Cultura e Spettacoli

Preludi colorati, la formula vincente

Forse non arriveremo mai a spot che suggeriscano l’acquisto di un libro con la stessa invadenza riservata a bagnoschiuma, birra o tonno in scatola.  Di sicuro però è in atto una nuova tendenza. Piuttosto che lasciar morire il ‘prodotto’ in libreria, adesso autori ed editrici vanno a cercare il lettore. Non si pensi a gente che, carica di uno zaino, si attacca ai campanelli dei condomini in una disperata vendita porta-a-porta. La nuova formula si chiama presentazione-spettacolo. Libro e scrittore sono adesso in primo piano più che in passato e il relatore cede il posto ad un Conduttore-Intervistatore mentre un nuovo elemento irrompe in scena. Abbiamo assistito a dialoghi inframmezzati da performance pittoriche, scultoree, coreutiche, attorali. In tutto questo la musica svolge un ruolo determinante. E’ gradevole ascoltare motivi opportuni diffusi in sottofondo mentre si recitano stralci. Più intenso l’effetto se lo stesso compito è affidato a un esecutore ‘a vista’ (violino, chitarra, flauto…). E se invece di un solo strumento si è in presenza di un piccolo complesso orchestrale? Ebbene, quando la scelta delle musiche è coerente con la cifra del testo e la regia coniuga bene parole e note, l’emozione assurge finalmente a spettacolo. Ovvero quanto è successo mercoledì sera nei locali della Giannini Pianoforti dove Florestano Edizioni presentava ‘I sentieri del cuore’ di Annamaria Scurani. Piuttosto agile la formula : un salottino, l’Autrice che chiacchiera con un giornalista, alle loro spalle un pianoforte a coda e un quartetto d’archi. Davvero molto bravi i giovani allievi dell’Associazione Domenico Sarro di Trani diretti dalla Prof.ssa Cinzia Falco. E particolarmente felice l’idea di distinguere l’uno dall’altro gli esecutori che si sono alternati alla tastiera con un foulard colorato. Una necessità e non un capriccio dettata dal fatto che il libro della Scurani, questo amarcord sensualissimo e caldo, è un’ode al colore e che l’opera del M° Remo Vinciguerra, scelta per illustrare la parola dell’Autrice, è frammentata in dodici movimenti ciascuno dedicato a un colore. Pensata in origine per piano solo, poi brillantemente orchestrata per quartetto d’archi dal M° Marcello Cornìo, ‘Preludi colorati’ è opera forse di non particolare originalità, tuttavia di sicura presa e soprattutto perfettamente intonata con lo spirito del libro in questione, tanto da apparire a chi non era al corrente delle cose colonna sonora composta ad hoc. La felicissima interazione parola-nota ha dato vita a una inattesa matericità del senso cromatico. Il che ha costituito l’aspetto più vibrante di una serata che ha incontrato l’incondizionato favore del pubblico. E il modo massiccio in cui al termine la gente ha familiarizzato con ‘I sentieri del cuore’ conferma una nuova e generale norma : Un modo indovinato di proporre l’opera d’arte fa da valore aggiunto alla capacità che essa possiede di catturare l’attenzione.
Italo Interesse


Pubblicato il 3 Febbraio 2012

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