Cronaca

5 sindaci al centrosinistra, 3 ai rappresentati civici e uno a testa per M5s e centrodestra

Con il turno di ballottaggio di domenica e lunedì scorsi si può archiviare definitivamente anche la tornata elettorale delle amministrative del 2020 in Puglia. Infatti, dei 49 Comuni pugliesi chiamati al voto il 20 e 21 settembre scorsi ad eleggere le rispettive amministrazioni civiche insieme al voto per le regionali e del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari già 38 avevano concluso la  tornata delle amministrative al primo turno, perché 33 di queste realtà sono di popolazione inferiore ai 15mila abitanti, per cui l’elezione del sindaco è avvenuta con il maggioritario a turno unico. Mentre dei 15 Comuni con popolazione superiore 15mila anime solo in 5 il Primo cittadino era stato eletto al primo turno e per i restanti 10 è stato invece necessario il turno di ballottaggio, poiché nessuno dei candidati aveva conseguito la maggioranza minima (50% + 1  dei voti) per essere eletto. Invece, il Comune di Lesina pur essendo di popolazione inferiore a 15mila abitanti non era riuscito ad eleggere il sindaco, poiché l’unico candidato presentatosi non era riuscito a portare al voto la maggioranza degli aventi diritto, per cui sarà necessario indire nuove elezioni nella primavera del prossimo anno. Quindi, ora che è definitivo anche il quadro dei ballottaggi si può tracciare il bilancio pugliese di questo secondo turno delle amministrative che vede il centrosinistra aggiudicarsi la metà delle dieci poltrone a sindaco non assegnate al primo turno. Ovvero ad Andria, unico capoluogo di provincia(Barletta-Andria-Trani) della nostra regione in cui si è votato nel 2020 per  l’elezione del sindaco ed il rinnovo del consiglio comunale, dove a risultare eletta a Primo cittadino è stata l’avvocatessa Giovanna Bruno del Pd. Anche nel barese a Palo del Colle ed a Corato il centrosinistra ha vinto rispettivamente con Tommaso Amendolara e Nicola De Benedittis. Gli altri due centri pugliesi dove ha vinto al secondo turno la coalizione avente il Pd a capofila sono Latiano nel brindisino e Tricase in provincia di Lecce, dove sono stati eletti rispettivamente alla carica di Primo cittadino i dem Cosimo Maiorano e Antonio De Donno. Ma dei restanti cinque comuni pugliesi dove si è votato domenica e lunedì scorsi solo a Ceglie Messapica ha vinto al secondo turno il centrodestra, eleggendo a sindaco Angelo Palmisano che capeggiava una coalizione di 4 liste civiche insieme alla lista di Fratelli d’Italia e senza della Lega. Negli altri quattro Comuni il centrosinistra ha perso non a favore del centrodestra (che era risultato escluso al primo turno) ma in tre di questi (Lucera nel foggiano e Conversano e Modugno nel barese) a favore di coalizioni civiche ed in una del tarantino, Manduria, dove il centrosinistra è stato sconfitto dal candidato sindaco del M5S, Gregorio Pecoraro. Infatti, a Lucera è stato eletto sindaco il civico Giuseppe Pitta, mentre a Conversano e Modugno sono risultati eletti rispettivamente i civici Giuseppe Lovascio e Nicola Bonasia. Il commento a caldo del neo-riconfermato governatore pugliese, Michele Emiliano, al termine del turno di ballottaggio è stato: “Faccio gli auguri a tutti i nuovi sindaci, sarò loro vicino come abbiamo sempre fatto”, sottolineando però che “Il vento della coalizione della Puglia ha travolto ogni resistenza anche nei ballottaggi”. Infatti, ha aggiunto inoltre Emiliano: “C’è stata una splendida vittoria ad Andria con Giovanna Bruno, unico capoluogo di provincia dove si votava. E poi in moltissime città ci sono state affermazioni della nostra colazione, il vento che ci ha fatto stravincere alle Regionali ha continuato a soffiare e ha portato alla vittoria tanti bravi sindaci”. “In tante città – ha affermato ancora il governatore della Puglia – al ballottaggio sono andate persino due coalizioni che, in qualche modo, facevano entrambe riferimento al centrosinistra (ndr – Conversano e Modugno) e altre dove il centrosinistra ha sì perso, ma in favore di formazioni civiche. Il centrodestra ha vinto solo in un Comune, a Ceglie Messapica. E in un solo Comune ha vinto il M5S, a Manduria”. In definitiva, il bilancio di questo turno di ballottaggio in Puglia – secondo quanto ha affermato Emiliano – si sarebbe concluso con otto sindaci al centrosinistra ed uno a testa a centrodestra ed M5S. Ma a conclusione di questo turno di ballottaggio una vera e propria doccia fredda  arriva ag governatore pugliese, Emiliano, dai portavoce del M5S al Comune di Bari ed ai cinque Municipi di decentramento cittadino, che con una loro nota hanno fatto una dura presa di posizione contro l’ingresso in maggioranza alla Regione Puglia proprio mentre ci sono dialoghi in corso per l’offerta di uno o due posti al M5S nella giunta regionale guidata da  Emiliano. “Dal territorio diciamo ‘No’ ad alleanze e spartizioni di poltrone con il Pd”, scrivono nella nota i portavoce baresi del M5S che, continuando, hanno spiegato: “Sappiamo bene che a Roma gli accordi di governo sono stati frutto di una legge elettorale che non dava spazio a scelte alternative ma qui, sul territorio, la situazione è molto diversa”. Infatti, ha sottolineato i pentastellati baresi: “In Regione così come al Comune e nei Municipi, la legge elettorale attribuisce una maggioranza netta e i cittadini in ben due tornate elettorali ci hanno scelti per rappresentarli all’opposizione che è quello che ogni giorno cerchiamo di fare al meglio all’interno delle istituzioni, discutendo con le altre forze politiche solo nel merito dei temi”, precisando che “con il Pd, attuale forza di maggioranza locale, non abbiamo neanche la stessa visione di città, abbiamo diverse priorità, quindi non vediamo proprio condizioni per una convergenza politica. A seguito anche del confronto tenutosi con attivisti e gruppi di lavoro, noi restiamo coerenti con la volontà espressa dai nostri elettori lo scorso anno. Continuiamo a svolgere il nostro ruolo di opposizione costruttiva e propositiva e siamo pronti a ribadire la nostra posizione anche in vista degli Stati Generali del Movimento”. Tale presa di posizione, però, lascia evidentemente presumere che, oltre che a livello regionale da parte di Emiliano, anche a livello barese ci sarebbe stata un’offerta al M5S del sindaco Antonio Decaro (Pd) per un ingresso in maggioranza dei pentastellati al Comune di Bari. Proposta che, se così fosse, con questa risposta è stata rispedita al mittente. A questo punto sorge il sospetto che anche alla Regione l’ingresso nella nuova Giunta di rappresentanti del M5S sarà alquanto difficile da avverarsi, se non impossibile visto il tenore di talune prese di posizione della base del Movimento dei grillini pugliesi. Infatti, ciò che è emerso anche da quest’ultima tornata di ballottaggi il M5S vince quando è alternativo sia al centrodesta (vedi risultato comunali di Matera) che al centrosinistra (vedi Manduria). Mentre quando il M5S è alternativo in maniera blanda al centrosinistra (vedi Andria) gli elettori preferiscono far vincere l’originale. E tale constatazione sicuramente influirà non poco nei futuri dibattiti interni al Movimento dei “Vaffa day” di un tempo.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 6 Ottobre 2020

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