Cronaca

Via Tridente, alla fine non c’è parco, né parcheggio…

Dare maggiore spazio al verde pubblico, come già progettato dal Comune, oppure ripartire da zero, ma alla grande allo scopo di costruire nuovi parcheggi a favore delle autovetture di proprietà dei residenti? Era il dilemma che li agitavano, i residenti del rione Carrassi, dopo che il Comune di Bari, di pari passo con la vecchia Sesta Circoscrizione, aveva varato il Piano Triennale delle Opere Pubbliche per la manutenzione, riqualificazione, ristrutturazione e realizzazione di un’ampia serie di interventi che contribuiranno a migliorare volto e fruibilità, più in generale, di molti spazi in Città. Tra i quali, appunto, quelli di Carrassi, quartiere semiperiferico che da tempo ambisce al salto di qualità. Ne era convinto l’ex consigliere comunale Rocco Lagala (Lista Emiliano per Bari) medico della Asl che aveva raccolto e si era fatto portavoce del desiderio di molto residenti del quartiere che manifestarono poco meno di sette anni fa l’interesse affinché la zona ricompressa fra la Via Tridente e Viale Einaudi potesse essere finalmente utilizzata per la realizzazione, nel sottosuolo, di “parcheggi pertienziali”. Ad uso, appunto, degli stessi residenti delle immediate vicinanze di Via Tridente. Interessati  anche alla creazione di un parcheggio pubblico interrato ancora più ampio, per altre necessità, magari aperto anche ai commercianti ed altri automobilisti che da quelle parti non ci abitano. Ma come detto il problema eraèche in quella stessa, ampia area di via Tridente e Viale Einaudi (circa 13 mila metri quadrati) da sempre incolta, non attrezzata ed utilizzata precariamente per parcheggio di fortuna per le autovetture di passaggio, era stato già programmato e finanziato dallo stesso Comune e dalla ex Sesta Circoscrizione Carrassi-San Pasquale-Mungivacca un intervento articolato. Un progetto che aspetta solo l’approvazione della progettazione esecutiva e che prevede la creazione di verde attrezzato. Un parco con un asse centrale quale percorso pedonale e ciclabile, che sarà realizzato a partire dall’anno prossimo, una volta evasi gli ultimi passaggi tecnici e burocratici per la relativa gara d’appalto. Allora, cosa fare? Partire col parco, gi pronto sulla carta, oppure spettare un altro anno, per il parcheggio interrato? “Il mio timore è che lo slittamento dell’intervento per il parco in Via Tridente al 2008 sia un segno premonitore negativo, nel senso che ho timore che tutto resti nel libro dei sogni”, tagliava corto il consigliere Lagala. Che perciò decise di praticare la via dei “forum” e del dialogo coi cittadini e residenti di Carrassi. Rivolgendosi direttamente a loro per sciogliere il rebus ed individuare la destinazione migliore, anzi maggiormente funzionale per bonificare la zona fra Via Tridente e Viale Einaudi. “Sempre nel rispetto di previsioni urbanistiche e parere degli stessi residenti nella zona interessata”, ci teneva a precisare il dottor Lagala. E così, ecco una montagna di schede contenenti le opzioni da sottoporre ai residenti per un sondaggio sulla destinazione d’uso dell’area in questione. Fra le schede anche una mappa dell’area (nella foto) con le aree ancora da espropriare e le tre soluzioni alternative fra le qual i cittadini sono stati invitati a scegliere. Ed ecco le tre opzioni proposte da Lagala: A) Realizzazione di sola area attrezzata a verde con spazi e percorsi pedonali e ciclabili secondo il programma già stilato dal Comune; B) Realizzazione di un parcheggio pubblico interrato da effettuarsi in “project financing” e con ridefinizione dell’area sovrastante a piazza, con spazi per intrattenimento e sosta per bambini e anziani; C) realizzazione di un parcheggio interrato da destinare a pertinenza delle unità immobiliari site nelle immediate vicinanze ad uso esclusivo dei residenti interessati alla realizzazione di parcheggi di proprietà, da svilupparsi secondo il Piano Parcheggi” cittadino in fase di approvazione, sempre con una piazza da destinare all’intrattenimento per piccoli e anziani. Alla fine i residenti si sono espressi per la realizzazione di un giardino, ma da oltre sette anni tutto è fermo per colpa di uno dei progettisti che non consegna carte e documenti negli uffici tecnici competenti. E per questo nessun residente ha potuto vedere quell’area libera da erbacce e  auto in sosta selvaggia.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 14 Gennaio 2015

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