Cronaca

“Via Argiro, solo ritardi, mezze verità e decisioni mancate”

La chiusura al traffico di Via Argiro,  anche se provvisoria, fa ancora discutere. Anzi, come spiega il consigliere comunale di Minoranza Peppino Loiacono, <>. Insomma, spiega ancora l’ex assessore ai Lavori Pubblici Loiacono, tralasciando ogni considerazione e valutazione sulla opportunità della chiusura definitiva della strada, atteso che la scelta sarebbe stata concordata tra le categorie degli operatori commerciali, la Circoscrizione Murat/San Nicola e l’Amministrazione Comunale, non sfugge come l’ operazione sia <>. Ma non meno secondaria appare al consigliere Giuseppe Loiacono la questione legata al rifacimento dell’obsoleto impianto metanifero che dovrà interessare la strada, nel tratto compreso tra Via Beatillo a C.so Vittorio Emanuele. Al riguardo l’A.M.G.A.S.  S.p.A., pur avendo espletato la gara di appalto, è in attesa di ottenere il via libera da parte dello stesso Comune di Bari che pare sia orientato a far iniziare i lavori in piena estate. Non di secondaria importanza riveste la fornitura degli arredi che dovrebbero essere acquistati con fondi della IX Circoscrizione (40mila euro) già concessi con mutuo della Cassa Depositi e Prestiti ma destinato ai lavori di riqualificazione di P.zza San Pietro. Ciò comporterebbe per Loiacono, che di esperienza nel settore ne vanta non certamente poca, un passaggio burocratico essenziale che attiene alla devoluzione del mutuo dai lavori di Piazza San Pietro a quelli di Via Argiro. Insomma, sarebbe necessario un provvedimento di Giunta che autorizzi la Ragioneria comunale  a fare richiesta di devoluzione di quelle somme e, naturalmente, con una consistente dilazione dei tempi. Questo, in sintesi, lo stato  del procedimento tecnico- amministrativo dei lavori di via Argiro. Per l’ex assessore, in definitiva, <> avrebbe dovuto prendere in considerazione la chiusura dell’intero quadrilatero e, per fare questo, avrebbe dovuto dar seguito alla costruzione del parcheggio interrato di C.so Cavour, programmato dall’Amm.ne Di Cagno Abbrescia, invece la mancata realizzazione comporterà per la futura Amministrazione il pagamento di almeno 4 milioni di euro di penale, così come previsto dal contratto con la Impresa Concessionaria.

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 27 Marzo 2013

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