Cultura e Spettacoli

Noterelle di un alieno incazzato (16)

Per carità, non avrei cuore di augurare a “chicches e sia”, maschio o femmina che sia, per Citare il Divino Totò, di andare a sbattere il muso contro un palo della luce o, in mancanza di esso, contro un qualsiasi palo, buono per la, forse, necessaria bisogna, se egli o ella, per la città “zonzando”, e tra la folla passando, che non sa di essere al mondo, imperdibilmente, minchiona come lui o lei, non smettesse di staccare gli occhi (ormai, ipovedenti, come potrebbe capitare a quelli dei ragazzini adusi, oltre il lecito, alla pratica degli “atti impuri”, secondo la minacciosa morale, “tamen”, difficilmente, messa in pratica dai loro confessori cattolici, casti, ufficialmente, all’anagrafe) dal cellulare per rileggere messaggini che, mille e mille e mille volte, hanno scorso, per loro, inutilmente, e per l’umanità intera. Ma se, per caso, dovesse, fortunatamente, accadere, a un “chicches e sia” o a una “chicches e sia”, di rompersi il grugno, quando, pur essendo tra gli altri, sono ad essi indifferenti, distanti, per immergersi nel “nulla”, da essi e dai loro simili,”minus habentes”, deposto in un oggetto, che sta, fisicamente, di fronte ai loro occhi, senza esserlo, spiritualmente, nella loro mente, nella loro anima, capaci di metterli a parte della inanità culturale, umana e umanistica, in esso contenuta, costoro avrebbero l’animo di innalzare per ME un rogo con l’accensione di innocenti ramoscelli di ulivo, incolpandoMI di aver IO Agito Atti di Efficace Stregoneria?

 

A una matriarca ex pci, ex pus, ex ds, ora pd renziano O matriarca, ad onta del rosa sinistro, ognora, piccolo – borghese,IO, ImmergendoMI nel Mare, secondo te, MI Immergerei in un cesso. Cosa dovrei, invece, Dire IO di te, che, alpeggiando, respiri aria da cesso, come tutti i meridionali, appellati “ciao nehh!”(e tal tu sei!), che aspirano a darsi un tono da ”mangia polenta”, estivando, stupidamente, tra pericolosi dirupi collinari o, addirittura, montagnosi? So che è banale, non originale; che è un inabissarsi nel, da ME odiatissimo, “politicamente, corretto”, ribadire che tutto è, ormai, irrevocabilmente, inquinato: dalla catena alimentare all’oltre, al tanto oltre. Se si sono trovate, non da mo’, tracce di “ddt” nel latte materno, cosa, mai, si troverà di più avvelenato, di più tossico in tutto il resto? IO MI Consolo (Egoismo? Indifferenza senile? MI giudichino, come vogliono, i miei 25 Lettori, ma in quest’ora sono preso da ineludibile Sincerità), Consapevole di avere non molto da Vivere.”Tamen”, è indubitabile che, per chi è nato pochi anni fa (come i tuoi bimbini); per chi deve, ancora, nascere, sono e saranno per loro cazzi amari! Questo è quanto hanno saputo fare, determinare, per avarizia sfrenata, irresponsabile, nel tempo e nello spazio mondano,, istituzioni, come le famiglie e gli stati (per te il non “plus ultra” della socialità; il modello massimo della roussoviana contrattazione sociale), a ben vedere, accozzaglie di federazioni di famiglie in odore di mafiosità nel reggerli e nel gestirli. Della necessaria, indispensabile abolizione di codesti feticci istituzionali Marx Parla in tutte le sue Opere, dal “Capitale” al “Manifesto”. Lo scontro tra stalin e Trockij, poi, che si concluse con l’efferato Martirio del Secondo, dal primo ordinato, verteva sul fatto che il rivoluzionario, si fa per dire, peppino voleva e volle chiudere la rivoluzione, si fa per dire, comunista, iniziata in russia, entro i confini della russia sovietizzata, mentre l’esule Lev avrebbe Voluto, Disegnava, Progettava Esportarla in tutto il Mondo. Del resto, Marx, mondialmente, SI Rivolge ai proletari: ”Proletari di tutto il mondo, voi non avete che da perdere le vostre secolari catene…”. Quale razza di comunista tu sei stata, o matriarca, se non conoscevi, e continui a non conoscere, ancora, l’”ABC” del Marxismo? I piccolo – borghesi non vedono al di là della loro, non discutibile, siepe, costituita dalla triade ”fascista: ”dio, patria, famiglia”, nonostante si siano colorati, si colorino di rosa. Pertanto, sia pure, virtualmente, non Posso che Odiarti.

 

La Madre di un sedicenne, qualche settimana fa, in pieno centro, serotino luogo della noncurante, vile, disumana “movida” condominiale, oggetto di un pestaggio (non Dico “immotivato”, ché niente del genere debba essere scusato, giustificato da/con una motivazione) da parte di un branco di bulli, ha rivolto un accorato appello a tal abbaticchio, vice sindaco della barese “città metropolitana”, sindaco di bitonto, ché abbia più a cura la tutela della sicurezza dei bitontini. A tal abbaticchio? Proprio nella impolitica congiuntura, appena superata, risolta, che gli è propria, cioè, quella di distribuire cadreghini e deleghe a chi più s’è prodigato per la sua rielezione a “palazzo gentile”, purtroppo? Tutela della sicurezza? Ma sono due sostantivi, che tal abbaticchio pronuncia durante le sue campagne elettorali, solamente, ché, poi, rimuove, come un incubo, nel suo inconscio un Dovere al quale egli sa di non sapere, di non volere, di non potere Attendere. Comunque, per spezzare “na sferr”, così, Appellava il coltello da cucina il Venerando mio Nonno, in favore di tal abbaticchio (i miei 25 lettori non sono consapevoli di quanto MI Costi), devo Dire che responsabile della sicurezza dei condòmini bitontini non è, unicamente, tal abbaticchio (anche se il tale ha voluto, fortissimamente, la bicicletta e non gli pare vero di doverla pedalare), “sed etiam” i carabinieri, i poliziotti,, i gendarmi della guardia di finanza, e “dulcis in fundo” i pizzardoni locali, i quali, quelle poche volte che MI capita di uscire dal mio “bunker domestico”, vorrei avere la fortuna di vedere all’opra, in quanto tra le incombenze di essi v’ è lo stare in mezzo ai loro “simili” e non altrove, se è per essi previsto e consentito un “altrove”, sia pure, “post mortem”.

 

Tal mangini rocco, assessore per antonomasia nella giunta condominiale di bitonto del primo quinquennio, targato tal abbaticchio, avendo ricevuto dallo stesso “targante” il prossimo quinquennio, purtroppo!, la delega, anche, di assessore alla “pizzardoneria del condominio bitontino, per essere coerente col suo credo estetico (la parola che più ricorre sulle sue labbra e che illumina la sua ragionieristica loquela è “poesia”), mancherà, forse, di fare, dai suoi pizzardoni, “sgomberare, ripulire, disinfettare” gli scalini del Teatro “Traetta”, da mane a sera (sto Parlando di qualche anno fa, quando, spesso, Frequentavo la “Libreria del Teatro”. Spero che la situazione della “location” sia migliorata), occupati da ragazzi che non Studiano e non Lavorano? IO in un mio Scritto giornalistico MI Occupai di codesti ragazzi, invitando le locali autorità, si fa per dire, ad Attivarsi (giacché nei programmi, ma solo in essi, del politicume italiettino, a tutti i livelli, c’è, sempre, il riferimento alle politiche giovanili, formalizzato nel ministero, nell’assessorato alle…) per il recupero di essi. Infatti, a tal abbaticchio Inviai una Perorazione in tal senso, Allegando ad Essa un Documento della Regione Emilia – Romagna, all’Avanguardia nel Recupero e Integrazione nel Sociale dei ragazzi a rischio, in cui Si Elencavano tutte le Iniziative Poste in Essere da siffatta Istituzione in favore di essi. Figuriamoci, se tal abbaticchio si sarebbe degnato di rispondere a un Cittadino ”senza (la) qualità” di essere un ”yes-man”, tanto per Parafrasare il Titolo di una famosissima Opera di Musil che, certamente, tal abbaticchio non s’è, mai, sognato di leggere, come tante altre Opere di intenso Spessore Artistico e Letterario. Per ritornare a tal mangini, egli, essendo assessore per antonomasia al “marketing” condominiale bitontitno, ritenne che il mio Scritto facesse cattiva nomea al condominio, di cui sopra, e MI accusò di occuparMI dello “sterco”, mentre tanta “poesia”, a fiumi,, percorreva, grazie a tal abbaticchio e a lui (i due, mai, si separano: camminano, agiscono, parlano in simbiosi), il condominio bitontino. Perché questa uscita di tal mangini, non solo poco umana, ma, anche, poco “umanistica”? Perché, oggi, dalla scuola e dall’università si viene nel mondo catapultati senza quello “Sfondo Umanistico” che Rende più Umano l’Esercizio delle Professioni e del Viatico Politico. Inoltre, coloro “ca s mettn brechigl ind a la politc” (coloro che presumono di darsi alla politica) non hanno l’Umiltà di Confessare di non Essere in Possesso di quella Capacità, cioè, di quella “Immaginazione Sociologica”, di cui Parla il Sociologo Statunitense, Wright Mills, per pedalare quella pubblica bicicletta, in qualche o in tutti i modi da essi arraffata. I dati “Istat”, inequivocabilmente, denunciano che il 19% della popolazione giovanile, dai 15 ai 25 anni, non Studia e non Lavora. Allora, di chi la colpa, se molti di costoro corrono il rischio di essere appellati” sterco” da un qualsiasi, comunissimo assessore per antonomasia, di nome e cognome, rocco mangini? Non, forse, di coloro che, sia a livello di condominio comunale, che di quello regionale, che di quello nazionale, hanno tanto voluto la bicicletta solo ché “post mortem” loro, fosse, sia scritto sulla lapide di ciascuno di essi: ”A costui la gente (cioè, gli emeriti nessuno) concesse la bicicletta, come trofeo”? Ahimè, ahinoi, quanto inutile per l’umanità intera!

 

Tra gli anni quaranta e cinquanta del secolo scorso giocò nella juventus, se non erro, il Portiere Sentimenti IV, appartenente ad una famiglia di sei Calciatori di serie”A”. Di altezza normale, non come quella dello scimmione donnarumma, pochissimo oltre il metro e settanta, era bravissimo nelle uscite di pugno sui palloni che gli si avventavano dall’alto. Uscite, quindi, precise, decise, che, puntualmente, diventavano “assist” per le Ripartenze dei suoi Compagni Attaccanti. Vestì, ovviamente, anche, la maglia azzurra. Ovviamente, per quei tempi, morì, dignitosamente, povero. Mentre lo scimmione, di cui sopra, appena ha apposto la firma sul contratto milionario (6 milioni a stagione per 5 anni) è volato ad ibiza, dove, coralmente, vanno a sbrodolare spermatozoi i cosiddetti piedi buoni arricchiti, come lui, disattendendo, perfino, il progetto di conseguire “a gratis”, come tutti i suoi coetanei, con i piedi non benedetti dal signore, nella scuola italiettina, la maturità. Che, essendo vuota di Cultura, di Saperi, di Conoscenza, per un milionario, quanto lui, come lui, è solo carta straccia, mentre per i suoi coetanei, di cui sopra, senza un euro, sarebbe un titolo, ancora, eccezionalmente, utile, previa qualche raccomandazione, tosta e giusta, di un faccendiere, interpellato al momento giusto, per andare a tentare di farsi trucidare dai talebani in afghanistan. Evidentemente, i cinesi che hanno offerto allo scimmione tanto, tanto denaro, non lo hanno visto all’opra nei recenti campionati europei, “under 21”, vinti dalla germania. Ecco il bilancio: in tre partite 6 tiri nella sua porta e 6 reti!. Quindi, lo scimmione, oltre a non aver parato nulla, nonostante la sua non normale altezza, si è esibito, per non farsi e non farci mancare niente, in uscite di pugno in modo indeciso e ridicolo. In conclusione: nel cesso va a finire il sapere del cuoco, in un cesso di portiere, quale il donnarumma è, viene, delittuosamente, dilapidato il prezioso denaro che arriva nel sistema ”calcio”. Cioè, il denaro, anche, degli idioti, che si mettono in coda ai botteghini degli stadi, per acquistare costosi abbonamenti, per visionare, ormai, sputi, sgambetti, manate, gomitate nelle partite di calcio. Vai a Dire a costoro: “Compratevi un Libro; Sperimentate il sublime Piacere del Teatro, di un Concerto di Musica Mozartiana; Gettate dalla finestra le cianfrusaglie” icheane” e Illuminate la vostra casa con un Quadro d’Autore, si correrebbe il rischio di essere da codesti schiavi linciati, che, pur, sotto tortura, vogliono rimanere schiavi e bruti. Scatarrerei negli occhi di chiunque s’azzardasse a dire che codesta è Civiltà, Progresso Etico e Culturale. Venerato Pierpaolo Pasolini, codesta incivile società, che ho tentato di RipresentarTI, fece da sfondo omicida al tuo Martirio.

Pietro Aretino, già detto Avena Gaetano

 


Pubblicato il 28 Luglio 2017

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