Tac e radiografie anche fino a tarda sera, anzi fino a notte inoltrata? Rivoluzione, o l’ennesimo spreco di denaro pubblico a spese della sanità pugliese, già in ginocchio da anni? Non ha dubbi il dottor Lavalle, segretario del sindacato autonomo “Universo Sanità Sindacato Medici Ospedalieri”, pronto a ribadire tutta la sua contrarietà a un accordo che non migliorerebbe proprio niente. <>. Insomma, questi pannicelli caldi, i Medici Ospedalieri li rimandano prontamente al mittente, tenendo presente che non è questo il modo di fare buona Sanità e di fare il bene dei Cittadini. Eppure gli amministratori regionali hanno paventato come una grande vittoria, anzi, come una vera e propria “guerra alle liste d’attesa” la bozza di accordo discussa l’altro ieri mattina con tutte le sigle sindacali del settore, investendo una cifra che si aggira attorno ai 20 milioni di euro. Il progetto, tanto per essere più chiari, prevede le prestazioni diagnostiche e ambulatoriali da effettuarsi dopo le 20 e fino alle 24 nei giorni feriali e perfino nel corso dei giorni festivi, con turni dalle 8 alle 20. Ma per capire che aria tira e soprattutto capire i rapporti costi-benefici, la sperimentazione andrà avanti fino al 31 dicembre, comprendendo soprattutto visite e analisi toraciche, cardiologiche, mammarie, ma anche “ulteriori prestazioni di diagnostica”, come si legge nella bozza sperimentale. Ed è bena anche chiarire che le prestazioni verranno effettuate solo dai dipendenti che si renderanno disponibili, con riconoscimenti stipendiali ‘extra’ in busta paga. Se l’Usmmo, come detto, ha dichiarato la sua totale contrarietà al progetto, di diverso avviso gli altri sindacati, concordi sulla necessità di trovare strade alternative, all’interno del pianeta sanità in Puglia, per abbattere le interminabili liste d’attesa. Per ora non resta che aspettare, le prime somme sulla sperimentazione saranno tirate all’inizio dell’anno venturo….
Francesco De martino
Pubblicato il 6 Dicembre 2013
