Cronaca

Ponte di via Gorizia: lavori completati, ma ancora niente inaugurazione

Sono ripresi da oltre quattro mesi e precisamente dal 18 febbraio scorso, i lavori per la realizzazione del ponte di via Gorizia che collegherà l’abitato di Ceglie con la strada provinciale Bari-Valenzano (via Fanelli). E almeno sulla carta sono terminati, quegli interventi relativi al completamento del viadotto a sette campate, lungo 250 metri, che riguardavano l’impermeabilizzazione del ponte, l’esecuzione dei giunti tra le travate, la realizzazione della pavimentazione stradale e dei marciapiedi laterali, la sistemazione dell’intero piano viabile e la costruzione della rotatoria che regolerà il traffico sul versante di Ceglie. Ma nulla pare volgere all’inaugurazione dell’opera, come informano i residenti ormai stanchi di aperture, chiusure e daccapo riaperture dei lavori seza mai riuscire a vederne la fine. Infatti, come informava proprio il Comune a febbraio, le restanti opere, i cui costi ammontano a circa 250 mila euro, dovevano durare circa 3 mesi dalla ripresa effettiva dei lavori, che come si ricorderà sono stati interrotti a luglio 2012 a causa dei limiti imposti dal patto di stabilità che hanno impedito l’erogazione degli ulteriori fondi necessari per l’avanzamento del cantiere. Nel frattempo sono state espletate le procedure che hanno portato alla autorizzazione paesaggistica relativa alla conservazione della strada d’accesso ai fondi sottostanti il ponte. “Nel giro di pochi mesi – aveva commentato il consigliere incaricato del sindaco alla Mobilità sostenibile Antonio Decaro non molto tempo fa- finalmente potremo portare a termine un’opera importante per la mobilità del quartiere. L’amministrazione aveva preso questo impegno con i residenti di Ceglie e, sebbene vi siano state numerose difficoltà, siamo in dirittura d’arrivo. Avremmo voluto consegnare il ponte molto prima, e di questo non possiamo che scusarci con i cittadini, ma le restrizioni imposte dal patto di stabilità e alcune difficoltà nell’organizzazione dei lavori non ci hanno consentito di chiudere questa vicenda nei tempi inizialmente previsti”. E allora, entro quali tempi pensano gli amministratori municipali di chiudere la storia infinita dei lavori per il ponte di via Gorizia? Per i residenti, alla rabbia, si aggiunge la paura di vedere allontanarsi non si sa bene fino a quando la chiusura definitiva di Via Gorizia (strada, anzi “mulattiera” stretta e pericolosissima che collega il Peep di Ceglie alla Strada Provinciale Bari-Valenzano) dopo la gara celebrata a fine maggio 2009 per appaltare i lavori di allargamento e sistemazione di quella strada. Un appalto nato sotto la cattiva stella dopo che anche la seconda ditta in graduatoria ebbe problemi di natura contributiva e contabile in sospeso, tanto che dagli uffici comunali fu contatta l’impresa terza classificata, per capire se, in caso di esclusione effettiva della seconda impresa in graduatoria, sarebbe disposta ad eseguire i lavori. Una lotta contro il tempo, insomma, per eseguire finalmente i lavori da 2 milioni e 173 mila euro di cui si parla, ormai, da dodici anni al Comune di Bari, tanto che non si contano più interpellanze e interrogazioni da parte dei consiglieri di Opposizione al Comune di Bari. Tra le prime, “urgente a risposta” scritta a Sindaco, assessori a LLPP ed Economia ed a tutti i funzionari e dirigenti tecnici competenti, quella di Peppino Loiacono (Lista di Cagno Abbrescia) che nella sua interrogazione partiva da una deliberazione del Consiglio Comunale adottata tempo fa, quando venne approvato il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, che prevedeva, appunto, la sistemazione della strada di collegamento fra la Sp Bari-Valenzano e Via Gorizia, finanziata con un la devoluzione di un precedente Mutuo. Ma sull’argomento lo stesso Consiglio, forse sottovalutando i problemi, aveva parzialmente cambiato idea, spostando l’intervento al 2005, ma confermando per fortuna il piano finanziario ammontante ad oltre 1 milione e 549 mila euro. Ed ora, a quanto pare, a bloccare la chiusura del cantiere, sarebbe ancora una questione di fondi e bilanci, per il rispetto del benedetto patto di stabilità.

 

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 29 Giugno 2013

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