Cronaca

San Girolamo: nulla è cambiato

 
Al largo del lungomare IX maggio (il tratto di costa all’altezza di San Girolamo) l’orizzonte si dispiega libero. Il panorama, tuttavia, perde di romanticismo quando durante le giornate di maestrale l’acqua del mare, non incontrando alcuna barriera, inonda completamente la banchina e la strada adiacente, arrecando numerosi danni. Di una fermata dell’autobus a ridosso della spiaggia, ad esempio, è rimasta solo la panchina e l’intelaiatura metallica in gran parte arrugginita. “I frangiflutti – denunciano con rabbia i residenti – sono stati posizionati a Torre Quetta, una zona dove non abita nessuno, e non qui”. La sensazione diffusa, abbracciata dai consiglieri di centro-destra accorsi in pompa magna, è che nella gestione politica del Comune di Bari ci siano figli e figliocci e che i progetti per la riqualificazione urbana dell’ottava circoscrizione (Libertà Marconi San Girolamo Fesca) siano stati dimenticati in un cassetto. “Solo grazie ai volontari di alcune associazioni e agli scouts Agesci è stata ripulita la spiaggia da alghe e rifiuti” ha spiegato un pescatore. D’altra parte, i problemi del quartiere di San Girolamo, come hanno raccontato confusamente tra grida e indignazione i residenti, non sono solo di natura ecologica. Particolarmente preoccupante è lo stato delle fognature che, nei giorni di pioggia, a causa dell’innalzamento del livello delle acque sotterranee, straripano, riversando sulle strade intollerabili sporcizie. Occorrerebbero anche intereventi di manutenzione dell’edilizia popolare, dell’illuminazione stradale e soprattutto una disinfestazione, dal momento che i topi sembrano essere ormai ospiti fissi. A fronte di un tale disagio l’amministrazione di Michele Emiliano continua a tergiversare, a promettere immediate sanatorie e a rimandare di mese in mese e di anno in anno l’attuazione. Dal canto loro i consiglieri d’opposizione, punzecchiando ad arte i nervi scoperti della gestione comunale con striscioni sostenuti da Casa Pound, riempiono massicciamente i vuoti lasciati dalla politica di centro-sinistra presentandosi tutti all’appello: dal presidente dell’ottava circoscrizione Leonardo Tartarino ai consiglieri comunali coordinati da Domenico Cea, fino ad arrivare ad assessori provinciali e regionali e al parlamentare Simeone Di Cagno Abbrescia, ex sindaco del capoluogo pugliese. “Emiliano dichiarava di essere pronto a riqualificare l’area già dal 2007. Ad oggi ancora nulla è cambiato”  ha annunciato Massimo Cassano, esponente del  Popolo della Libertà. L’assessore all’Assetto del Territorio Angela Barbanente, infatti, lo scorso 11 febbraio aveva presentato il ‘Programma di rigenerazione urbana del quartiere San Girolamo di Bari’, con l’ambizione di farne addirittura un progetto pilota per tutte le zone degradate della Puglia. L’inizio dei lavori era stato previsto per lo scorso aprile ma, con una recente rettifica, è stato rimandato al 2012. “E’ una cosa inaccettabile – ha aggiunto Leonardo Tarantino – perché quel programma è stato già votato e approvato anche dal centro-destra”. Sullo sfondo dei discorsi politici, di tanto in tanto, qualcuno tra la folla borbottava frasi di profonda sfiducia nei confronti di qualunque schieramento: in tanti anni di fisiologica alternanza tra centro-destra e centro-sinistra nessuno ha mai preso in mano la situazione lasciando il via libera al degrado. Quasi tutti gli abitanti di San Girolamo hanno la percezione che negli anni si sia fatta mera propaganda. Quel che più irrita dell’amministrazione Emiliano, tuttavia, è la perseverata illusione che le cose fossero sul punto di cambiare. Reiteranti promesse hanno profondamente esasperato i cittadini tanto che questi, addirittura, preferiscono ritenersi autosufficienti rispetto al comune. “Visto che non vengono fatti gli interventi di sanatoria – ha affermato Francesco Laraspata, un giovane e attivo consigliere del Gruppo Misto con molta credibilità agli occhi di tutti i residenti – propongo la costituzione di una cooperativa sociale, capace di svolgere i lavori necessari per migliorare la qualità della vita a San Girolamo e, allo stesso tempo, di creare occupazione tra i giovani del quartiere”. D’altra parte non c’è da stupirsi se s’intende provvedere a se stessi in maniera autonoma. E da almeno un anno che ragazzi e adulti di San Girolamo si danno da fare in prima persona (e a titolo volontario) per risistemare al meglio la zona intonacando e imbiancando i muri delle strade e dalla parrocchia, curando quel po’ di verde che c’è, e sensibilizzando gli altri cittadini a collaborare. Un moto di solidarietà spontaneo, apartitico, noto come ‘I love San Girolamo Fesca’ che, come spesso accadde laddove la politica è sorda o inefficiente, cerca una via alternativa di riscatto sociale. Nei pressi del mercato coperto un ironico manifesto la dice tutta: ‘I love San Girolamo Fesca: Emiliano se ci sei sbatti un polpo’.
 
Lucia De Crescenzio
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 18 Giugno 2011

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