Cronaca

Poveri cani, costretti a vivere in una città che non rispetta le norme a loro tutela…

In che condizioni e con quali regole vivono i migliori amici dell’uomo in questa Città?, ma soprattutto, potrebbero vivere meglio? Nel pomeriggio dell’altro ieri per cercare di rispondere a questi e naturalmente altri interrogativi s’è tenuto  presso la sala consiliare del Comune di Bari il confronto tra i candidati sindaco, semplici cittadini e associazioni a tutela degli animali sui programmi relativi agli animali, organizzato dalla sezione provinciale di Bari dell’Ente Nazionale Protezione Animali (E.N.P.A.). L’invito rivolto da quest’ultima a tutti i candidati era stato mosso proprio dalla necessità della stessa e di un numero sempre maggiore di cittadini baresi di comprendere le proposte sul tema da parte dell’ente maggiormente interessato – e cioè il Comune di Bari- e il reale interesse dei candidati su questioni cui ormai da troppo tempo viene rivolto in campagna elettorale un interesse che va spegnendosi ad elezioni concluse. Sono intervenuti i candidati Paccione, Digeronimo, Ladisa, Magnisi, Miniello e  Petrelli, che hanno fatto tutti riferimento soprattutto alla necessità di svuotare i canili e di creare in ogni quartiere aree pubbliche per lo sguinzagliamento dei cani,  di tutelare le colonie feline e di evitare la criminalizzazione dei randagi (Paccione), di sviluppare convenzioni tra l’Università e il Comune allo scopo di assicurare un’assistenza veterinaria domiciliare gratuita e di modificare la concezione del canile: da luogo di reclusione a punto di incontro con la cittadinanza anche capace di offrire servizi (Digeronimo), di fornire un pronto soccorso gratuito e di creare un sostegno per le associazioni di volontariato che operano in questo settore (Ladisa), di favorire la gestione dei canili da parte di queste ultime (Magnisi). Almeno nelle intenzioni e a parole, insomma, i politici locali hanno mostrato un certo interesse per le questioni sollevate dalle associazioni animaliste baresi con la loro partecipazione e con il riferimento alle necessità mostrate nel corso del confronto. E così l’avv. Ambra Bucciero -presidente dell’ENPA di Bari- oltre che esprimere il rammarico per l’assenza dei maggiori candidati di centrosinistra e di centrodestra Decaro e Di Paola – che pure come i loro predecessori avevano speso parole di interessamento sul tema degli animali – ha  rilevato come la vera necessità ed urgenza sia quella, piuttosto, “…di dare attuazione alla normativa vigente in materia e di riportare la legalità in una città che soffre della protratta inadempienza delle amministrazioni comunali che sino ad oggi non hanno rispettato quegli  obblighi che la legge a loro imputa; con la creazione di un canile comunale costato un patrimonio e tuttora  vergognosamente inagibile e con lo sperpero di denaro pubblico anche a causa dei contributi, erogati con modalità di dubbia legittimità, ad associazioni di volontariato che operano sul territorio””. Parole pesanti, dunque, quelle dell’Enpa per denunciare una situazione inaccettabile che non assicura la benché minima tutela agli animali che hanno la sfortuna di risiedere nella nostra città. Al confronto tra i candidati di martedì scorso s’è acceso – su questi e altri punti – un accesissimo dibattito tra gli stessi e il pubblico intervenuto, che ha rivolto loro diverse domande. L’Ente Protezione Animali di Ambra Bucciero, soddisfatta per la partecipazione e l’interessamento del pubblico, ovviamente auspica che questo confronto possa costituire il principio di un dialogo e di una collaborazione proficua sulla materia con quella che sarà l’amministrazione vincente.    

 

Francesco De Martino  

 

 


Pubblicato il 9 Maggio 2014

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