Cronaca

Nuovi servizi di assistenza agli anziani non autosufficienti e cura dei minori

Sono stati illustrati ieri mattina dall’Assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio e dalla direttrice della ASL BA Silvana Melli i progetti predisposti dal Comune di Bari per accedere ai finanziamenti previsti dal PAC (Piano di azione e coesione) del Ministero degli Interni, disponibili per sole quattro regioni del sud (oltre alla Puglia, Campania, Calabria e Sicilia). I progetti, per un importo complessivo di 4 milioni 700 mila euro e consegnati al Ministero dell’Interno lo scorso 9 dicembre, riguardano in prima linea l’assistenza domiciliare integrata (ADI) agli anziani e la cura dei minori; sono stati elaborati dagli uffici comunali con la Asl e sottoposti al vaglio dei sindacati, del partenariato sociale e del terzo settore. Grazie ai fondi del PAC, la città di Bari potrà disporre per il prossimo anno di 2 milioni 700 mila euro per l’assistenza integrata agli anziani e 2 milioni di euro per la cura dei minori; gli stessi importi saranno stanziati anche nei prossimi due anni, al fine di dare continuità ai servizi da attivarsi.Per quanto riguarda, invece, i progetti per i minori, i fondi, che consistono in un totale di 2 milioni di euro, saranno ripartiti e impiegati rispettivamente per: prolungare l’orario di apertura degli asili nido comunali nella fascia pomeridiana (1 milione 100 mila euro); garantire la gestione di due centri ludici – uno in via di realizzazione a San Girolamo e l’altro, già esistente, all’interno del parco Don Tonino Bello – (500 mila euro); e infine per garantire il funzionamento dell’asilo nido le Ali di Michela a San Pio, attualmente coperto con personale straordinario.In relazione al prolungamento degli orari dei nidi, sarà la formula di collaborazione tra pubblico e privato a renderlo possibile: le singole strutture comunali procederanno infatti ad affidare le attività pomeridiane a soggetti privati accreditati attraverso avvisi pubblici.La progettazione degli interventi per anziani e per minori finanziati dal PAC rientrerà a pieno titolo nella redazione del prossimo Piano sociale di Zona.”Assistere a domicilio è un atto di alta civiltà – ha dichiarato in conferenza stampa l’Assessore Abbaticchio – e quello ottenuto oggi grazie al PAC rappresenta un risultato importante che per un triennio ci consentirà sia di aumentare l’assistenza domiciliare agli ultrasessantacinquenni della città affetti da patologie croniche (come cardiopatia, diabete, broncopatia), che saranno seguiti da personale qualificato all’interno del loro ambiente familiare, sia di ottenere un netto risparmio sui costi di ricoveri ospedalieri impropri e sull’accoglienza in residenze private (RSA e RSSA). Senza dimenticare che questi fondi, un momento di crisi come quello attuale, potranno generare nuova occupazione per tutti coloro i quali saranno impegnati nell’assistenza domiciliare, di tipo sociale e socioassistenziale. Stimiamo infatti di poter passare dai 300 anziani attualmente seguiti tra SAD e ADI a circa 900 all’anno per il prossimo triennio. Si tratta, insomma, di un circuito virtuoso di investimento di denaro pubblico”.

 

Lorena Perchiazzi


Pubblicato il 20 Dicembre 2013

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