Cronaca

Strage di pini secolari nel Policlinico. E nessuno dà spiegazioni

“”Policlinico di Bari: strage di alberi storici di pini. Ci sono le autorizzazioni?””, si chiede senza tanti giri di parole l’ex consigliere comunale barese Gino Cipriani. Il quale, con uno stringatissimo comunicato stampa, ha informato gli organi di informazione locale che all’interno del Consorziale Policlinico di Bari si stanno abbattendo, appunto, con tanto di motosega, numerosi pini storici situati lungo i vialoni del nosocomio. E lui, in qualità di segretario politico del Gruppo Indipendente Libertà, nel denunciare lo scempio, ha deciso di non stare a guardare. E perciò, oltre a informare giornali e mass/media, ha invitato tutti gli enti preposti alla tutela del verde ad accertare se –in effetti- siano state rilasciate tutte le autorizzazioni per tagliare i pini storici. Dunque, dove sono stati abbattuti i primi pini secolari –come testimoniano le foto scattate da Cipriani in persona- ora c’è un lungo e triste solco vacante. Come se la storia di questa Città non passasse anche attraverso il suo patrimonio ambientale, calpestato senza pensarci due volte come è già accaduto spesso in passato a Bari. All’interno dell’Istituto tecnico Commerciale ‘Panetti’, infatti, tra via Re David e via Celso Ulpiani, furono abbattuti in pochissimi giorni altri alberi ad alto fusto, senza parlare di un altro paio di querce secolari lungo il selciato esterno, con questo giornale da solo a denunciare lo spettacolo agghiacciante. Lo stesso fu fatto lungo via Duca degli Abruzzi, verso la parrocchia Sant’Antonio, alcuni anni or sono prima dell’inaugurazione del centro di accoglienza della Caritas. Ma, tornando al Policlinico Consorziale, per il momento dalla palazzina amministrativa di piazza Giulio Cesare nessuno risponde a Cipriani o ha dato spiegazioni, magari facendo sapere se quegli alberi fossero per caso pericolanti. Magari in seguito al taglio delle radici effettuate per i lavori delle condutture del gas. A questo punto, però, è necessarioandare fino in fondo per sapere se si può iniziare una così vasta operazione di “messa in sicurezza delle alberature” come accaduto altre volte nei viali del Consorziale, senza informare –per esempio- la locale Soprintendenza, anche allo scopo di garantire la sicurezza dei cittadini. Ma, come detto, nessuno ha fatto sapere niente ed è facile prevedere che nessuna delle tante ex associazioni ambientaliste presenti a Bari – almeno fino a qualche anno fa – faccia sentire la sua voce sul tema protezione ambientale, anche solo un parola. Macchè, anche un sospiro flebile….

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 13 Gennaio 2016

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