Cronaca

“Si usa il pretesto di un’emergenza sanitaria per imporre un sistema autoritario”

“Si usa il pretesto di un’emergenza sanitaria, abusandone, per imporre un sistema autoritario”: lo dichiara in questa intervista al Quotidiano il professor Aldo Loiodice, docente di diritto Costituzionale alla facoltà Aldo Moro, sul tema stato di emergenza.

Professor Loiodice, corretto prolungare l’emergenza al 31 Gennaio?

“Dal punto di vista del diritto, l’ emergenza è una situazione che scatta e si dichiara con decreto legge poi convertito in legge in base ai presupposti che vengono accertati, in contraddittorio, da ISS, OMS, e virologi. Aggiungo che al momento il Paese è considerato a basso rischio contagio rispetto ad altri e allora trovo questa decisione sconcertante e forse contraddittoria. Andando avanti a stati di emergenza rischiamo di diventare una nazione a democrazia sospesa. Un governo diligente e desideroso di lavorare, al posto di dichiarare lo stato di emergenza su tutto il territorio, lo fa per singole zone. Ma questo comporta fatica e competenza”.

Problema mascherina. Lo Stato può obbligare il cittadino all’uso?

“La questione è controversa e dubbiosa. Occorre contemperare l’art. 32 della Costituzione, in base al quale nessuno può essere sottoposto a trattamento sanitario senza la sua volontà, salvo ovviamente intervento del giudice, ed un generale diritto alla salute. In caso di multa, che è atto amministrativo e non sanzione penale, per anomala applicazione, è possibile rivolgersi e fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace. Deve prevalere la regola del buon senso”.

Da telespettatore e giurista che cosa le pare dell’informazione in tv sul Covid?

“In tv c’è una tendenza a impaurire e terrorizzare la gente, specie in quella pubblica, la Rai, ed è segno che il governo ha spinto in questa direzione. Abbiamo avuto nel tempo altre epidemie, forse maggiormente dannose, ma non si è vista una roba simile. Il Covid è una cosa seria, ma lo stiamo ingigantendo. Ho la sensazione che col pretesto dell’emergenza sanitaria si voglia imporre un sistema autoritario. Basta vedere le continue presenze senza contraddittorio del premier in tv”.

Assembramenti…

“Anche qui si gioca sull’ equivoco, forse per non per non far svolgere manifestazioni di libero pensiero. Una cosa è l’assembramento, fatto occasionale e non regolato, altra è la manifestazione che viene disciplinata e organizzata preventivamente con le dovute precauzioni”.

Processo a Salvini…

“A mio avviso il reato non sussiste perchè è compito del Ministro dell’Interno vigilare sui confini del Paese e i migranti non erano bloccati, potevano muoversi liberamente. In ogni caso il Governo è organo collegiale e ne risponde nella totalità. Il Presidente aveva facoltà e dovere, se in disaccordo, di bloccare una decisione del Ministro dell’Interno”.

Ed ecco il parere medico, del celebre e noto virologo professor Giulio Tarro se esistono i presupposti medici per prolungare lo stato di emergenza: “Non ve ne sono e del resto il Paese è considerato dalle autorità del settore a basso rischio contagi. Penso che sia una manovra, che si trascina da luglio, per imporre questa situazione”.

Tamponi?

“A mio avviso sono superati e comunque non ci dicono sempre la verità, sono spesso ingannevoli, perchè fotografano la situazione al momento, ma se la malattia è in incubazione non parlano. Per altro verso possono fornire la cosiddetta categoria dei falsi positivi e allora è bene fare assieme al tampone, per scrupolo, l’esame sierologico”.

Quale il mezzo di trasporto maggiormente a rischio?

“Il bus. Su treno e aereo usare la mascherina e mantenere per quanto possibile le distanze. Viaggiare è permesso con le dovute precauzioni, godiamoci con misura e cautela la vita, evitiamo di ammalarci di testa”.

Ilaria Capua in tv ha messo sotto accusa i pranzi della domenica in famiglia?

Ma la state a sentire? Viene dal mondo dei veterinari, con tutto il rispetto verso i veterinari. Non mette piede in un laboratorio dal 2012″.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 7 Ottobre 2020

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