Cultura e Spettacoli

Nicola, ‘Pisano’ solo d’adozione

Già dalla fine dell’XII secolo si era consolidata da noi una scuola di scultura e architettura da cui Federico II attinse a piene mani per impiegarne i migliori rappresentanti nei cantieri di Castel del Monte, Lucera, Foggia e Trani. Su uno di questi cantieri Nicola dovette farsi notare

Nessuno ha mai conosciuto il suo cognome, la data di nascita, il luogo d’origine Scultore e architetto tra i principali maestri della scultura gotica a livello europeo, Nicola si affermò nella Toscana del Duecento come il ‘Pisano’. E proprio a Pisa (oltre che a Siena, Lucca, Bologna e Perugia) lasciò una delle tracce più importanti della propria arte facendo costruire un ordine di sessanta archetti su colonnine, sormontati da una cuspide per ogni coppia. Ma Nicola fu pisano solo d’adozione per essersi un giorno stabilito definitivamente in quelle contrade. Il fatto che in alcuni documenti egli sia menzionato come “Nicola de Apulia” insinua uno stuzzicante sospetto : Questo Nicola – il cui peso sulla cultura del Duecento fu tale da giustificare che una statua nella Galleria degli Uffizi ne tramandi la memoria – potrebbe essere nato in Puglia tra il 1210 e il 1220, spegnendosi forse a Pisa tra 1278 e il 1287. Depone a favore della ‘tesi pugliese’ una premessa : Già dalla fine dell’XII secolo si era consolidata da noi una scuola di scultura e architettura da cui Federico II attingeva a piene mani impiegandone i migliori rappresentanti sui cantieri di Castel del Monte, Lucera, Foggia e Trani. Su uno di questi cantieri Nicola dovette farsi notare. Ma poi abbandonò la Puglia e ciò, come vedremo più avanti, avvenne prima della morte dell’Imperatore. La scelta di Pisa si spiega considerando il clima di scambio culturale e artistico in atto già dal XII secolo fra Toscana e Mezzogiorno. Se tramite i commerci di Pisa, allora fiorente repubblica marinara, la Toscana risentiva delle molteplici influenze provenienti dal meridione in mano ai Bizantini, nelle Puglie, specialmente in Capitanata e nelle zone circostanti come Termoli e Benevento, per effetto contrario andavano diffondendosi i motivi tipici del romanico pisano ; la Cattedrale di Foggia e il Duomo di Troia, per esempio, presentano elementi geometrici e archi decorati con tipici motivi pisani. Federico II, poi, a metà del XIII secolo, aveva voluto aprire in Toscana i due cantieri del Castello di Prato e dell’Abbazia di San Galgano, nei quali cantieri prestarono la loro opera architetti e scultori già impiegati dall’Imperatore nei cantieri pugliesi. Niente di più facile, allora,  che Nicola facesse parte di questa élite. Del suo trasferimento a Pisa poté godere anche il figlio Giovanni, a sua volta scultore ed architetto di grido (fu protagonista di alcuni dei più importanti cantieri della sua epoca, soprattutto a Pisa e a Siena, diventando uno degli artisti più influenti del XIV secolo). Infine, per dirne una su come i cognomi prendono forma, Giovanni venne dichiarato ‘Pisano’ all’anagrafe di Pisa nel 1248. Giovanni Pisano si sarebbe spento a Pisa nel 1315 circa.

 

 

Italo Interesse


Pubblicato il 20 Aprile 2024

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