Cronaca

Parco Costa Ripagnola, la parola al presidente del Consiglio regionale

Parco a Costa Ripagnola, tra Cozze e Conversano, è stata accolta la sollecitazione del comitato ‘I Pastori della Costa’ rivolta al Presidente della Regione Puglia affinché promuova l’applicazione della procedura d’urgenza ai lavori legislativi di approvazione del Disegno di Legge sull’istituzione, appunto, del Parco Regionale naturale “Costa Ripagnola”. Un passo indietro. La manifestazione del 29 febbraio scorso lungo la strada che costeggia i mitici trulli, un abbraccio lungo quasi quattro chilometri, i mille partecipanti tra cittadini, rappresentanti di associazioni, comitati e forze politiche e sociali non sono rimasti campati per aria. Così come i telegrammi e le lettere aperte riportate sulla stampa e in TV che hanno prodotto una istanza a firma dell’assessore Alfonsino Pisicchio e del direttore del Dipartimento l’ing. Barbara Valenzano, al presidente del Consiglio regionale Loizzo affinché si applichi al riguardo quanto previsto – appunto – dall’art 17 del regolamento interno del consiglio regionale che consente una calendarizzazione speciale e accelerata dopo la grande partecipazione alle varie Conferenze dei Servizi di tutti i Soggetti interessati. Dopo anni d’attesa, di lotte delle associazioni e dei comitati ambientalisti, mesi di lavoro collettivo nelle conferenze di servizio degli Uffici regionali, Enti territoriali e le stesse associazioni e comitati ambientalisti, ora la palla passa all’ex sindacalista Cgil che dovrà seguire i successivi passi del varo del “”Disegno di Legge”” regionale istitutivo del Parco Costiero di Polignano (meglio conosciuto come Parco Costa Ripagnola). Provvedimento da adottare in Giunta e poi immediatamente da trasmettere al Consiglio Regionale per l’approvazione definitiva, ma senza altro perdere altro tempo prezioso. Tutto questo prima della scadenza del quinquennio legislativo, per non essere costretti a rinviare nuovamente, ‘’sine die’’, e vanificare sia il lavoro svolto, ma soprattutto per arrivare all’attuazione del tanto sospirato provvedimento istitutivo del parco sulla meravigliosa costa barese, da Conversano e Polignano. Dunque, nonostante il periodo emergenziale causato dal rischio pandemia da Coronavirus, premono sull’acceleratore associazioni e comitati, scesi in campo da tempo e col rischio di vanificare tutto proprio sul filo di lana. Come se fosse una maledizione o un piano studiato a tavolino di chi amministra Regione ed enti annessi e connessi, ripetendo soltanto a parole di amare l’ambiente, desiderare tanto l’apertura di parchi e polmoni verdi, ma poi, in realtà, lascia che tutto decanti. <<È giusto che si sappia che Comitati e Associazioni ambientaliste non resteranno inattivi rispetto a nuovi ed ulteriori ritardi o tentativi di neutralizzare la prospettiva ormai consolidata, anche considerando che le scelte operate non potranno essere indenni da valutazioni politiche sulle scelte elettorali dell’imminente appuntamento per il rinnovo del Consiglio regionale>>, sottolineano glia ambientalisti intenzionati a dar corso all’apertura del Parco di Costa Ripagnola. Il vento ambientalista e’ come un ghibli che ha spalancato le porte, dicono loro, ma adesso si attendono gli atti consequenziali da parte di amministratori e politici che si professano di centrosinistra.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 20 Marzo 2020

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