Cultura e Spettacoli

Un sorriso contro la polvere dei libri

Mai negare diritti agli assetati di giustizia. Potrebbe essere questo il motto di una delle più ‘combattive’ SMS d’Italia : la ‘Lombardi’, al quartiere San Paolo. Lo scorso inverno alcune classi di questo Istituto avevano preso parte ad un PON ministeriale che progettava la diffusione della cultura della legalità nella scuola. Il percorso della II C, affidato alle professoresse Patrizia Sollecito ed Anna Santoliquido, ha avuto come tappe l’incontro con figure diverse del mondo della cultura, dell’informazione, dell’impegno civile e dell’artigianato. Visite guidate, laboratori vari (tra cui uno – fertilissimo – di educazione alla scrittura creativa) hanno completato il quadro di un’esperienza giudicata assai felice dagli stessi beneficiari e protagonisti, i ragazzi. Di tanto successo non poteva non restare traccia. Ed essa ha preso le forme di una agile pubblicazione edita da Rega. “I diritti negati”, questo il titolo del piccolo libro, è stato presentato sabato scorso a Bari nella sede di ‘Donne e Poesia’, non però nei  termini a cui siamo abituati. Per meglio dire, figure come coordinatore, conduttore,  relatori e interpreti erano presenti sì, ma con la freschezza e l’umiltà di tredicenni. Proprio così, hanno fatto tutto loro, i ragazzi della II C. Un pomeriggio da incorniciare, una manifestazione all’insegna del ludico, affatto leziosa. La ‘Conferenza dei Ragazzi’, battezziamola così, ha indicato una strada proprio al frusto modello a cui voleva ispirarsi, ovvero i convegni, i simposi, i congressi dei ‘grandi’, queste parate di prosopopea che si somigliano tutte tra frasi fatte, luoghi comuni e ritualità. Per quale motivo giovani e giovanissimi latitano là dove davanti ad una platea si parano tavoli affollati di targhette identificative, microfoni e bottiglie d’acqua minerale? Per il semplice fatto che dietro la messa in scena di convenevoli e sorrisi di circostanza, dietro l’efficienza di hostess avvenenti, dietro la meticolosità di ‘scalette’ che pianificano interventi, pause e stacchi musicali, non esiste un’emozione autentica. Prima di guastarsi entrando nell’età adulta, i ragazzi percepiscono quest’assenza e sbadigliano al solo sentir parlare di seminari e giornate di studi. Hanno ragione di farlo (Il lettore sa indicarci qualche happening culturale che abbia avuto luogo all’insegna del brio, del colore e dell’informale?). Ciò che è avvenuto sabato scorso a ‘Donne e Poesia’ induce a riflettere sulla cifra fastidiosamente cattedratica della nostra cultura. Ne patisce la qualità della conoscenza, decaduta ad espressione di quell’idea affatto edificante e mai estirpata che vuol scavare un abisso tra Sapere e fruitori.  I grandi eventi, gli appuntamenti ‘da non mancare’ confermano questo limite, a cominciare dal recente Salone Internazionale Del Libro di Torino.
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Pubblicato il 31 Maggio 2011

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