Cronaca

Primarie: non decolla l’accordo tra i partiti di centrodestra

Il centrodestra pugliese prova a compattarsi, ma non c’è ancora l’accordo definitivo sulle primarie. Infatti, l’incontro delle forze politiche del centrodestra, che agli inizi della scorsa settimana di erano dati appuntamento al 27 ottobre per ufficializzare l’alleanza alle regionali della primavera prossima, si è concluso ancora una volta con un nulla di fatto, o quasi, sul criterio da seguire per l’individuazione del nome da candidare alla guida della coalizione. Difatti la base principale dell’accordo resta il nodo dei rapporti tra Forza Italia e Nuovo Centrodestra, ma è probabile che alla fine l’intesa venga raggiunta, stante a quanto hanno lasciato intendere il capogruppo di Ncd alla Regione, Antonio Camporeale, ed il vice , Domi Lanzillotta, al termine dell’odierna riunione (ndr – ieri per chi legge), svoltasi a Bari in via Capruzzi nella saletta a disposizione dei gruppi consiliari.  Infatti, i due rappresentanti pugliesi del partito di Angelino Alfano in un loro comunicato diffuso dopo l’incontro ha fatto sapere che “Il tavolo odierno di confronto tra forze che si collocano nel perimetro del centrodestra  – da Forza Italia a Movimento Schittulli, da Fratelli d’Italia a Puglia prima di tutto e Nuovo Psi – è stato positivo”. E, continuando, hanno spiegato: “Abbiamo tracciato insieme l’inizio di un percorso con l’obiettivo di definire in tempi certi i criteri per l’individuazione e la scelta di una candidatura vincente per le prossime elezioni regionali, e abbiamo soprattutto registrato nei nostri alleati la forte determinazione a procedere fino in fondo, senza tentennamenti e ripensamenti”. “Una scelta, quella del Nuovo Centrodestra, – hanno inoltre chiarito Camporeale e Lanzillotta –  in linea con il progetto di Costituente popolare, che aspira proprio all’incontro e all’aggregazione delle forze moderate, per offrire all’elettorato spaesato un riferimento solido e pienamente rispondente ai propri valori e ideali”. Il prossimo incontro tra le forze di centrodestra, stante a quanto annunciato dagli stessi esponenti del Ncd, dovrebbe tenersi venerdì prossimo e “potrebbe essere illuminante sulla reale volontà di celebrare le nozze, dopo aver provveduto alle pubblicazioni” come gli stessi hanno tenuto a precisare in conclusione della nota. Intanto il vice presidente del consiglio regionale, Nino Marmo (Pdl-Fi), prenotatosi da oltre un mese a partecipare alle primarie del centrodestra per la scelta del nome da candidare a governatore, ha fatto sapere che “Ogni minuto che passa, non lo perde il candidato Marmo o altri eventuali candidati, ma lo perde l’intera coalizione di centrodestra che deve avere la missione di far riemergere la ‘Vera Puglia’ che il centrosinistra ha affossato in questi anni”. E, sempre lo stesso vice presidente dell’Aula di via Capruzzi, al fine di offrire un  contributo concreto al tavolo di coalizione, ha provveduto a predisporre una bozza di regole per le primarie e l’ha inviata al coordinatore regionale Amoruso. Bozza “da cui partire – chiarisce Marmo – nella loro elaborazione” e conclude:  “Auspico che le forze politiche alternative alla sinistra trovino ancora più consenso in una coalizione ancora più ampia e che venerdì si possa dare il via alle primarie e alla riconquista della nostra Regione, liberandola da una sinistra che ha fatto precipitare tutti gli indici economici”. E mentre nel capoluogo pugliese i responsabili del gruppo regionale di Ncd, Caporeale e Lanzillotta per l’appunto, discutevano al tavolo con i rappresentanti delle altre forze pugliesi del centrodestra, a Brindisi Si sono incontrati i coordinatori regionali dell’Udc, Salvatore Ruggeri e Salvatore Negro e quelli del Ncd, Massimo Cassano e Massimo Ferrarese, per tentare di dare vita in Puglia, in tempi brevi, alla Costituente Popolare. Strano, però, che a tale incontro non abbiano partecipato alcun rappresentante pugliese di “Scelta civica” e de “I Popolari per l’Italia”. Forze, queste, entrambe anche interessate al progetto della Costituente Popolare. Evidentemente l’incontro di Brindisi tra Ncd ed Udc potrebbe essere servito più a tentare di trovare un punto d’incontro per riportare in Puglia l’Udc nell’area di centrodestra, che a gettare le basi del nuovo progetto di aggregazione politica. Infatti, la posizione dello scudo crociato per le regionali è tutt’ora in bilico, in quanto all’interno dell’Udc c’è chi è più propenso ad un’alleanza con il centrosinistra, qualora il candidato governatore di tale coalizione fosse il segretario pugliese del Pd, Michele Emiliano. Una propensione che però mette a rischio la credibilità del progetto della “Costituente popolare” qualora il Ncd pugliese aderisse alla coalizione di centrodestra. Per cui nell’Udc pugliese c’è forse chi pensa ancora alla possibilità di mantenere fuori il Ncd dall’alleanza di centrodestra, sostenendo alle prossime regionali un candidato presidente fuori dalle due maggiori coalizioni. “In definitiva – rileva qualche bene informato – nell’Udc pugliese c’è chi vorrebbe ripetere l’esperienza delle regionali del 2010, quando lo scudo crociato, presentando un proprio candidato governatore, favorì la vittoria del centrosinistra con Nichi Vendola.” Lo scenario delle prossime regionali, però, potrebbe essere completamente diverso da quello del 2010, sia perché il numero di consiglieri da eleggere sarà 50 e non più 70, sia perché la legge elettorale in via di definizione in consiglio regionale potrebbe penalizzare fortemente le piccole coalizioni ed i partiti che le compongono. Ma soprattutto perché appare difficile che il Ncd pugliese possa commette l’errore commesso nel 2010 dalla senatrice Adriana Poli Bortone, quando questa alle regionali ‘mise la faccia’ e, poi, l’Udc ha messo all’incasso la cambiale con il centrosinistra, per il favore effettuato. Anche perché Alfano non è certo come Pierferdinando Casini, per cui è verosimile che a dire l’ultima parola sugli accordi per le prossime regionali pugliesi, alla fine, saranno i vertici romani di Ncd e questi non si lasciano di sicuro incantare da quelli pugliesi dello scudo crociato.   

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 28 Ottobre 2014

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