Cronaca

Mercati coperti: a San Pasquale struttura fantasma col marciapiede ‘scollato’

Colori a tinte fosche sul mercato coperto al dettaglio di via Giovanni Amendola, con la penuria di clienti che fa da sfondo alla crisi causata dalla pandemia. I commercianti ne hanno per tutti. “Da sedici che eravamo all’inizio, adesso siamo rimasti in undici a tirare la carretta, ma andiamo avanti per inerzia, perché non possiamo e sappiamo fare altro: in questo mercato coperto non si può andare avanti così, senza clienti, sbattuti al confine estremo del quartiere. Sindaco e assessora comunale al commercio lo sapevano fin dall’inizio dove saremmo andati a sbattere, eppure hanno lasciato fare. E alla fine ci hanno abbandonato: voi non sapete quante volte li abbiamo chiamati e non ci hanno risposto. Sono spariti, scomparsi, dopo essersi fatti vedere solo all’inaugurazione col codazzo di politici e giornalisti”, si sfogava già qualche tempo fa uno dei primi operatori che vendono frutta e verdura al mercato coperto ‘San Pasquale’ in via Amendola tre isolati prima di arrivare a via Capruzzi. Uno di quelli ‘storici’ che avava la sua bella bancarella di verdure e ortaggi in via Nizza, all’aperto e a più stretto contatto con una clientela sicura, che trovava comodo scendere sotto casa e trovare le bancarelle coi suoi frutti a portata di mano. E ora, invece? Una struttura veramente sfortunata, quella al coperto non molto lontana, bisogna dirlo, da via Nizza: struttura nata male e finita peggio. Consegnata con oltre due anni di ritardo dopo un accordo di programma risalente a una dozzina di anni or sono Comune/privati all’altezza dell’ex fabbrica ‘Peroni’ dove, come si sa, un anno fa sono state trasferite, appunto, le ultime bancarelle rimaste per strada a via Nizza, cuore del rione San Pasquale. Ma lì, per strada, c’era il ‘cuore pulsante’ del quartiere, appunto, ma dove si trovano adesso, pur se a poche centinaia di metri in linea d’aria. E purtroppo sono in pochi i clienti affezionati che si recano al mercato coperto ‘San Pasquale’, un immobile che doveva essere pieno di vita e colori, uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione guidata da Antonio Decaro e l’assessora al Commercio Palone. Costruito dalla società ‘Edicos’ di Roma, in base a un accordo di programma stipulato col Comune di Bari, come detto, ha lasciato alcuni punti neri. Ad esempio, la casetta del custode nell’ex fabbrica Peroni deve ancora essere abbattuta, anche se i lavori sono cominciati e poi improvvisamente interrotti, alla fine dell’anno scorso. Ma non basta. Tra l’ex Peroni e il mercato coperto inaugurato a novembre 2019 c’è ancora, recintato, uno spazio che dovrebbe essere reso fruibile sotto forma di giardino e invece, per i soliti ‘problemacci’ burocratici del Municipio, lo usano solo i padroni dei cani per farci defecare i loro animali. Ora nel mercato coperto consegnato parecchio in ritardo sui tempi concordati, ci sono ben ventinove box (la maggior parte con le saracinesche abbassate) e tanti posti auto (tutti a pagamento, anche quelli all’aperto!) per eliminare dalla strada uno degli ultimi mercatini rionali di generi vari, frutta e verdura. Perfino i marciapiedi esterni e perimetrali della struttura mercatale coperta che si affacciano all’interno, sono praticamente ‘scollati’ dal marciapiede. Tanto che non manca chi ha paura per la tenuta statica dell’immobile. “I tecnici del Comune li abbiamo chiamati, sono venuti, hanno fatto il loro bel sopralluogo, hanno fotografato e preso appunti, poi sono scomparsi dalla circolazione. E non ci hanno fatto sapere più niente”, ripete un altro operatore che conferma di on pagare il canone al Comune anche perchè si sente preso per i fondelli.

Francesco De Martino


Pubblicato il 5 Giugno 2021

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