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Amministrative: il ritorno di ‘Realtà pugliese’ con un nuovo ‘patron’ ma con volti vecchi

A volte, in politica, ritornano anche le sigle scomparse, ma ripescate quando servono nuovamente per “accalappiare” voti e far eleggere possibilmente personaggi che, per il loro trasversalismo politico, difficilmente potrebbero trovare spazio e possibilità di elezione con simboli di rilievo nazionale. E questo è forse il caso di “Realtà pugliese”, ossia la sigla del movimento civico che alle amministrative baresi del 2009 si presentò a sostegno dell’allora sindaco di Bari uscente, Michele Emiliano, riuscendo anche ad eleggere due consiglieri nell’aula “Dalfino”, sui 28 complessivi  scattati alla maggioranza di centrosinistra. Come si ricorderà, nel 2009 a fare da propellente alla civica di Rp fu il ramo della famiglia Degennaro titolare dell’impresa Dec, che da Emiliano ebbe poi come “premio” la nomina nell’esecutivo cittadino di Annabella Degenaro, figlia di Vito, che – come pure si ricorderà – si dimise un paio di anni dopo, verso la fine del 2011, appena qualche mese prima che scoppiasse il noto scandalo delle “cozze pelose” che interessò alcune opere pubbliche appaltate in precedenza dal Comune di Bari ed in cui risultò coinvolta l’impresa Dec  insieme ad alcuni tecnici comunali. Mentre per Emiliano si seppe che era stato “omaggiato” da prelibati doni natalizi, tra cui le cozze pelose senza ghiaccio (da qui, poi, il nome attribuito alla vicenda)  che i Degennaro gli avevano recapitato nel 2007 per le tradizionali festività di fine anno. Ora, anche per le amministrative baresi del 2019, c’è chi nel centrosinistra locale si è ricordato di far ritornale sulla scheda elettorale il simbolo di Rp per sostenere anche questa volta un sindaco uscente, Decaro per l’appunto. Però, a sponsorizzare a Bari la civica di Rp alle prossime amministrative non ci sarà la famiglia proprietaria dell’impresa Dec, bensì un altro imprenditore edile locale, il modugnese Peppino Longo, che dal 2010 è consigliere regionale, eletto la prima volta nelle fila dell’Udc ed ultimamente, nel 2015, sempre come esponente dell’Udc nella lista civica dei “Popolari per Emiliano”. Longo, che dal 2015 è anche vice presidente del Consiglio regionale, ultimamente ha deciso infatti di dar vita nel centrosinistra ad una propria lista civica  per le amministrative baresi del prossimo anno ed ha scelto (o gli è stato forse suggerito) di “rispolverare” la vecchia sigla di Rp, già utilizzata dai Degennaro nel 2009. Sigla, questa, che in realtà, in un passato ormai lontano, rappresentava un’associazione politico-culturale vicina al compianto onorevole barese  Enzo Binetti della vecchia Dc, scomparso nel 1995. Quindi, trattasi di una sigla i cui diritti di utilizzo dovrebbero essere verosimilmente dell’omonima associazione e, quindi, altrettanto verosimilmente in capo ad uno degli uomini a suo tempo vicini a Binetti, Nino Anaclerio, che di detto sodalizio dovrebbe essere stato uno dei fondatori, o a persone a lui collegate. Infatti, se Emiliano e Decaro potrebbero essere stati gli ispiratori del ritorno di Rp sulla scheda comunale, a tirare effettivamente le fila della formazione civica anche questa volta dovrebbe essere probabilmente ancora l’ex consigliere comunale barese di centrodestra Nino Anaclerio, che sedeva nell’aula “Dalfino” fino al 2009 e che – come è noto – nel 2014 ha fatto eleggere in consiglio la figlia Alessandra  con la civica “Realtà Italia” dell’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, i cui tre eletti nell’aula “Dalfino” si sono poi disaggregati, verosimilmente per mano del sindaco Decaro dopo che quest’ultimo è entrato in rotta di collisione con il “patron” della lista, ossia lo stesso Olivieri. Per la cronaca, inoltre, riferiamo che tra i nomi che dovrebbero essere candidati nella costituenda lista civica di Rp di Longo ci dovrebbero essere sicuramente quelli dei consiglieri uscenti Anaclerio e Lacoppola (quest’ultimo eletto nel 2009 nella lista fittiana de “La Puglia prima di tutto” e nel 2014 in Ap-Ncd, ossia con il centrodestra). Nel 2009 la civica barese di Rp, a trazione Degennaro, riuscì ad ottenere circa 6500 voti, eleggendo con il premio di maggioranza – come detto innanzi – due esponenti sul totale dei 46 consiglieri che allora componevano l’aula “Dalfino”. Ora che invece il totale dei consiglieri da eleggere è di 36, quanti potrebbero essere gli eletti che Longo (Udc o ex) dovrebbe portare in dote al centrosinistra barese e, quindi, a Decaro?  A sentire qualche addetto a lavori, nella migliore delle ipotesi uno in caso di vittoria del centrosinistra. Diversamente nessuno. Quindi, considerato che Rp con la regia di Nino Anaclerio dovrebbe essere una lista organizzata su misura per far riconfermare la figlia Alessandra nell’aula “Dalfino”, la scommessa sarà se ad ottenere più voti di preferenza, per primeggiare, sarà l’uscente Lacoppola, che nel 2009 riuscì addirittura ad ottenere più voti del capolista della lista fittiana, Antonio Matarrese, oppure la giovane rampolla della famiglia Anaclerio. Di certo le sorprese anche in Rp non mancheranno. Specialmente se la vittoria del centrosinistra e, quindi, di Decaro non sarà scontata, come si augurano i promotori della lista di Rp. Invece, ciò che  appare scontato fin d’ora per la civica di Longo è il ruolo degli altri 34 candidati che insieme ad Anaclerio e Lacoppola formeranno la lista. Come pure l’effettivo ruolo riservato l’eventuale/i elett0/i di Rp nell’aula “Dalfino” nel caso fosse riconfermato il sindaco uscente, Decaro. Ossia quello di mere “comparse” che all’occorrenza portano voti. Esattamente lo stesso ruolo e scopo per cui, dopo 10 anni, è stata verosimilmente riesumata la sigla di “Realtà pugliese” per le prossime amministrative baresi.

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 18 Dicembre 2018

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