Cronaca

Tarro: “Ecco come affrontammo il colera nel 1973”

 

In un interessante servizio per il Quotidiano, il collega Giuseppe Palella ha parlato della figura dell’Ufficiale Sanitario prof. Ermanno Pirè ai tempi del colera barese e napoletano del 1973. E naturalmente delle vaccinazioni a tappeto eseguite. Ma c’è un altro protagonista meritevole di attenzione e altrettanto importante in quel drammatico momento ed è il virologo professor Giulio Tarro, che allora era al reparto virologia del Cotugno di Napoli, eccellenza sanitaria. Lo abbiamo intervistato.

Professor Tarro, come andò con il colera nel 1973?

“In realtà il vaccino contro il colera era stato trovato sin dall’ 800 senza grandi esiti. Quando poi scoppiò l’emergenza a Napoli ed anche a Bari, il problema si pose in tutta la sua drammaticità”.

Che cosa accadde?

“Il Cotugno di Napoli era ed è un grande ospedale per le malattie infettive e virali in particolare. Venne creato un gruppo di lavoro del quale facevo parte. In quell’ospedale isolammo il vibrione del colera”.

Vi aiutarono gli americani almeno a Napoli, per le vaccinazioni.

“Sì i militari americani, visto che c’era la base, ci aiutarono con le vaccinazioni, ma vi dico dove e come isolammo il vibrione”.

Dove?

“In una partita di cozze tunisine. In quel periodo era proibito venderle, riuscimmo quasi miracolosamente a capire l’origine. Pensi che a Napoli sono ghiotti di cozze, come a Bari. Nel tempo del colera vennero sostituite dai petali di garofano indorati e fritti”.

Vaccino storia vecchia e sempre nuova. Per quanto tempo ci dovremo vaccinare contro il Covid?

“Penso ogni nove mesi, come accade contro l’influenza. Ecco perché senza negare l’importanza del vaccino nella qualità di vita, è meglio insistere sulle cure. Non è casuale che le stesse case farmaceutiche che hanno sfornato i vaccini, adesso insistono per le terapie. E qui, anche per la necessità dei richiami, viene il sospetto di qualche interesse finanziario”.

Variante indiana, pericolosa davvero?

“Ha delle sequenze che effettivamente possono cambiare. Davanti a questi accadimenti i vaccini sono utili, ma la loro effettività dipende dalla consistenza delle varianti”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 6 Maggio 2021

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