Cultura e Spettacoli

“Non c’è altro accesso alla verità se non attraverso la libertà”

Lo scorso martedì si è svolta la presentazione a Bari, presso il Multisala “Showville”, de “La bellezza disarmata”, il primo libro di Juliàn Carròn, responsabile della Fraternità di Comunione e Liberazione da dieci anni, quale successore di don Giussani. <>; e ancora <>, scrive il Presidente di CL. L’editore Alessandro Laterza e il Rettore dell’Università di San Marino Corrado Petrocelli si sono confrontati con don Juliàn Carròn su queste “provocazioni” e numerose altre che il sacerdote lancia con il libro. L’incontro è stato coordinato da Costantino Esposito, Ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Bari e membro del consiglio nazionale di CL. Tra le personalità presenti all’incontro, anche il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Il volume, edito da Rizzoli, si incentra sulla crisi della cultura occidentale, affrontando le tematiche relative a temi di strettissima attualità come Europa, famiglia, nuovi diritti, terrorismo, politica ed economia. L’autore, nel percorso del libro, composto di 370 pagine, rimette al centro l’uomo, con le sue domande e le sue esigenze di verità e di libertà. La risposta a tutte queste sfide dei nostri giorni è la “bellezza disarmata” della fede. Il libro propone gli elementi essenziali della riflessione di don Juliàn Carròn a partire dal 2005, anno della sua elezione a Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, dopo che don Giussani stesso, l’anno prima, lo aveva chiamato dalla Spagna a condividere con lui la responsabilità di guida del Movimento. Il religioso, ordinato sacerdote nel 1975, è stato docente presso l’Università Complutense di Madrid ed Élève Titulaire presso l’École Biblique di Gerusalemme, direttore del Collegio Arcivescovile di Madrid, professore di Nuovo Testamento alla Facoltà di Teologia San Dámaso di Madrid, e vanta numerosi articoli scientifici. Gli scritti, nati in occasioni diverse, sono stati ampiamente rielaborati e ordinati da don Carròn per offrire il contributo di una esperienza reale a chiunque sia alla ricerca di ragioni adeguate per vivere e costruire spazi di libertà e di convivenza in una società pluralistica. <> scriveva don Giussani nel suo libro più famoso, Il senso religioso, e il suo successore scommette totalmente su questo magistero della realtà che sottopone anche la fede alla verifica dell’esperienza. Solo se l’avvenimento cristiano si dimostra capace di risvegliare l’uomo e di affrontare l’intera esistenza con le sue prove e la sua problematicità, può risultare credibile e suscitare l’interesse dell’uomo contemporaneo. E allora si rivela fondamentale non chiudersi in se stessi ma partire dalle parole di San Paolo, dall’idea che <> e quindi <>: è l’esplicitazione del “cum”, cioè il concetto del “lavorare insieme” per porre rimedio alla crisi della civiltà occidentale.

Piero Ferrarese

 


Pubblicato il 24 Dicembre 2015

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