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Un Bari alla ricerca della via smarrita e del riscatto di Puscas e Nasti

Assenze pesanti quelle degli squalificati capitan Di Cesare e Sibilli

Il Bari è chiamato contro il Como a raccogliere punti, oltre che ad effettuare una buona prestazione. Il bottino pieno manca ormai da sette partite, ovvero dalla seconda gara che ha visto in panchina l’espertissimo Mister Beppe Iachini, contro la Feralpisalò. Allo stato attuale, il rendimento peggiore lo ha prodotto solamente il Lecco, fanalino di coda, che non vince da 13 turni.

La squadra biancorossa si trova in fase delicatissima del campionato, probabilmente non costruita con l’idea di lottare per non retrocedere, bensì per guardare in alto, così come affermavano i programmi societari ad inizio stagione. La delusione della mancata promozione in A a pochi minuti dalla fine contro il Cagliari nella scorsa stagione, la costruzione di una rosa quasi ex novo e i gravissimi infortuni subiti dai giocatori che hanno rappresentato delle certezze negli anni passati, vedi Maiello, e quelli dei calciatori su cui si stava forgiando il nuovo Bari, come Menez, Diaw e Koutsoupias, hanno sicuramente influito sulle prestazioni del girone di andata. Nel ritorno, però le cose non sono andate meglio. Il mercato di riparazione sembra non essere stato incisivo: Guiebre è stato scarsamente utilizzato in alternativa a Ricci anche in caso di necessità, Lulic appare in via di definizione di ruolo a livello tattico,  Puscas ha messo a segno due reti, ma deve ancora ritrovare la giusta condizione psico-fisica, tanto che col Modena è stato sostituito a fine primo tempo e con la Cremonese è rimasto in panchina. Gli infortuni hanno continuato ad infierire sull’organico e sulle possibilità di scelta di Mister Iachini in panchina; si pensi a Kallon che dovrebbe aver terminato la stagione. A caccia di soluzioni, Mister Iachini dovrà puntare ancora su forze fresche e motivate, come quelle di alcuni giovani della primavera che sta, man mano, integrando in prima squadra, in particolare Davide Colangiuli, prodotto della Pro Calcio, che ha esordito contro il Modena, mostrando abilità e grande voglia di lottare, qualità da sfruttare al massimo grado contro il Como, soprattutto per via dell’assenza degli squalificati Capitan Di Cesare e del capocannoniere biancorosso, Beppe Sibilli.

A COMO CONTRO LA SECONDA DELLA CLASSE – Sabato il Bari incontrerà in trasferta il Como di Roberts, subentrato a Moreno Longo. Il loro ruolino di marcia è più che positivo, avendo collezionato quattro vittorie nelle ultime cinque gare e trovandosi, in chiave classifica, a sole cinque lunghezze dal Parma, che si trova attualmente in leggera flessione. I comaschi, tra le mura amiche, appaiono abbastanza sicuri di sé, avendo collezionato dieci vittorie, quattro pari e due sconfitte, con una media di 1,6 gol a partita in sedici partite disputate.

Si presenta come una gara a dir poco ostica, ma i biancorossi devono assolutamente riuscire ad invertire il trend negativo in cui sono finiti. La graduatoria della serie B evidenzia un Bari al sestultimo posto, a pari merito con Cosenza e Spezia, poiché al momento la lega non tiene conto degli scontri diretti, non essendo stati tutti disputati (Cosenza-Bari si giocherà il 27 Aprile), bensì della differenza reti.

I tifosi biancorossi, in tutto l’arco della stagione, non hanno mai fatto mancare il loro supporto in casa ed in trasferta, con presenze importantissime, ma ovvio che la delusione aleggi nell’aria di Bari. Lo scontro tra le aspettative dei tifosi, di una stagione che potesse ripercorrere le stesse orme di quella passata, con la realtà di una ricostruzione di una rosa buona sulla carta, ma che non è riuscita a creare la giusta alchimia ed amalgama, hanno gettato nello sconforto e nella rassegnazione molti baresi. Ma, ora più che mani, è necessario stringersi intorno alla squadra per centrare l’obiettivo di un’intera città, tralasciando anche le più che complesse questioni societarie.

La squadra dovrà cercare di isolarsi mentalmente, non pensare al passato ed incanalare tutte le energie psichiche e fisiche sul rettangolo di gioco, partita per partita, al fine di raggiungere l’obiettivo importantissimo del mantenimento della categoria, evitando gli scontri playout, che potrebbero essere deleteri dal punto di vista motivazionale. Fondamentali saranno la freschezza dei giovani, quali Colangiuli, ma anche l’esperienza di Puscas, su cui la società ha puntato molto in qualità di bomber, ma che al momento non è riuscito ad esprimere il suo potenziale. Il Bari resta in attesa dei suoi attaccanti, Nasti compreso, che tornerà da due turni di squalifica, ma dovrà prestare molta attenzione a non rimediare ulteriori gialli, poiché potrebbe così saltare nuovamente la prossima gara in casa con il Pisa.

DUBBIO MATINO-ZUZEK PER LA PROSSIMA –Al dubbio su quale sarà l’assetto tattico dell’attacco, vista l’assenza di Sibili, autore di dieci reti stagionali, per questa gara si aggiunge il dubbio in difesa, vista la squalifica di capitan Di Cesare. Da lunedì è rientrato in gruppo Emanuele Matino, ma le sue condizioni saranno sicuramente da valutare, dall’area medica a quella tattica, per definire se potrà subito ripartire dal primo minuto e per l’intera gara. Zuzek, intanto, attende silenzioso l’opportunità di poter dare il suo contributo. (Ph.Tess Lapedota).

T.L.

 


Pubblicato il 10 Aprile 2024

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