siamo limitati. Dio sa scrivere dritto su righe storte, ricordatelo. Alla prima malattia ci sentiamo sperduti, perchè non abbiamo fede e ci crediamo onnipotenti, autosufficienti. In aggiunta, al posto di fare penitenza e pregare, si chiudono le chiese. Nel passato quando scoppiavano le pestilenze le chiese si aprivano e si faceva penitenza, adorazione. Siamo arrivati al punto assurdo di vietare le messe, ma le metropolitane restano aperte, un controsenso. Ci si contagia di più in metro o alla messa?”.

A Bari per” Mediterraneo, frontiera di pace” la messa del mattino in tutta la diocesi è stata sospesa per consentire la partecipazione a quella del Papa…

“Un errore. Così tanta gente non solo non è andata dal Papa, ma neppure ha partecipato alla messa nella sua parrocchia. E mi sembra a dir poco strano che pure negli ospedali sia stata cancellata la messa. In temi di fede blanda è scriteriato annullare le messe, semmai vanno aggiunte. Questo anche se c’è il Papa”.

Mediterraneo, frontiera di pace, quale il suo giudizio?

“Se chiedete a tanti baresi di che cosa hanno parlato e che cosa significa sinodalità, non lo sanno. Ci si riempie la bocca di cose che non fanno parte della Chiesa, il cui compito è la salvezza delle anime. Invece, a leggere certe relazioni, si sono occupati di sociologia e di politica, incluso il discorso del Papa nel quale di fatto Dio era il grande assente. Dialogo? Gesù, leggete il Vangelo, non dice di dialogare, ma di annunciare la  Parola a tutti al fine della conversione. Il dialogo è utile se serve a convertire, altrimenti non serve. Purtroppo la Chiesa è preda di questa sindrome sociologica, si occupa di Greta e immigrati, ma non annuncia la salvezza che è il suo scopo. Sceglie la via della popolarità, quello che la gente ama sentire. La ricetta è sbagliata, le chiese si svuotano e alla stessa udienza del mercoledì del Papa va sempre meno gente. Del resto, se fosse giusta, dopo tante marce, fiaccolate e congressi, i problemi come delinquenza, la mafia e le guerre dovrebbe essere stati risolti, invece rimane come è. Il male più grave è il peccato. Cristo solo ci salva, non la politica. Si legga il Vangelo e si facciano meno chiacchiere come a “Mediterraneo, frontiera di pace”, aria fritta”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 3 Marzo 2020

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