Cronaca

Un laboratorio per l’Europa: “Voglia di normalità e bellezza: a Bari si può”

Sarà un’estate importante quella in arrivo col 2019, visto che a Bari si rinnovano giunta e consiglio municipali, ma la nostra città si prepara ad andare a elezioni sulla scia degli stereotipi di sempre. Ne è arciconvinto l’architetto Eugenio Lombardi, per il quale da decenni Bari è governata da una ristretta casta di tecnici, politici, imprenditori e docenti, talmente ristretta da ereditare il potere acquisito e destinare le proprie azioni ad esclusivo interesse dei componenti della casta stessa. “Come conseguenza, una intera città ha smesso di sognare una situazione diversa dall’attuale: qualità dei servizi alla comunità estremamente bassa, concentrazione di commercio, eventi e accadimenti nella sola area centrale, proseguimento del consumo del territorio a favore della cementificazione e della impermeabilizzazione dei suoli, assenza di un reale rapporto con le comunità locali, cancellata l’autonomia dei Municipi come entità decentrate di gestione tecnico-amministrativa, annientamento della Storia del Territorio considerata di disturbo alle mire speculative”, incalza Lombardi. Per lui l’assenza di coscienza civica e di rispetto per la comunità (sempre più illusoria, come scriveva decenni fa Giandomenico Amendola) impedisce ai responsabili di questa scena priva di prospettive di comprendere che gli esacerbati individualismi ci stanno portando alla catastrofe. Eppure, basterebbe poco per aggiornarsi sulle visioni che l’Europa, qui provincialmente richiamata ad ogni passo per giustificare le scelte prodotte, sta promuovendo: “una fortissima azione sul trasporto pubblico, ormai in molte capitali destinato a breve ad essere l’unica modalità possibile di mobilità urbana, allora sì associabile a quella ecologica alternativa!”, dice l’arch. Lombardi. Un fortissimo investimento sul verde, quale risorsa ecologica e psicologica non più relegata ai parchi periferici (quando e se ci sono), ma tornata ad invadere le aree centrali. Un fortissimo investimento sulla qualità del paesaggio urbano, dove l’edilizia torna ad essere architettura e a rispondere a criteri di qualità tecnica, semantica e di contesto. Un fortissimo investimento sulle identità storico-paesaggistiche, che allontanano i luoghi dalla massacrante omologazione degli ultimi decenni e li riportano a competere sulle specificità e le diversità. Un fortissimo investimento sulle periferie, i 4/5 dell’intera Bari, dove migliaia di cittadini provano a vivere con l’anima, ma vorrebbero vivere anche con il corpo. Un fortissimo investimento sul tessuto periurbano, spiega ancora il bravo Eugenio Lombardi, le campagne da decenni in abbandono e accresciuto degrado che se riportate a livello di dignità e qualità ridarebbero sfogo alla produzione agroalimentare, al tempo libero liberato, alla conoscenza di territori ricchi di presenze storiche ma diventati percorsi di guerra per l’invasione dei rifiuti. E, ovviamente, un fortissimo investimento sulle strategie per la soluzione dei rifiuti, da assorbire in gran parte a monte. Un fortissimo investimento sulla Educazione Civica e sulla Cultura della Legalità, fin dalla scuola elementare, dove i bambini hanno bisogno di avere a disposizione modelli di confronto con quelli familiari e devono poter imparare ad amare e rispettare i propri simili ed il territorio. Un fortissimo investimento sulla Cultura e sulle Arti, come azione di conoscenza e presa di coscienza e capacità di interpretare i luoghi ed elaborare proiezioni verso un futuro possibile e di gran lunga migliore del presente. Ma anche un fortissimo investimento sul rapporto con i Comuni della Città Metropolitana, rimarca ancora Lombardi, oggi destinatari di piccole risorse sbandierate come epocali, ma che facendo sistema produrrebbero un colossale slancio in termini di infrastrutture trasportistiche, sportive, culturali, economiche. Un grande distretto della Bellezza: ecco come immagino Bari Metropolitana in linea con tante altre belle città europee. E perchè questo sia, non c’è bisogno di lasciarsi trasportare dai sogni. sulle cui ali mi lascio spesso andare. Perchè quella che immagino è una città funzionante, in una voglia di normalità che tanti avvertono prima di farsi, tuttavia, prendere da scelte che poco o nulla hanno a che vedere con il bene della Comunità. Se ne discuterà dopodomani venerdì 16 novembre – alle 17,30 – al Villaggio del Fanciullo, piazza Giulio Cesare, Bari, all’incontro “Un Laboratorio Metropolitano per essere in Europa” organizzato dal Laboratorio Urbano e dal Comitato Municipi, dove l’arch. Eugenio Lombardi cercherà di essere presente, nonostante la precarietà della salute.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 14 Novembre 2018

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