Cronaca

Regione Puglia, con nuovo bando 6 mln per ricerca e innovazione delle Pmi

Si chiama ‘Passepartout SmartPuglia’ il nuovo bando regionale che agevola le piccole e medie imprese intenzionate ad innovare per diventare piu’ competitive. Ha una dotazione di 6 milioni di euro ma potrebbe generare investimenti per 12 milioni, agevolando almeno 150 progetti. L’incentivo e’ stato presentato oggi dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dall’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. Si tratta del ventesimo intervento dedicato dalla Regione Puglia (assessorato allo Sviluppo economico) a ricerca e innovazione. Per i 20 interventi sono stati impegnati gia’ 478,6 milioni. Il valore di quest’ultimo bando risiede nel fatto che intende coniugare tecnologia e societa’, innovazione e democrazia. L’incentivo e’ stato preceduto, infatti, da una consultazione pubblica attraverso il portale regionale living labs (http://livinglabs.regione.puglia.it), avviata il 28 marzo scorso. Il primo effetto e’ stato proprio l’apertura del bando per espressa richiesta delle imprese, il secondo la semplificazione della misura, il terzo l’impostazione di un metodo di lavoro per fare innovazione in modo efficace. Passpartout SmartPuglia’ e’, infatti, la nuova edizione di un bando gia’ attivato a luglio del 2012 con il nome ‘Aiuti ai servizi per l’Innovazione’, che ha coinvolto 100 imprese e sviluppato investimenti per 8,1 milioni di euro grazie a risorse pubbliche per 4,6 milioni. L’intervento tuttavia non fu compreso in pieno nella sua portata innovativa, da qui l’idea di aprire una consultazione pubblica che ha avuto come primo effetto proprio la riproposizione del bando questa volta esplicitamente richiesta delle imprese, che hanno proposto tuttavia modifiche rilevanti rispetto alla precedente edizione. La seconda novita’ e’ legata proprio a quest’aspetto: il partenariato coinvolto nella consultazione e formato non solo da imprese ma anche da associazioni e rappresentanti istituzionali ha proposto e coprogettato le modifiche. Ne e’ risultato un bando piu’ semplificato rispetto al precedente. Il terzo elemento da valorizzare e’ l’impostazione di un metodo di lavoro per fare innovazione in modo efficace, cioe’ per innovare riuscendo a competere sui mercati. La ricerca industriale porta spesso infatti alla creazione di nuovi prodotti, ma non sempre questi sono richiesti dal mercato. L’obiettivo del bando e’ proprio creare un metodo di lavoro che renda l’innovazione efficace e spendibile e le imprese piu’ competitive in Italia e all’estero. Destinatarie dell’incentivo sono le piccole e medie imprese che si candidano in forma singola oppure in raggruppamenti (almeno 3 aziende) costituiti secondo la forma giuridica del contratto di rete, del consorzio o dell’associazione temporanea di imprese (Ati). Le risorse disponibili saranno erogate in forma di contributi in conto impianti. L’intensita’ di aiuto e’ pari al 50% dei costi ammissibili per le medie imprese e del 60% per le micro e piccole imprese. Ogni azienda potra’ beneficiare di un aiuto massimo di 200mila euro in tre anni.

 

Antonio De Luigi 


Pubblicato il 19 Luglio 2013

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