Cronaca

“Moda italiana? Necessaria una svolta digitale”

 

“Moda italiana? Necessaria una svolta digitale”: lo dice in questa intervista al Quotidiano un grande imprenditore del settore, il leccese Carlo Capasa, Presidente per la quinta volta della Camera nazionale della moda, con boutique in tutto il mondo, veste star quali Jovanotti, Carla Bruni, Mick Jagger. Sposato con Stefania Rocca.

Presidente Capasa. Quali i risultati della pandemia sulla moda italiana?

“Ha sottratto o ridotto il fatturato complessivo del 27 per cento e la moda rappresenta una grande fetta del nostro pil, la seconda. Nel 2021 assistiamo ad un recupero del 17 per cento e pensiamo di chiudere l’ anno con un complessivo meno dieci. In pari o in attivo è probabile se tutto fila liscio solo nel 2022. Abbiamo limitato i danni grazie agli ammortizzatori sociali messi in campo dal governo e penso alla cassa integrazione, visto che la maggior parte delle nostre aziende sono medio piccole, sotto i dodici dipendenti”.

Che fare per la ripartenza?

“Bisogna sforzarsi di aumentare strumenti nuovi e tecnologie. Pensi che durante la pandemia molte aziende sono state aiutate dal 3 D nella creazione, ma anche nella distribuzione. Tanto ha fatto il commercio elettronico. Ecco, a nostro avviso è necessaria più che mai una svolta digitale, non possiamo farne a meno”.

Che moda abbiamo visto durante la pandemia?

“In questo periodo, per forza di cose, non abbiamo potuto fare vita mondana e uscire alla sera. Per questo motivo, ha prevalso la linea casual rispetto a quella formale”.

Export?

“Per la moda italiana è un settore decisivo e vogliamo insistere come prima. Oggi il Paese verso il quale esportiamo maggiormente è la Cina con un sorprendente 85 per cento in più. Le esportazioni verso la Cina sono cresciute di tre volte rispetto al solito. Comincia a tirare il mercato Usa, dove la campagna vaccinale è molto capillare”

Imprese della Puglia?

“Sono valide e lavorano bene con impegno e creatività. Tante forniscono i grandi brand, ma esistono professionalità di grande livello”.

Ottimista?

“Certamente, da imprenditore lo sono. La Camera della Moda ha presentato al Governo un piano con tre punti: formazione professionale, digitalizzazione, sostenibilità. Buona parte della ripresa dipende da una cultura e promozione del digitale, quanto prima. Bisogna lavorare su questi obiettivi”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 1 Giugno 2021

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