Cronaca

Una vera ‘bomba ecologica’, quei bagni pubblici

Bagni chimici o bagnotti pubblici -la sostanza non muta…- abbandonati a mo’ di ruderi a spese dei cittadini baresi a pochi metri da ospedali, giardini pubblici e luoghi di passaggio in quella che ancora qualche amministratore si ostina a chiamare “Città Turistica”. Quell’obbrobrio che si vede in foto, un vero ‘mix’ di sporcizia, sperpero di denaro pubblico e cattiva gestione del decoro urbano, si trova al quartiere ‘Poggiofranco’, precisamente in Via Santi Cirillo e Metodio. E c’è chi l’ha descritta come ‘una bomba ecologica in un parco cittadino’. Luigi Cipriani, segretario del Movimento “Riprendiamoci il Futuro”, ha infatti denunciato con tanto di comunicato/stampa la presenza, proprio in Via Santi Cirillo e Metodio della bomba ecologica in un quartiere/zona “in” della città di Bari. E il bello -anzi, il brutto…- è che siamo pure all’interno di un parco frequentato da centinaia di persone soprattutto donne, bambini e anziani. Come si evince in maniera inequivocabile all’interno del parco esiste da molto tempo una vera discarica che potrebbe attentare alla pubblica salute. E come mai nessuno si è mai degnato di segnalare e intervenire, si chiede ancora l’ex consigliere comunale? Bene, quello rimasto nell’obiettivo delle foto si trova a Poggiofranco, dove c’è quello segnalato da Cipriani, ma a Bari ce ne sono altri di quei bagnotti/rudere; ad esempio non lontano dall’Azienda Policlinico Consorziale, ma ce ne sono altri anche vicino alla Chiesa Russa, a Carrassi e altrove. Tutti a deturpare la vista e lo stomaco di quelli che hanno la cattiva sorte di passare da quelle parti.Talvolta si tratta di tratti (scusate il bisticcio di parole) tra i più frequentati del nostro capoluogo di regione, a ricordare come si buttavano nel cesso -è proprio il caso di dirlo – i soldi dei poveri cittadini-utenti-contribuenti baresi. Questa è una delle tante viste da “cartolina” lasciata in eredità da una giunta comunale della Prima Repubblica, poco importa se di centro, di sinistra o destra, tanto il risultato finale è di autentico disprezzo per chi e per come amministra la ‘res pubblica’ da queste parti…(adl)


Pubblicato il 5 Novembre 2022

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