Cronaca

Parte la polemica sul tesseramento nonostante la presenza di un commissario

Sul congresso del Pd pugliese, nonostante la nomina di un commissario “ad acta” lo scorso novembre, da parte del segretario nazionale Enrico Letta, c’è chi in Puglia chiede chiarezza. Infatti, in una lettera inviata ultimamente allo stesso Letta, alcuni parlamentari, consiglieri regionali ed esponenti locali del Pd pugliese si chiede “trasparenza del tesseramento, confronto aperto e partecipato sulla linea politica, scelta del segretario originata dal basso”. Nella suddetta missiva, sottoscritta da Fabiano Amati, Michele Bordo, Paolo Campo, Giacomo Fronzi, Gianni Giannini, Michele Lamacchia, Elisa Mariano, Federico Massa, Ruggero Mennea, Michele Mazzarano, Luigi Quaranta, Andrea Russo, Corrado Tarantino, Giuseppe Taurino, Liliana Ventricelli, tra l’altro, si lamenta: “La partecipazione e l’agibilità democratica da sempre tra i valori fondativi della nostra comunità politica, rischiano di essere negati totalmente nel congresso regionale del Partito democratico di Puglia”. Infatti, sostengono inoltre i sottoscrittori: “Abbiamo sollecitato più volte il confronto e non abbiamo mai avuto alcuna risposta, come se non fosse importante aprire la discussione e promuovere la partecipazione. Come se la scelta del segretario regionale del Partito democratico non debba essere frutto di un processo politico originato dal basso”. Inoltre, i firmatari della lettera al segretario nazionale del partito hanno fatto presente di aver “formalizzato la richiesta di prendere visione dell’anagrafe degli iscritti, per sapere quanti siano ad oggi i tesserati”, per poi concludere che “a partire dagli esiti che avranno” le loro “istanze politiche e formali”, valuteranno “approfonditamente la legittimità di ogni singolo atto congressuale” e, quindi, decideranno “come e se proseguire il confronto”.  Per la cronaca ricordiamo che a novembre scorso le procedure congressuali già espletare dal segretario regionale uscente del Pd pugliese, l’on. Marco Lacarra, sono state annullate a seguito di un ricorso presentato da tre tesserati. Infatti, la Commissione nazionale di garanzia del partito, dopo aver rilevato che nel regolamento congressuale del Pd pugliese erano state introdotte alcune norme in contrasto con quelle statutarie e regolamentari nazionali, ha accolto il predetto ricorso, annullando il congresso del Pd pugliese che avrebbe dovuto svolgersi entro la fine dello scorso novembre e per il quale – come si ricorderà – l’unico nome presentato per la segreteria regionale era stato quello del segretario uscente, Lacarra.  Di conseguenza il segretario nazionale, Letta, ha nominato come commissario per l’espletamento delle procedure congressuali in Puglia un funzionario del partito della sede romana di largo del Nazzareno, Riccardo Tramontana, prevedendo un nuovo termine per lo svolgimento del congresso pugliese, che – secondo quanto indicato da Letta – dovrebbe tenersi entro la fine di gennai del 2022. Salvo nuovi ed ulteriori intoppi o contestazioni. Nel frattempo in Puglia il presidente di centrosinistra della Regione, Michele Emiliano, che continua a dichiararsi “uomo politico del Pd”, ha formalizzato una propria iniziativa politica nazionale, con la creazione di una formazione che raggruppi sotto un unico simbolo, sempre nel campo del centrosinistra, liste e movimenti civici locali per le prossime elezioni di Camera e Senato. E ciò a cominciare dalle due formazioni civiche che alle regionali pugliesi del 2020 hanno ottenuto maggior successo nell’affollata coalizione di centrosinistra che ha riconfermato Emiliano al governo della Puglia. Vale a dire, la civica “Con” e quella dei “Popolari” che – come è noto – sono state le uniche due sigle a carattere locale, nella coalizione di Emiliano, ad aver superato la soglia di sbarramento del 4% per essere ammesse alla ripartizione dei seggi nell’Assemblea pugliese. E partendo da dette esperienze che il governatore pugliese ritiene verosimilmente di poter costruire in campo nazionale una nuova forza politica che, affiancando Pd, M5S e Sinistra massimalista, possa essere determinante a far vincere le elezioni politiche al centrosinistra. Difatti, il governatore pugliese potrebbe continuare con la sua “campagna acquisti” nel campo di centrodestra con la nomina ad assessore, nel posto lasciato libero dal professor Pierluigi Lopaco, di uno degli esponenti più di spicco di quella che in Puglia è stata in passato la gloriosa ed ora, però, tramontata stagione di governo locale del centrodestra. Ma tale strategia sarà sufficiente a far vincere il centrosinistra anche alle politiche, fatto finora mai accaduto dal 1994 in Puglia? Di certo Emiliano vorrebbe provarci.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 15 Dicembre 2021

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