Cronaca

Cassa Prestanza: la protesta infuria ma il Comune non c’è

Ieri erano circa 3/400 i dipendenti comunali arrabbiatissimi per la ormai arcinota “fregatura” Cassa Prestanza, ma a raccogliere le loro rimostranze in piazza Prefettura c’era un grande, immenso assente. Mancavano cioè politici e amministratori locali, vale a dire quelli sempre presenti in Senato e in Parlamento, oppure alle affollate riunioni ANCI, mai quando c’è da capire come sono spariti i milioni di euro dalle tasche di cittadini/impiegati pubblici al servizio della cittadinanza barese.I manifestanti si ritrovano senza il tesoretto realizzato negli anni nella cassa prestanza, un salvadanaio in cui ogni mese versavano una quota trattenuta sullo stipendio. messa in liquidazione nel 2016 dopo lo stop ai versamenti dichiarati illegittimi dalla corte dei conti. in piazza Libertà, tra Prefettura e Comune si sono ritrovati in centinaia con tutte le sigle sindacali per invocare ancora una volta un diritto, e cioè riavere i propri soldi.Un’assenza assolutamente ingiustificabile quella di Antonio Decaro, dei parlamentari, dei consiglieri e assessori comunali che hanno vergognosamente voltato le spalle a chi ieri mostrava cartelli e urlava per ricevere giustizia, in una parola per, scovare chi ha trafugato o mal gestito il capitale di Cassa Prestanza. Un capitale, diciamolo a gran voce di natura pubblicistica e non privata come hanno sostenuto gli esperti nominati dal Comune di Bari per nascondere la testa sotto la sabbia. Ma anche gli esperti, talvolta, possono sbagliare… la protesta per qualche minuto ha invaso il corso bloccando il traffico. dalla piazza e’ partita una raccolta firme e l’appello al presidente della Repubblica (fdm)


Pubblicato il 18 Novembre 2021

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