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Romairone: “Indossiamo l’elmetto e andiamo avanti”

Vigilia inconsueta quella di Bari-Cavese perché in conferenza stampa e non da remoto si è presentato il direttore sportivo Giancarlo Romairone che ha risposto alle domande di tutti i giornalisti per oltre un’ora. Si è discusso di tanti temi, non solo del punto sul calciomercato, le sei operazioni in uscita e tre in entrata, ma anche del divario dalla capolista e di tanti aspetti. In primis, però il diesse biancorosso è partito dal calciomercato: “Sono una persona pratica: mai come in questo momento servono fatti e poche parole. Ma è finito il mercato, ed è utile chiarire la nostra direzione. Come dico alla squadra: tutti in avanti, ma anche tutti all’indietro. Perché non altri colpi? Io ho fatto due-tre conferenze stampa: la linearità è importante. In questa società c’è tanta chiarezza. Avevo detto prima di Palermo: 3-4 scontenti, e di conseguenza 2-3 calciatori in ruoli dove serviva, così è stato. Nella realtà abbiamo preso un difensore mancino, un esterno tra i più forti della categoria, e poi effettuato una trattativa tra le più complesse del mio percorso da ds, dove sono state coinvolte 5 società, più procuratori e ceduto nostri giocatori, abbiamo portato a casa il vice capocannoniere del girone e barese, Pietro Cianci, il miglior acquisto che si potesse fare. Siamo andati quindi a migliorare nei ruoli dove nel girone di andata abbiamo capito si potesse migliorare. Maggio? Non esiste, mai nessuna trattativa. Anderson? Sarebbe stato davvero bello, c’era grande volontà, ma è sfumato. Sarebbe stata una ciliegina importante, peccato non averla fatta, però sono soddisfatto di quel che è stato fatto. Sono convinto siamo forti, abbiamo due calciatori per ruolo”. Pietro Cianci peraltro che ieri ha compiuto 25 anni e si spera possa tornare quanto prima a disposizione. Il dirigente sportivo Romairone ha poi spiegato le difficoltà del mercato: “Se l’Inter e la Juve non fanno un’operazione, se il Mondo sembra stia crollando… questo è ciò che ci circonda. E’ diventato difficile lavorare. Un’operazione capolavoro come quella di Cianci e si è infortunato subito, cinque rigori sbagliati. Ma questo fa parte della vita: tutto fa parte della crescita, questa società ha una grandissima prospettiva. Non dobbiamo affossarci, dobbiamo fortificarci da queste cose. Non serve scrivere post sulla maglia, ma bisogna sudarla: tenendola sudata, si mantiene la maglia. E’ diventato un calcio di post ad effetto, di foto. Io voglio un calcio pratico. Ci manca clamorosamente il pubblico: ci sarebbe grande sostegno, poi semmai le critiche. La curva farebbe gol da sola. Dobbiamo stare zitti, metterci l’elmetto e pretendere che la squadra faccia le cose. Io ho perso la Serie A con il Carpi perché un calciatore ha sbagliato due rigori nella stessa partita. Abbiamo una sfida: far svoltare la squadra, tenuto conto – parlando di numeri – che saremmo primi in ogni girone. I conti li facciamo alla fine: in una ruota che gira, i conti tornano sempre”. Sull’analisi di alcuni atteggiamenti dei giocatori ai quali si è assistito e se questo Bari è ancora in corsa per il primo posto, il ds ha risposto: “Io 7 o 8 calciatori del Teramo davanti a Frattali non li ho visti: abbiamo sbagliato il rigore e siamo usciti dalla gara. L’errore è stato nostro. Con il rigore era chiusa e saremmo qui a dir niente. La reazione non è stata lucida, è stata isterica, ma la partita è stata diversa. Perché io devo dire oggi se posso arrivare primo o fare i play-off? Ho vinto il campionato in tre giorni: prima l’avevo perso, poi l’ho vinto. Prima di arrivare Cianci ci voleva un barese: prendiamo lui, il più forte che c’era in giro, e parliamo ancora. Cianci si è svegliato con un piede gonfio: devo stare zitto, e dire alla squadra che si passa attraverso le sofferenze. Io voglio che la squadra batta la Cavese: non mi piace che si creino situazioni artefatte, non ne capisco il fine. Il presidente ha messo a disposizione in un periodo devastante le cose necessarie e utili per arrivare all’obiettivo. Io voglio solo giocatori funzionali, utili alla causa, perché devo prendere altri calciatori? Solamente per dire che il Bari è attivo sul mercato? Da questo mercato usciamo con i calciatori migliori che c’erano in giro, Cianci e Rolando. Più un altro (Sarzi Puttini, ndr) che vedrete”. Non ci saranno altri interventi dal mercato degli svincolati, ma è molto possibile che si chiuda per i rinnovi contrattuali di Mattia Maita e Davide Marfella, così come di altri elementi sui quale però non ci sono stati riferimenti espliciti. Sulla frattura con una parte dei tifosi, che si evince dai social, Romairone ha risposto ammettendo quanto pesa l’assenza del pubblico al San Nicola: “La cosa più negativa è la caccia all’uomo. Io non devo prendere le difese di nessuno, il mio presidente sa parlare bene. Siamo in linea con gli obiettivi, è una squadra affidabile che può raggiungere l’obiettivo. Non ci accontentiamo mai: se giocassimo con un altro modulo non servirebbe l’esterno che non è arrivato. Il Bari non aveva bisogno di un altro esterno, se l’ho cercato è perché non mi accontento mai. Non è colpa mia se arrivo adesso e trovo le macerie del passato. L’anno scorso c’era il sostegno dei tifosi, quest’anno non lo abbiamo. Dobbiamo trovare soluzioni alternative. La Cremonese, l’Alessandria spendono tanti milioni e non riescono a raggiungere l’obiettivo. La programmazione e la crescita devono essere costanti, ma non tutto può avvenire in tempi rapidi. Siamo a metà campionato. La Ternana? Mi chiedo perché in Europa solo loro ce l’abbiano fatta… Siamo in ritardo, abbiamo i punti per vincere il campionato, tranne in questo. Se abbiamo tagliato i costi? No, abbiamo un budget, è sempre lo stesso e non è diminuito. Tra le pieghe dei numeri di ogni società, ognuno li sposta come crede. Ci sono altri club che spendono come il Bari. Noi però dobbiamo vincere per forza. Cosa succede se si resta in C? Non mi appartiene, non è il mio compito, io sono un dipendente e non sono il diretto interessato. A me interessa battere la Cavese. Ci saranno tempi e modi giusti per rispondere a questo nel tempo. Dare risposte significherebbe dire di aver già perso e noi pensiamo solo alla prossima partita e a dare il meglio”. Possibile anche ci possa essere un cambio di modulo anche dal primo minuto: “Cianci e Antenucci insieme? Io penso che questa squadra possa giocare in tante maniere. Ci sono tante armi a disposizione. E’ stata rispettata la linea guida: ho dovuto fare salti mortali per esempio nell’operazione Cianci, mi sono dovuto inventare cose, ma l’obiettivo è stato raggiunto, prendere un calciatore forte nel reparto avanzato. Sarzi Puttini non lo conoscete, lo avete visto nei minuti di follia a Teramo. Il Napoli nel nostro mercato? Devo smentire tutte le fake news? Ho letto che Frattali si era infortunato giocando a padel e che D’Orazio si era picchiato. Ho dovuto smentire che Antenucci andasse alla Spal. I calciatori via Napoli sono un’opportunità su calciatori forti. I rigori? Li sbaglia anche Ibra. Ne ho viste tante, si può lavorare affinché non riaccadano. Auteri? Quello che posso dire è che ho un rapporto molto schietto e diretto con lui: a volte a tinte forti, a volte meno. E’ un confronto quotidiano su qualsiasi aspetto. Simeri? Ci sono calciatori che riescono a fare e altri che non riescono a fare. Chiuderei questa roba qui, è gossip. Boh, non lo so, non capisco. Sono bravi di loro ma non ce n’è uno che è andato via che l’ho sistemato male”. La probabile formazione 4-2-3-1: Frattali; Ciofani; Sabbione, Di Cesare (cap.), Celiento, Maita, Lollo, Rolando, Marras, D’Ursi, Antenucci (Ph.Tess Lapedota).

Marco Iusco

 

 

 


Pubblicato il 3 Febbraio 2021

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