Cronaca

Rimpasto nella giunta comunale: in attesa delle decisioni di Emiliano

 

A voler prendere sul serio il sindaco di Bari, Michele Emiliano, i baresi sono ancora in attesa di conoscere la sua decisione sulla sua annunciata intenzione di effettuare un rimpasto in giunta. Infatti, subito dopo le elezioni politiche dello scorso febbraio, il sindaco Emiliano aveva chiesto ai suoi assessori di fare un passo indietro, dimettendosi spontaneamente dall’incarico, poiché era sua intenzione procedere ad un rinnovamento quasi totale dei nomi presenti nell’esecutivo cittadino. L’annunciata decisione del sindaco, come si ricorderà, era scaturita a seguito del pessimo esito elettorale registrato dai partiti che formano la maggioranza al Comune alle elezioni di Camera e Senato nei seggi cittadini, dove il “Movimento 5 Stelle” e le forze della coalizione berlusconiana avevano avuto la meglio su gli altri partiti di centro e centrosinistra, presenti nella competizione. Però, la sorpresa più eclatante delle elezioni politiche era stato il dato registrato dalla lista del “Movimento” di Beppe Grillo, che a livello cittadino, con oltre 51mila voti, è risultata, in assoluto, quella più suffragata, piazzandosi addirittura meglio del livello regionale, dove è arrivata seconda, dietro alla lista del Pdl. Alla luce di tale risultato, il sindaco Emiliano aveva pensato di procedere ad un’apertura della giunta a giovani esponenti rappresentativi della nuova realtà politico-elettorale emersa dalle urne. Infatti, come Emiliano stesso aveva dichiarato, il risultato negativo ottenuto a Bari alle politiche dai partiti che compongono la maggioranza a Palazzo di Città sarebbe stato causato verosimilmente da una mancata “sintonia” tra la stragrande maggioranza dei baresi e gli esponenti della coalizione che amministrano la città. Sintonia che Emiliano ritiene, forse, di poter recuperare aprendo le porte della giunta a facce nuove della società civile, soprattutto giovanili, che -sempre a detta di Emiliano – avrebbero dovuto essere affiancati dagli assessori dimissionari, come se fossero una sorta di loro “tutor”. Come a dire che le facce degli assessori dovevano essere di altri, ma che avrebbe dovuto continuare a comandare, e quindi a gestire, avrebbero dovuto essere sempre gli stessi. Sta di fatto che i primi a disdegnare la proposta del sindaco Emiliano sono stati proprio i suoi assessori, che gli avevano fatto subito sapere di non essere disponibili rinunciare volontariamente alla carica. E, quindi, soprattutto all’indennità, che per alcuni di essi è probabilmente più importante del ruolo a loro affidato, visto che finora la loro presenza nell’esecutivo si è manifestata più da comparse che da attori. Infatti, gli assessori fecero quadrato contro l’idea di Emiliano, sostenendo che in base alla legge i componenti della giunta sono espressione del sindaco, perché è lui che li sceglie, per cui è sua anche la responsabilità di rimuoverli. Come dire a Emiliano, se ritieni rimuovici, perché devi assumerti anche la responsabilità delle eventuali conseguenze politiche della rimozione. Finora, infatti, il sindaco Emiliano, nonostante siano passati più di tre mesi dall’annunciato rimpasto di giunta, non ha sostituito alcun degli assessori in carica. Inoltre, da circa due mesi l’assessore barese al Bilancio e tributi, Giovanni Giannini, pur essendo entrato a far parte della giunta regionale di Nichi Vendola, con l’importante delega ai Lavori pubblici, è tuttora in carica al Comune, poiché il sindaco Emiliano non ha ancora deciso con chi sostituirlo. Invece, un altro assessore comunale, Floriana Gallucci, essendo segretario generale del Comune di Rutigliano, con l’entrata in vigore, il 4 maggio scorso, del decreto legislativo n.39 del 2013 è in situazione di incompatibilità, per cui dovrebbe essere chiamata scegliere se mettersi in aspettativa e rimanere quindi nella giunta barese, oppure continuare nel proprio ruolo professionale, rinunciando alla carica ricoperta al Comune di Bari. Ma neppure quest’ultima, come Giannini, ha finora liberato spontaneamente il posto di assessore della giunta Emiliano. Per questo molti baresi adesso si chiedono se il Primo cittadino è ancora intenzionato, come aveva annunciato tempo fa, a rimpastare la giunta oppure ha accantonato definitivamente quell’idea. Come è noto, la scadenza naturale dell’amministrazione Emiliano è primavera del 2014, per cui restano ancora pochi mesi alla fine del mandato e, quindi, anche l’eventuale insediamento di nuovi assessori sarebbe di breve durata. “Allora – si chiedono molti addetti ai lavori – a che servirebbe cambiare alcuni volti in giunta solo a pochi mesi dalla scadenza, se non solo come fatto elettoralistico?”. Però, evidentemente il sindaco Emiliano è consapevole che alcuni dei suoi assessori attuali sono elettoralmente “impresentabili”, per cui potrebbe avere sempre in mente di sostituirli in prossimità delle prossime amministrative. Un’impresentabilità che per qualcuno potrebbe non essere soltanto politica, ma anche elettorale, come è stato già dimostrato dalle ultime politiche.  

 

Giuseppe Palella 


Pubblicato il 15 Giugno 2013

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