Cronaca

Nella 167 di Palese interrotto un pezzo di strada pur di non realizzare un’area di sosta per gli alunni

Un plesso scolastico con un’ampia area recintata ed un cancello principale su un’antistante zona a parcheggio, che ben si presterebbe a contenere il flusso degli alunni negli orari di entrata ed uscita e senza creare particolari disagi al traffico in transito sulla strada che fiancheggia il complesso scolastico in questione, però stranamente dall’inizio dell’anno scolastico in corso, vale a dire dallo scorso mese si settembre, la direzione didattica, con l’avallo delle Autorità comunali locali, preferisce fare interrompere il transito su un intero tratto di strada per ben due ore nell’arco della mattinata (in particolare dalle 7,45 alle 8,45 e poi dalle 13,00 alle 14,00), al fine di poter utilizzare, per l’entrata e l’uscita degli alunni, un cancelletto secondario di servizio che si immette direttamente sulla via principale su cui si affaccia la scuola. Dove accade ciò? Nella zona 167 di Palese, dove sorgono dueplessi scolastici (materna e primaria) appartenenti al 27° Circolo didattico di Bari. Infatti, a lamentarsi dei disagi causati al traffico della zona, negli orari in cui gli agenti della Polizia locale chiudono al transito veicolare il tratto di circa 100metri di via Leonardo Del Turco compreso tra l’incrocio con via Nicola Minervino e quello con via Giuseppe Frisario, sono alcuni residenti che, per poter raggiungere la propria abitazione situata in uno degli edifici condominiali presenti sul tratto di via Del Turco  posto al di là dell’incrocio con via Frisario devono allungare il percorso di 300 o 400 metri, deviando su via Minervini e facendo il giro di isolato, devono poi ritornare su via Del Turco dall’innesto con via Frisario. “Percorso – ha precisato uno dei residenti in questione – per altro obbligato, poiché non è possibile raggiungere coi i veicoli detti complessi immobiliari percorrendo il tratto perimetrale della 167 di via Del Turco dalla parte opposta, in quanto proprio questa parte è a senso unico di marcia”.   Ma a risentirne ancor della inspiegabile e probabilmente assurda decisione di sbarrare al traffico, giornalmente per qualche ora, il pezzo di via Del Turco antistante la scuola primaria “Marco Polo” di Palese, sono soprattutto i titolari delle due attività commerciali prospicienti alla scuola, in corrispondenza del tratto transennato. Infatti, il titolare di uno di questi esercizi commerciali, Alessandro Marcon (proprietario del bar con affaccio nel porticato del palazzo su via Del Turco frontista della “Marco Polo”), con stupore si chiede: “A che serve spostare su un cancello secondario l’entrata e l’uscita degli alunni, quando invece si potrebbero far defluire direttamente dall’ingresso principale bloccando per il tempo necessario soltanto una parte dell’area a parcheggio anziché bloccare il pezzo di un’importante arteria di scorrimento che crea disagi ai residenti, agli automobilisti di passaggio e, conseguentemente, una riduzione di clientela per i rispettivi esercizi in ore cruciali della giornata per le nostre attività?” Interrogativo, a cui sembra difficile dare una risposta, considerato lo stato dei luoghi che, forse, ben permetterebbero una messa in sicurezza degli alunni in entrata ed in uscita dalla scuola “Marco Polo”, con una soluzione meno disagevole per il traffico della zona. Infatti, appare alquanto assurdo e paradossale che per due strutture scolastiche moderne ed efficienti il Comune si sia dimenticato di realizzare aree di sicurezza per l’ingresso ed uscita degli alunni, al punto che si debba ancora ricorrere al blocco stradale, come per i vecchi plessi presenti in zone più antiche del paese. Ma a creare i disagi lamentati dal signor Marcon e da alcuni residenti della 167 di Palese, per la chiusura al traffico temporanea giornaliera di via Del Turco in corrispondenza di quell’uscita secondaria della “Marco Polo”, è forse la “sciatteria” di chi a livello locale dovrebbe invece occuparsi di tali problematiche con un po’ più di attenzione e competenza, piuttosto che con superficialità e poco spirito di servizio nei confronti della collettività. E ciò non è affatto una novità in una realtà come quella del V Municipio di decentramento barese, dove il quotidiano clientelismo spicciolo delle buche da tappare o delle lampade da sostituire in corrispondenza dell’uscio di casa, per certi politici, è verosimilmente più importante dei problemi e disagi collettivi che parte della comunità si trova ad affrontare.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 24 Febbraio 2022

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