Pio Villani, cardiologo al Policlinico: “Se la pandemia arriva qui è un vero disastro”
“Speriamo di no. Ma se la pandemia arriva qui è un disastro”: lo dice in questa intervista il dottor Pio Villani, cardiologo al Policlinico di Bari.
Dottor Villani, molti medici morti, come mai?
“Siamo in prima linea e questo, anche se non fosse Coronavirus, crea un pericolo visto che si tratta comunque di luoghi a rischio infezioni. Adesso la situazione è maggiormente complicata. Aggiungo e questa mi pare una cosa molto grave, che il materiale scarseggia, penso alle mascherine, al disinfettante alle stesse apparecchiature e ai respiratori”.
Rispetto al nord ancora e tocchiamo ferro, la pandemia non è arrivata…
“Il Sud per fortuna sembra patire meno, ma non bisogna aspettare che arrivi, occorre essere ben preparati e qui ci sono lati negativi non da poco”
Quali?
“Nel tempo, almeno qui in Puglia, ma credo che sia un andazzo nazionale, abbiamo pagato oltre ogni misura i tagli alla sanità, questo dimagrimento senza alcuna ragione che è andato sulla pelle di medici e clienti. Parliamo tanto di servizio sanitario all’avanguardia. Giusto, le eccellenze ci sono, ma i mezzi? Aggiungo l’enorme peso o l’incidenza negativa e il drammatico taglio del numero dei posti e la chiusura senza motivo di alcuni ospedali”.
I medici in corsia sono davvero eroi?
“Tutti lo siamo ad operare in questo modo”
Qualcuno parla di epidemia nata il laboratorio: lo esclude?
“In medicina nulla può essere scartato. Per valutarlo ci vorrebbero ovviamente
consulenti indipendenti”.
Tamponi anche ad asintomatici?
“So che è uno stress e un costo, ma più tamponi si fanno meglio è”.
I migranti sembrano immuni…
“Così pare, ma fanno loro i tamponi? Di solito li vedo circolare senza troppe precauzioni in strada e dico che le stesse precauzioni degli italiani vanno prese per loro, la malattia non guarda il colore della pelle”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 31 Marzo 2020