Sean Sogliano, l’uomo del rinnovamento in casa Bari designato dal patron Giancaspro subito dopo il suo avvento, è partito a razzo scegliendo un tecnico affamato e portando subito nel capoluogo gente di esperienza e qualità nel brevissimo tempo senza esitazione. Poche parole, e molta concretezza è quanto sta dimostrando ad oggi l’ex direttore sportivo dell’Hellas Verona che proprio ieri ha tracciato un primo bilancio al San Nicola, senza nascondersi: “Il grosso del lavoro è già stato fatto ma vi assicuro che arriveranno altri giocatori, almeno tre”. Un portiere, un altro difensore e la quarta punta che andrà a completare il rooster d’attacco composto da De Luca, Maniero e Monachello.
“Ci aspetta un mese intenso di lavoro su tutti i fronti. Gli ultimi arrivati – ha affermato Sogliano, per nulla incalzato dalle domande dei giornalisti – sono due ottimi elementi per la categoria: Martinho ha ottima qualità e Monachello ha tanta fame di gol. Io non sono uno che prega i giocatori, e loro non se lo sono fatto ripetere due volte”. Tuttavia, il mercato è tutt’altro che finito anche perché in uscita, c’è gente come Gentsoglou, Rada, Defendi, Valiani e forse anche Romizi che dovrebbero partire perché non rientrano nei piani del tecnico: “Al momento non ci sono novità, e sappiamo che la priorità è fare qualche altro innesto a centrocampo. Gentsoglou è un ragazzo di grande qualità ma il mister ha bisogno di altre caratteristiche. Stiamo cercando poi un terzo portiere di esperienza da affiancare a Micai che l’anno scorso ha fatto un’ottima stagione, ed in attacco serve un altro attaccante, ma stiamo valutando attentamente”. Infine sui giovani della Primavera aggregati alla prima squadra e che probabilmente potranno giocarsi le loro chance ha concluso: “In ritiro si sono ben comportati i giovani, hanno dimostrato voglia di crescere ed era giusto dargli la loro chance. Mi piacerebbe creare una sinergia con la Primavera in modo tale da dare più possibilità ai ragazzi del nostro settore giovanile. Castrovilli ha dimostrato cose notevole, ma anche Scalera e Turi non sono da meno. Insomma, credo ne vedremo più di uno se questa è la stoffa”.
M.I.
Pubblicato il 3 Agosto 2016
