Cronaca

Nasce il gruppo Mdp formato dagli scissionisti del Pd

La scissione del Pd di Matteo Renzi, provocata dalle vicende precongressuali, in Puglia ha provocato la nascita di un nuovo gruppo politico all’interno della maggioranza regionale di centrosinistra che nell’Aula di via Capruzzi sostiene il governatore Michele Emiliano. Infatti, i consiglieri regionali Ernesto Abaterusso e Giuseppe Romano, entrambi eletti a maggio del 2015 nelle fila del Pd, insieme al collega Mauro Vizzino, eletto con la civica “Emiliano Sindaco di Puglia”, hanno dato vita al nuovo soggetto politico chiamato “Movimento democratico e progressista”, presentato in conferenza stampa alla Regione, nella mattinata di ieri, alla presenza, tra gli altri, dei deputati pugliesi “ex Sel” Toni Matarrelli e Arcangelo Sannicandro, che a giorni – hanno annunciato a loro volta – formalizzeranno il passaggio nell’omonimo gruppo sorto alla Camera dei Deputati, a seguito della scissione interna al Pd, oltre che della scomparsa di Sel ed alla nascita dalle ceneri di quest’ultimo del gruppo di “Sinistra italiana”, a cui non hanno dato, tra l’altro, la loro adesione Mattarelli e Sannicandro. “Confermiamo il sostegno al presidente Emiliano puntando – hanno spiegato i tre neo esponenti di Mdp in via Capruzzi – alla costruzione di un nuovo centrosinistra ispirato ai principi di uguaglianza e libertà, tutelando quei diritti che il Governo Renzi ha dimenticato”. In particolare Abaterusso, nello spiegare i tratti distintivi del nuovo soggetto politico, ha sottolineato che “Articolo 1 – Movimento democratico e progressista richiama nel nome il lavoro e la Costituzione” aspetti, questi, fondamentali dell’azione politica del nuovo soggetto a cui ha dato l’adesione, dopo l’uscita dal partito in cui è stati eletto in Consiglio regionale. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto il consigliere salentino ex Pd – é recuperare la fiducia degli elettori di sinistra che non si sono più riconosciuti nelle politiche di un partito e di un governo che ha determinato un’involuzione politica sociale ed economica”. Invece, l’ex Dem eletto nella provincia di Brindisi, Romano, ci ha tenuto a precisare che, pur non partecipando lui alle primarie, è “interesse di tutti gli elettori del Pd sostenere Emiliano nella corsa da segretario”, perché solo con un ricambio alla guida del maggior partito del centrosinistra si potrà riaprire un dialogo tra le diverse anime che componevano il Pd prima della scissione e con tutte le altre forze della sinistra italiana. Come è noto, infatti, Emiliano è rimasto nel Pd soprattutto per sfidar alla guida della segreteria e, poi, nella corsa si è aggiunto anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Il consigliere Vizzino è intervenuto, a conclusione della conferenza stampa, per ribadire che l’impegno del neo gruppo di Mdp è finalizzato “alla costruzione di un movimento ispirato ai valori fondanti del centrosinistra” e nel farlo sarà comunque assicurato pieno sostegno al Governo regionale guidato dallo sfidante pugliese di Renzi e Orlando. Auguri di buon lavoro al nuovo gruppo politico della Regione sono giunti dal presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo (Pd), che almeno per ora è invece rimasto nel partito, pur essendo stato fino a prima della scissione un esponente di spicco dell’area interna al Pd pugliese facente capo all’ex capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, che è invece fuoriuscito dal partito insieme al governatore della Toscana, Enrico Rossi, dopo le note vicende precongressuali. Infatti, non è da escludere che in futuro la recente emorragia di consiglieri dem alla Regione (attualmente, senza Abaterusso e Romano, è di 11 rappresentanti il gruppo in via Capruzzi) possa avere ulteriori perdite e molto dipenderà dagli sviluppi congressuali del Pd. E, in particolare, dall’esito delle primarie. Infatti, se l’ex premier ritornerà alla guida del Pd, è possibile che anche altri tra gli 11 consiglieri dem pugliesi abbiano già le valige pronte per abbandonare il partito, andando a rafforzare o il neo gruppo di Mdp o quello di “Noi a sinistra per la Puglia”, che a breve potrebbe cambiar nome con l’eventuale adesione alla nuova sigla di “Sinistra italiana”, nata a seguito dello scioglimento di Sel. Invece, se a vincere le primarie per il vertice del Pd sarà Emiliano oppure Orlando, allora il recente “addio” di Abaterusso e Romano, con Vizzino fuoriuscito dalla civica di Emiliano, possa ben presto trasformarsi verosimilmente in un semplice “arrivederci”.    

Giuseppe Palella

  


Pubblicato il 11 Marzo 2017

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