Cronaca

Punta Perotti, il parco ‘della legalità’ nato male e finito peggio

I parchi sono sempre luoghi in cui poter praticare sport o svagarsi coi propri passatempi, magari in compagnia. Lo stesso doveva essere per il parco Perotti quando si decise di realizzarlo sotto la guida dell’amministrazione Emiliano, una dozzina di anni fa, su quella splendida area verde sul mare. Ma adesso non tutti la vedono così: <<E’ assurdo e allo stesso tempo paradossale svegliarsi ogni giorno, decidere di andare a fare jogging e ritrovarsi distese di rifiuti anziché un parco bello, pulito e vivo>>, inviano la loro stoccata-testimonianza per segnalare ormai da anni la scarsa attenzione su questo parco, raccontano Danilo Cancellaro e Dino Tartarino, presidente e vice dell’associazione <<Sos Città>>, dopo aver raccolto la rabbia di un residente. <<Il parco Perotti, più di tutti, soffre una scarsa considerazione, anche in virtù di contrasti di competenza che riguardano la proprietà dei suoli. Ai cittadini questo interessa poco e resta l’amarezza di vedere un parco, a pochi passi dal mare, stracolmo di rifiuti e quasi privo di manutenzione: la poca cura del verde ha creato aree naturali in cui gente poco raccomandabile di sera si intrufola per fare qualsiasi cosa, son tornati i fazzolettini dagli ambigui usi gettati nel prato dove giocano i bambini, l’erba in molti punti è completamente secca, i contenitori restano colmi di rifiuti per giorni. Questa non vuole essere una denuncia nei confronti di nessuno –continuano i rappresentanti del comitato di quartiere – bensì un appello all’amministrazione comunale: facciamo risplendere questo parco, rendiamolo davvero vivo e fruibile per tutti, giorno e notte, affinché gli sforzi di promozione turistica fatti in questi anni non risultino vani…in fondo per un turista, così come per un cittadino, quello scempio non è mai positivo>>. Brutta fine per uno spazio verde fortissimamente voluto dalla precedente amministrazione guidata, come detto, dall’ex magistrato poi diventato sindaco della Puglia, come ripete spesso stesso, che si vantava di aver gettato giù le torri illegali con affaccio sulla costa. In quel periodo tutti parlavano bene – inizio del 2008 – del nuovo parco che stava per nascere e prendere il posto, appunto, di quelle aree dove fino a un paio di anni prima si erigevano le torri di traverso a Punta Perotti. Eppure, ad adombrare la necessità di approvare una variante urbanistica al Piano Regolatore, prima di procedere, era già allora l’ex assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Loiacono, all’epoca capogruppo Udc in Consiglio Comunale. Che aveva depositato una lunga e dettagliata interpellanza “urgente” a risposta scritta a Sindaco, assessore ai LL.PP. e all’Urbanistica, ma anche direttore  di ripartizione e segretario generale sui lavori di “Manutenzione Straordinaria nell’area di “Punta Perotti”, dov’era prevista anche la realizzazione di una pista ciclabile.(fdm)


Pubblicato il 30 Luglio 2020

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