Cronaca

Niente più proroghe all’Arpal, ma l’assessore è impegnato al massimo

Al lavoro per trovare la luce in fondo al tunnel di una vertenza ancora lunga e complicata. Si tratta, dunque, di mettersi attorno al tavolo con i sindacati per trovare appunto soluzioni al futuro dei formatori impiegati nei Centri per l’Impiego della Regione Puglia. E il tema s’è fatto più caldo per non dire bollente con la scadenza dei contratti pochissimi giorni fa. “Dopo le soluzioni individuate a fine marzo, che hanno consentito il mantenimento per i prossimi mesi dei rapporti di lavoro dei formatori attualmente in servizio presso i centri per l’impiego, questa mattina ho incontrato le organizzazioni sindacali e la dirigenza di Arpal per condividere ed individuare nuovi scenari per il futuro professionale di questi preziosi collaboratori”, ha fatto sapere ieri l’assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo. “Nel corso dell’incontro – continua Leo – è emersa chiaramente l’impossibilità tecnica di procedere a ulteriori proroghe dei rapporti di lavoro in essere secondo le modalità finora attuate. Altrettanto chiaramente, di concerto con le organizzazioni sindacali e come di fatto dimostrato negli ultimi anni, riteniamo il contributo professionale dei formatori in forza ai CPI pugliesi strategico per le future politiche che la Regione Puglia è pronta a mettere in campo”. Fuor di metafora bisogna valutare con le organizzazioni sindacali nuove soluzioni alternative per rendere effettivo e duraturo il rapporto di lavoro dei formatori. Come richiesto anche dalle organizzazioni sindacali, è intenzione dell’amministrazione regionale che controlla i centri dell’impiego affidati all’Agenzia del Lavoro (Arpal) valorizzare – ad esempio – la decennale esperienza maturata dai formatori in questi anni di servizio. E così l’assessore Leo spera che con i sindacati si continuerà a collaborare per “”condividere soluzioni che mirino alla salvaguardia occupazionale di questi lavoratori, tramite tavoli periodici e costanti che ci consentano di programmare, con anticipo rispetto alla prossima scadenza contrattuale, il futuro di queste preziose risorse””. Dunque, niente più proroghe dei lavori somministrati dalle agenzie interinali all’Agenzia regionale pugliese di avviamento al lavoro (Arpal) almeno dopo l’ultima di qualche settimana e cioè fino al 24 aprile. Una vertenza difficile, come detto, per addivenire a una soluzione, attingendo le risorse necessarie dal bilancio autonomo della Regione così come discusso dopo alcuni emendamenti alla legge dì bilancio. Insomma, ci sarà tempo e modo dì approfondire le responsabilità che hanno condotto a rincorrere un problema che però occorre risolvere senza perdere più tempo e senza minacciare ricorsi alla piazza o ai legali, per finire in tribunale. Eppure la vertenza si occupa, in fondo, di lavoratori oramai formati alla stregua di dipendenti esperti e capaci. Personale e lavoratori entrati nei meccanismi di lavoro degli ex centri dell’impiego gestiti dalle province prima e dall’Arpal poi, per legge a partire dal 2018. Ben duecento lavoratori al servizio dell’agenzia del lavoro della Regione Puglia che attendevano fino al mese scorso una proroga fino al 30 giugno 2022, lavoratori impegnati a garantire la piena efficacia del servizio pubblico e l’efficienza dell’azione amministrativa nell’erogazione dei servizi all’utenza. E ora, aspettando la chiusura dei concorsi a tempo indeterminato, non si sa bene come fare a gestire la mole delle pratiche, visto e considerato che la quota dei dipendenti in organico all’Arpal/Puglia non è sufficiente per poter lavorare in piena autonomia, avendo sotto controllo la situazione.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 5 Aprile 2022

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