Cultura e Spettacoli

Minima moralia (Meditazioni sulla Vita Offesa. T. Adorno) (138)

Spesso,  le vittime di qualsiasi atto illecito vengono dalle autorità costituite rimproverate di non avere denunciato ad esse gli aurorali sospetti, le aurorali percezioni di potere essere azzannate da organizzazioni  comunali, regionali, nazionali, transnazionali che, certamente, non si dedicano al volontariato “pro hominibus sed contra homines”. Bene, anzi, probabilmente, male, si dà il caso che nel 2019, salvini, ahimè, addirittura, ministro  dell’interno in un governicchio italiettino, nomina uno dei tanti prefetti, non incardinati in una prefettura della penisola, capo del dicastero per l’emigrazione. I miei 25 Lettori potranno, mai, giustificare non solo la democrazia, ma la plebaglia italiettina, che permette ad un individuo, reo confesso, in un programma”trash” televisivo della solita“mediaset”berluskoniana, di essere “un giovane ventenne nullafacente”che, tuttavia, avrebbe potuto dedicarsi allo studio o, poiché, a milano residente, avrebbe potuto, facilmente, trovarsi un lavoro, di accedere, di ascendere alla guida di un dicastero, importantissimo per la felicità, la sicurezza fisica e spirituale degli italettini? Ripeto, ahimè, un“nullafacente”, come tanti nullafacenti, nei palazzi dove si riuniscono i rappresentanti della italiettina plebaglia,  che diventa, poiché  nullafacente, un professionista della politica! Dopo la lunga digressione, necessaria  per illuminare i contesti sociali, si fa per dire, pseudoculturali, impolitici, in cui si dipanano certe situazioni, a dire poco, inopportune,  non posso EsimerMI dal Fare Mia una Indagine della Magistratura Foggiana sul criminale, delittuoso, infame, mafioso fenomeno  del caporalato, che si esprime sfruttando, fino a sderenarli di fatica, gli emigranti, che affollano la capitanata, per guadagnare i pochi euro al giorno, che essi, a loro volta, invieranno ai loro famigliari. Ovviamente, arresti e  indagati. Tra gli indagati è  stata pescata proprio la moglie (socia in/di un’azienda agricola, che avrebbe fatto la cresta sui salari dei lavoratori, in essa impiegati) del prefetto, da salvini nominato nel 2019 capo del dipartimento per l’emigrazione,   tra l’altro, firmatario di una circolare contro lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. Ora, se è vero che le presunte colpe, tutte da provare, delle mogli non debbano ricadere sui mariti, non si può non  Rilevare ed Evidenziare che, non rare volte, le vittime  di atti, di gesti estorsivi, di rapporti di lavoro, inquinati dallo sfruttamento, compiuti dai “bravi” di associazioni mafiose, malavitose, di aziende, per antica prassi dei padroni, giammai, rispettose delle regole contrattuali “erga omnes, si astengono dal denunciare  le bravate padronali o delle organizzazioni mafiose, malavitose, ché negli uffici, ove dovrebbero essere localizzate le loro denunce, potrebbero allignarsi le lunghe braccia delle associazioni, di cui sopra, delle aziende, di cui sopra, collegate alle mani di coloro che, titolari degli uffici, di cui sopra, invece, di provvedere alla giustizia a favore  vittime, tramano per la ulteriore rovina di esse. Non  poche volte, Uomini di Specchiata Probità hanno Gridato, Denunciato, anche Rischiando la loro Vita, che le mafie, il malaffare sono stanziali nello stato, nella burocrazia che lo amministra. Inascoltati e la plebaglia a fare spallucce!

 

Il vescovo di noto, in provincia di siracusa (di cui non interessa il nome e il cognome, in quanto molti uomini di chiesa cattolica, e non solo, non hanno Anima, non Ragione, sed sunt absolute in dignitate, ut ita dicam, episcopali, quae est causa, origo rerum, quas agunt – ma sono, assolutamente, nella dignità, si fa per dire, episcopale, che è la causa,  l‘origine delle loro azioni), ha detto, intervenendo ad un evento natalizio, a un nugolo nutrito di bambini che “babbo natale non esiste e che la“Coca Cola” ne sfrutta l’immagine”. Da quale bocca viene la predica sulla non esistenza di babbo natale, se, poi, essa si riempie della certezza  della  esistenza di dio, del paradiso, dell’inferno, dei demoni, in esso da dio scaraventati, che s’impossessano di creature, che è possibile da essi liberare con l’intervento di esorcisti, di cui tutte le diocesi cattoliche si dotano nella eventuale insorgenza delle possessioni, di cui sopra,  in fedeli della diocesi, scelta dagli inferi. Il non nominato vescovo di noto, evidentemente, non sa che è traumatico per i bambini prendere, improvvisamente, visione della realtà; alla comprensione delle criminali, delittuose assurdità di essa devono arrivare per gradi, ché graduale è lo Sviluppo delle Capacità Cognitive e Intelletuali di essi. Ahh, se il non nominato dignitario cattolico invece di applicarsi alla teologia, cioè, alla non scienza di colui che non è, si fosse interessato del Pensiero di G.Vico, il Filosofo Napoletano, che Compose le Famose Tre “Degnità:“Gli uomini prima sentono senza avvertire, da poi avvertono con animo perturbato e commosso; finalmente riflettono con mente pura”. Cioè, chi crede è, ancora, in uno stato intellettuale preadolescenziale:  sente, senza avvertire di essere stato gettato da una misteriosa condizione di irresponsabilità, in cui, comunque, fruiva di totale protezione, nella solitudine della creatura che deve, per sopravvivere, cercare, a tentoni, di dominare  una situazione, eventi a lui sconosciuti. Sì che incomincia a tastare ciò che può Fare, per Capire dov’è, con chi è, cos’è, con il Suo Corpo, ciò che può Fare del Suo Corpo e, Provando e Riprovando, Avverte che ha bisogno di un Sostegno, che Ipotizza, commosso e perturbato, in chi, in ciò che, poi, da adulto, Chiamerà Immaginario, Metafisico, Divino, insomma, nell’Oltre se stesso, nell’Oltre il luogo dove gli pare essere approdato. Finalmente, chi crede, non crede più, in quanto lo Sviluppo Mentale, essendosi, “in itinere, Purificato di qualsiasi paura da  ignoranza, E’ Capace, Riflettendo, di Argomentare le medesime Tesi di B. Russel, non solo contro la concezione cristiana di dio, ma contro le concezioni di dio, espresse da tutte le grandi religioni  del mondo, ognuna delle quali Russel Ritiene, sia falsa, sia dannosa. Con la sostanziale, strutturale differenza da esse che la credenza, la fede preadolescenziale in Babbo Natale non ha germinato guerre, non ha inondato il pianeta di sangue per le varie ipostatizzazioni dei diversi immaginari di dio, ognuna delle quali pretendeva di imporsi, come verità assoluta. In particolare, Russel Scrive nel Suo Saggio: “Perché non posso dirmi cristiano”: “A  mio giudizio, chiunque abbia in sé un poco di umanità non può credere nel castigo eterno” e accusa cristo “di furia vendicativa contro coloro che non davano ascolto alla sua predicazione”. Esimio dignitario della chiesa cattolica, lei ha svelato ai bambini l’inesistenza di babbo natale e li ha invitati a diffidarne in quanto  la multinazionale della “Coca Cola” s’è appropriata dell’immagine dell’inesistente Uomo Buono, che porta giocattoli ai bambini. Ebbene, se IO che, a 84 anni ho Riflettuto e sono Giunto alla Razionale Conclusione che dio non esiste; che, storicamente, non é, mai, stata accertata l’esistenza del nazareno; che i vangeli sono opera di scrittori di vicende, acquisite “ de relato”;  che dell’immagine  di dio, per controllare  masse di imbecilli e creduloni si sono appropriati trucidi despoti, incutendo loro  il timore che, se non li avessero obbediti, sarebbero stati colpiti dalla severità di dio, nel cui nome essi stabilivano leggi e regole di possibili , inevitabili sudditanze; che, perfino, salvini chiede voti e pieni poteri in nome di dio, lei cosa avrebbe da oppormi, se non la scomunica, l’unica arma che i dignitari della chiesa cattolica hanno avuto e hanno a disposizione per difendersi e difendere  i loro falsi assunti dal Sole, dalla Luce della Ragione e dell’illuminismo?

 

Jaime Semprun Si Domanda;:”A quali figli lasceremo il mondo? Risposta: specialmente, ai figli, che hanno frequentato la scuola, guidata da tal patrizio bianchi, quello della risposta a un cronista televisivo:”Sì, l’ ho  imparato dalla”tv”che sono diventato ministro”. Vi immaginate, o miei 25 Lettori, un ministro che si chiami patrizio? E che,

il tale, ad onta del nome altisonante, dal sapore di nobiltà decadente o, addirittura, decaduta, piccolo imborghesita, in quanto, cambiati i tempi, non avrebbe potuto più vivacchiare di parassitismo fondiario, si sia formato il tesoretto”honorum “nel “pci, da vivo, sotto le mentite spoglie della tolleranza democristiana, con i democristiani inciuciando, signoreggiante gli ameni, oraziani “ozi”della cultura italiettina: scuola, università, case editrici, cinema, teatro. mondo museale, etc. etc., etc, Non c’è da maravigliarsi che un probabile ex nobile o un borghese o un piccolo borghese, pur, non avendo alcuna consonanza con Marx e  non avendo letto un rigo del”Capitale”,  sia approdato nel “pci”e, oltre le  “botteghe oscure”, gli sia stato permesso di frequentare importanti palazzi istituzionali. Uno che i maligni, non NOI,  chiamavano il”re giorgio”frequentò, addirittura, il “Quirinale”. La Storia nella penisola italiettina Si Ripete. Nell’antica  roma, non  pochi gli  appartenenti alle classi, da sempre, al potere, come gli “ottimati” e gli “homines novi”, s’iscrissero alle tribù  plebee, per farsi nominare dalle plebaglie “tribuni della plebe”, da affiancare ai consoli, incaricati di farsi portavoce delle istanze della plebe e  di vigilare sull’attuazione della giustizia sociale. Sì che in roma si arrivò al paradosso che il console riuniva in sé il “consolato” e il “tribunato”, cioè, era il controllato e il controllore di se stesso. E la plebe non protestava? Nooooo! Le bastavano“panem et circenses!”. I miei 25 Lettori Pongano Mente al “compromesso storico”menato, come il cane per l’aia, dal nobile berlinguer, segretario del ”pci”. Se compromesso sa tanto di”do ut des”, la transazione (tra l’altro, ognora, “in itinere” tra la nomenclatura pciniana e quella democattolica) non sarebbe avvenuta tra due mondi diversi ed opposti ( il mondo dei padroni e quello del Lavoro), ma tra i rappresentanti delle medesime classi, cioè, la borghese e piccolo borghese, che mangiavano pane in due partiti diversi, “dc” e “pci”, che, poiché guidati, entrambi, da borghesi e  piccolo borghesi,  finché esistettero, si fecero l’occhiolino, come due amanti in segreto. Per oltre 70 anni i governi democattolici ed affini non furono angustiati da una vera opposizione, così, si spiega l’”essere in mutande”, eticamente, economicamente, dello stato italiettino e l’individualismo corrotto, scellerato, violento degli italiettini. Ma ritorniamo all’ex pciniano patrizio, dal carattere fumantino: prof. universitario di economia,  rettore dell’università di ferrara, assessore nella giunta regionale emiliana. Con codesto  bel gruzzoletto di incarichi si fa “zoomare” da quel draghi, la nuova divinità dell’impolitica italiettina, in cerca di cervelloni, in grado di salvare l’italietta dal baratro, in cui l’hanno sprofondata i 50 anni di mafiosità democristiana, i 20 anni d’incretinimento berlusconiani, l’anno dell’effimero monti, i tre anni del bullismo renziano, i due anni dello sbiadito gentiloni e i due governi di conti, il neofita dell’impolitica italiettina, capace di volare dalla lega di salvini al” leu”sinistroide (… ma mi faccia il piacere, avrebbe Protestato il Divino Totò!) di speranza. Pertanto,  NOI Diciamo, con accorata preoccupazione, che al mondo lasceremo i figli del patrizio, ché  NOI lo Consideriamo il terminale, fino ad oggi, della sequela di ministri della “pi o del “miur”, che dal 1960, pur essendo incompetenti pedagoghi, pur non Sapendo Cosa Sia la Cultura e a Cosa debba Servire, pur ignorando Cosa Sia il Tempo Scuola, che per Louis Aragon, “ è il tempo di imparare a vivere”, pur non essendo in grado di Formulare il Senso dell’Educazione, che per J.J. Russeau dell’”Emilio”, E’ l’Insegnamento del Mestiere di Vivere, si sono arrogati il compito di riformare la Scuola Gentiliana, che tutto il mondo ci invidiava. Con il risultato, che dopo 13 anni sui banchi, i figli, che al mondo lasceremo, la scuola licenzia, non solo, con un robusto bagaglio di “povertà educativa” e, quindi, ricchi di quella umanità, che nei millenni ha inondato il pianeta di fraterno sangue, ma, scandalosamente, privi dei fondamentali, su cui si Costruisce l’”Homo Sapiens”Gramsciano,tra i quali: “il leggere e il comprendere ciò che si legge, lo scrivere e far di conto”.  In conclusione una canea di “svegli dormienti”,  per  essere in consonanza con la diagnosi di Eraclito. “Colui che imparò dalla televisione di essere ministro della “pi” sembra intenzionato a portare a compimento il progetto antico di coloro che “possono ciò che vogliono”. Infatti, non potendo non aprire le porte degli istituti scolastici alle plebaglie, cos’hanno voluto e fatto costoro? Le porte le hanno aperte, ma senza Scuola o, se proprio si vuole, facendo finta di fare Scuola, sostituendo alla Cultura, al Cibo, Donato dai Grandi dell’Arte, della Scienza, della Letteratura, della Filosofia, le deiezioni del parascolastico, ed  elemosinando diplomi, con il condimento di votazioni astrali. Sono anni che la plebaglia italiettina s’accontenta, come gli schiavi nella caverna platonica, senza interrogarsi, ché la scuola parascolastica non la prepara a tanto, delle apparenze della realtà . Il ferrarese, l’anno scorso, approfittando, fino all’indecenza, dell’emergenza  covid,  elemosinò, secondo lo stile delle cattoliche nobil damine di carità, diplomi e maturità a non studenti, provenienti dalla suburra intellettuale e culturale, facendoli sottoporre da commissari senza palle, a esami burletta. Avrebbe, anche, quest’anno voluto ripetere gli esami burletta, per fortuna, è stato costretto a” ripensare” i suoi misfatti, da una Vibrata Protesta, Firmata da Qualche Raro, Onesto Intellettuale, di cui l’italietta, “invitus”(malvolentieri), si onora. E che dire del progetto in cantiere  del ciclo delle superiori dimidiato di un anno, da concludersi, quindi, in 4 anni? Così, alla plebaglia non solo non si somministra la Scolastico, sebbene il parascolastico, ma, per risparmiare, tanto ai genitori plebaglia non interessa che i figli Sappiano, Siano, attraverso la Cultura, ma che loro sia dato il”pezzo di carta,  illudendosi, che non sia utile solo per pulirsi il culo. Così, tra le numerose feste civili e religiose, tra occupazioni di istituti, tra continui ammutinamenti, tra assemblee di classe e d’istituto,

tra le numerose giornate  in onore delle cozze, dei mulluschi, dei fichi d’india,i 200 giorni e passa di lezione, pur parascolastica, ce li siamo mangiati., giocati Ahimè, a questi figli lasceremo il mondo! Ma la plebaglia è solo preoccupata che a marzo all’italietta calcistica sarà impedito, a pedate buone,  di disputare i prossimi mondiali di calcio in qatar.     E sì, non Dubitiamo che dica, tra sé e sé, il patrizio:”Se la plebaglia  s’accontenta del niente, ché non somministrarglielo in 4 anni e non in 5? Contento lo stato, che risparmia, contenta la plebaglia che ottiene il famoso ‘pezzo di carta’ per l’altrettanto famoso uso”.

Pietro Aretino.

 


Pubblicato il 25 Gennaio 2022

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