Cultura e Spettacoli

Il ‘fatto’ del Barsento

Le grotte accendono la fantasia. Una terra ricca di anfratti e di storia come la Puglia non poteva non assegnare ad ogni spelonca la sua leggenda. Ricorrente è il tema del tesoro nascosto. E’ quest’ultimo il caso di una caverna che si apre (anzi, si aprirebbe’, giacché questa cavità non è mai stata individuata) a Barsento, una località posta tra Alberobello e Noci. Ad Alberobello quella leggenda è nota come ‘u fatt’ d’Var’siend’. Molte sono le versioni di questo ‘fatto’. Tutte concordano su un punto : Una donna dagli occhi di vipera appare in sogno a più persone indicando la strada per mettere le mani su un favoloso tesoro : ma una volta raggiunta quella ricchezza, gli audaci (meno uno che muore) la vedono dissolversi, puniti della loro ingordigia e stoltezza… Non è la prima volta che serpente e mistero ricorrono nelle dicerie della Valle d’Itria. A questo proposito è il caso di ricordare che nell’agro di Cisternino esiste una contrada boscosa chiamata Pico-Saettone. L’appellativo deriva dal fatto che un tempo in quei pochi ettari ricchi di querce era facile imbattersi in esemplari dello Zamenis Lineatus, un colubride altrimenti noto come Saettone Occhirossi o Serpente d’Esculapio. Fin qui nulla di che. Se ci occupiamo di questa località è perché intorno ad essa, e adesso più insistentemente che in passato, circola una strana diceria. Sembra che Bosco Saettone sia pervaso da un’energia sconosciuta che solo le persone ‘predisposte’ sono in grado di percepire. In proposito le testimonianze sono vaghe e contrastanti. Premesso che i più non hanno notato alcunché di strano, c’è chi da Bosco Saettone torna con un senso di oppressione e di disagio spesso accompagnato da mal di testa e chi si ritira in uno stato di sottile esaltazione…. Cosa accade realmente a Bosco Saettone? Forse per ragioni geologiche l’area in questione è caratterizzata da un campo magnetico anomalo. Le persone fisicamente più ‘vulnerabili’ possono indifferentemente trarne beneficio o svantaggio. Dicevamo prima che la antichissima diceria di Bosco Saettone è oggi tornata in auge. E’ tornata in auge dalla fine degli anni settanta, periodo in cui, ancora alle porte di Cisternino, veniva edificato un luogo di preghiera e meditazione (Ashram) fondato dai seguaci di Babaji, uno yogi immortale che vivrebbe sull’Himalaya.  L’area di Cisternino, sostengono gli occultisti, sarebbe uno dei tanti ‘ombelichi del mondo’, come Gerusalemme, Lasa, Stonehege… Vi accorrono da tutto il mondo (come spiegare che lì il mercato immobiliare non languisce affatto, case e campagne andando a ruba?). In molti credono che quando verrà la grande catastrofe, il territorio di Cisternino sarà uno dei pochi luoghi della Terra risparmiato. Dicono che è ‘magico’…

Italo Interesse


Pubblicato il 26 Maggio 2018

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