San Pasquale: prima i palazzi privati, il mercato coperto può aspettare
Sono ormai quasi sette anni che l’accordo di programma tra l’impresa romana e Comune di Bari per costruire il mercato coperto al rione San Pasquale è stato sottoscritto, ma della nuova struttura non si vede nemmeno l’ombra. Invece, se la prima, grande ‘tranche’ dei palazzoni al termine di via Amendola, nella stessa area del mercato fantasma, è stata terminata da tempo ed ora sta per terminare anche la costruzione dell’ultima tranche, con l’edilizia residenziale e privata che va avanti a braccetto allegramente in barba al mercato di cui prima, fermo praticamente allo scavo iniziale da oltre tre anni: un cratere all’interno dell’ex fabbrica Peroni in via Amendola, dove appunto non si se e quando verrà eretto questo fantomatico nuovo mercato. Anzi, la ‘tombatura’ di quel cratere con un enorme telone azzurro (come si vede chiaramente nella foto a margine di questo articolo) ricoperto di massi per far capire che del mercato coperto di san Pasquale almeno per adesso non se ne parla. Eppure l’impresa “Edicos SpA”, cui toccherà realizzarlo non si quando proprio in base a quell’accordo approvato alla fine del 2009 in aula Comunale, anche se ha altro da pensare, assicura che il mercato coperto si farà. Pure se – come detto – stanno terminando l’altra palazzina che si affacciano alla fine di via Amendola, mentre dal Comune assicurano che per far partire le ruspe bisogna aspettare solo gli ultimi permessi del Genio Civile. C’è da crederci, dopo tanti anni di promesse a vanvera di tecnici e progettisti sul mercato che accoglierà gli ambulanti ancora in via Nizza. Lavori bloccati dopo l’approvazione degli atti preliminari, quando furono gli ispettori delle Ferrovie Sud Est – mai interpellati e chiamati al tavolo delle conferenze di servizio dai progettisti comunali – a presentarsi alle porte del cantiere di Via Amendola facendo notare che a pochi metri dallo scavo per il mercato coperto passavano i fasci di binari del nodo ferroviario. Una dimenticanza grave dei tecnici comunali che sono stati costretti a chiedere una deroga alla Regione Puglia per riprendere i lavori. Ma una volta arrivata la tanto sospirata deroga, ora pare che manchi l’ultimo provvedimento al Comune e cioè l’approvazione del progetto esecutivo. <
Francesco De Martino
Pubblicato il 6 Ottobre 2016