Cronaca

“Un partito che non si riconosce nella Meloni o in Salvini”

Domenica prossima il giornalista Filippo Rossi, fondatore de La Buona Destra, editorialista di HuffPost, intellettuale di spessore, sarà a Bari per incontrare i simpatizzanti del nuovo movimento politico. Il Quotidiano lo ha intervistato.

Rossi, perché a Bari?

“Vado dove c’è da illustrare e spiegare le ragioni e le caratteristiche di questo movimento politico e lo faccio volentieri. Sono a disposizione di chi mi chiama. Bari è del resto una città ricca di cultura anche politica”.

Che cosa è La buona Destra?

“Un partito che come dice la dizione stessa si incardina nell’ area politica di destra, ma in modo differente da quella attuale. Non ci riconosciamo, per dirla tutta, nella Meloni o in Salvini. Il nostro modo di essere destra passa da un convinto europeismo, dalla vicinanza ai valori liberali, dal no ad ogni sovranismo. Insomma, ci riteniamo molto diversi dall’ attuale destra italiana”.

Però vi definite partito di destra…

“Lo siamo, ma come ti dicevo, di una destra moderna ed europea. Se ci fate caso da dieci anni in Italia la destra in Italia non governa, eppure il nostro è un Paese moderato. Non è al governo perché certi atteggiamenti estremi della destra attuale spaventano l’ elettorato moderato. Noi guardiamo ai moderati italiani”.

Come la mettiamo con l’elettorato cattolico?

“Siamo rispettosi dei principi cristiani del Paese. Il cristianesimo in Italia è la religione predominante e i valori cattolici sono quelli maggiormente diffusi. La religione è non solo un fatto spirituale, ma culturale e noi siamo rispettosi, sia pur nell’ambito di una sana laicità che ci porta a separare le due sfere, quella religiosa e appunto quella dello Stato”.

Draghi: che ne pensate?

“Innegabilmente è una persona valida, sa il fatto suo. Da un lato rappresenta la salvezza del Paese con la sua autorevolezza sulla scena europea. Ma per altro verso è la dimostrazione plastica della sconfitta della politica”.

Cioè?

“Draghi, considerato quasi intoccabile, è la prova lampante che la politica, tutta, ha fallito e non conta quasi più. Ecco la ragione di una nuova Buona Destra”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 18 Novembre 2021

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