Cronaca

Valenzano:Anna Spinelli non risparmia critiche all’ex-sindaco Lampignano

E’ trascorso quasi un mese da quando il consiglio comunale di Valenzano si è sciolto (ndr – 19 dicembre u.s.) a seguito delle dimissioni contestuali di 11 componenti su 20. E, quindi, dall’uscita di scena del Primo cittadino, Luigi Lampignano (Pd), con la sua giunta di centrosinistra. Il Presidente del consiglio decaduto, l’avvocato Anna Spinelli, eletta nel 2010 nelle fila dell’Idv con oltre trecentocinquanta preferenze, si è sempre tenuta  fuori dalle diatribe politiche in cui di volta in volta è incappata l’amministrazione Lampignano nei due anni e mezzo in cui ha retto il Comune, per onorare appieno il ruolo “super partes” alla guida dell’assemblea, affidatole sin dall’insediamento del consiglio eletto nel marzo 2010. Ora, però, i valenzanesi saranno chiamati anticipatamente al voto, il Presidente del consiglio uscente interviene nel dibattito pre-elettorale, per far conoscere la propria opinione in vista delle prossime comunali, per l’elezione di sindaco e consiglio che “Si spera questa volta – afferma Spinelli con un evidente pizzico di ironia  – amministrino Valenzano fino alla scadenza naturale del mandato, onde evitare l’aggravio di costi che le casse comunali, e quindi i cittadini, subiscono per lo svolgimento anticipato della consultazione.” Una spesa – precisa il Presidente uscente del consiglio decaduto – che a Valenzano si aggira sui 350/400mila Euro, ricadenti interamente sul bilancio civico e che in definitiva vengo sottratti ad altri impieghi utili per la comunità. A parte questo preambolo, Anna Spinelli non risparmia critiche ai modi di gestire dell’ex-sindaco Lampignano, pur tenendoci a precisare che le sue considerazioni non vogliono essere una critica alla persona, ma solo al metodo adottato dall’ex-Primo cittadino, sia prima dell’elezione nel comporre la coalizione delle forze che nel 2010 lo ha sostenuto nella candidatura, sia dopo da sindaco, nel gestire i delicati equilibri all’interno dello schieramento di maggioranza. Infatti, spiega la Spinelli (precisando di intervenire nel dibattito in veste di segretario politico dell’Idv di Valenzano): “La candidatura a sindaco di Lampignano nel 2010 fu una forzatura del Partito democratico, che pretese la guida della coalizione, pur avendo ottenuto già alle precedenti amministrative quello stesso riconoscimento, con la candidatura di Vito Calè, che però perse contro il candidato del centrodestra Nicola Tangorra. Una candidatura – prosegue l’avvocatessa Spinelli – che non era affatto espressione unitaria ed esclusiva del centrosinistra, perché all’interno della coalizione che sosteneva Lampignano  erano presenti molti esponenti dell’area di centrodestra, che si erano camuffati in liste civiche.” Infatti, fa notare sempre Spinelli, tra le liste che si erano schierate con Lampignano vi era quella di “Io-Sud” della senatrice Adriana Poli Bortone e la civica “Insieme per Valenzano”, che entrambe contenevano candidati notoriamente di orientamento politico addirittura antitetico a quello del candidato sindaco e della coalizione di centrosinistra. Quindi, secondo Spinelli, la coalizione di Lampignano che vinse le amministrative era sostanzialmente una cordata di forze spurie. “Per questo motivo – sottolinea la Spinelli – l’Idv, con i suoi tre eletti al Comune, si è sempre tenuta ai margini della maggioranza di Lampignano. E, nonostante i dipietristi inizialmente abbiano avuto  delle riserve sulla candidatura di Lampignano e, successivamente alla sua elezione, perplessità ed atteggiamento critico verso l’operato dello stesso, tuttavia il gruppo Idv al Comune è  sempre stato coerente con il centrosinistra e leale con Lampignano. L’analisi della Spinelli, poi, si sofferma sulla incapacità dell’ex Sindaco di centrosinistra ad accettare la realtà che “Ognuno degli esponenti della sua maggioranza proveniva da culture ed esperienze politiche diverse e ciò, a volte, provocava inevitabili scontri all’interno della coalizione.”

Difatti, rileva l’ex Presidente dell’Assemblea cittadina, la crisi è stata determinata alla base da un’assenza della politica nelle scelte dell’amministrazione Lampignano, perché quest’ultimo le decisioni le prendeva in solitudine con i singoli, senza coinvolgere le segreterie locali dei partiti che lo sostenevano. Infatti, financo con il manifesto firmato da Lampignano ed apparso a Valenzano dopo la sua caduta, il Sindaco ha rivendicato in solitudine l’attività della sua gestione. “Un’attività – rileva sempre Spinelli – che Lampignano non ha evidentemente voluto condividere neppure sul manifesto pubblico almeno con le forze politiche che lo avevano sempre sostenuto con serietà e lealtà.” E, poi, con ironia aggiunge: “Anche quando, forse, non lo meritava!” Infatti, ribadisce Spinelli, quel manifesto di Lampignano ha avallato le dicerie locali che hanno sempre etichettato il suo operato come quello di un “monarca” anziché di un Primo cittadino. La delusione della Spinelli verso l’operato dell’ex sindaco di Valenzano si evidenzia ancora di più quando l’esponente dell’Idv afferma: “La maggioranza di centrosinistra che ha conquistato Palazzo di città nel 2010 avrebbe dovuto essere un elemento di novità e cambiamento nella gestione del Comune, invece si è rivelata unicamente finalizzata  a portare a fine il ‘Piano di rigenerazione urbana’ con annesso Pep (Piano edilizia popolare).” Infatti, prosegue Spinelli: “Quando sono sorti intoppi per questo progetto, Lampignano è andato in crisi.”  Ed ancora: “Non credo sia giusto, né corretto limitare l’attività di un’Amministrazione ad un unico obiettivo e vincolare la sorte della stessa a quella di un progetto urbanistico.” Ed a conclusione dell’analisi politica sulle ragioni del fallimento dell’Amministrazione di centrosinistra del Comune alle porte di Bari, guidato dall’ingegner Lampignano dalla primavera del 2010 fino alla metà del mese scorso, l’ex presidente Spinelli dichiara: “Sono preoccupata per le sorti future del centrosinistra a Valenzano. Spero che qualcuno dei rappresentanti locali delle forze di centrosinistra non faccia come in passato, all’epoca dell’amministrazione di centrodestra a guida Nicola Tangorra, quando per particolari tornaconti soggettivi furono fatti accordi trasversali, che alla fine favorirono la riconferma elettorale del sindaco di centrodestra.” Come dire, per Spinelli, che la vittoria del centrosinistra a Valenzano alle amministrative del 2010 è stata un’occasione persa, che potrebbe anche non ripetersi, se  nel centrosinistra varranno nuovamente le vecchie logiche del tanto peggio, tanto meglio. Ed alle prossime comunali sicuramente si vedrà cosa accadrà al comune di Valenzano per il “dopo Lampignano”.       

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 19 Gennaio 2013

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