Cronaca

A rischio il centro ‘screening’ delle malattie tumorali: lettera aperta a Vendola

In fibrillazione i dipendenti del Centro Regionale Screening, una dozzina di lavoratori che gestiscono il coordinamento degli ‘screening’ oncologici del cancro alla cervice uterina, alla mammella e al colon retto. Il processo di centralizzazione del servizio è avvenuto nell’anno 2011 e da quel momento, nonostante l’assenza di un coordinatore, il personale ha gestito il servizio autonomamente, con risultati piu’ che discreti. <>. A non basta. Grazie al loro intervento che non si puo’ che definire ‘tempestivo’,  sono state riscontrate  molte positività ai tumori che in molti casi sono state interrotte sul nascere. Dunque, il centro screening della malattie cancerogene offre in questo momento un servizio indispensabile, come sanno bene Vendola, l’assessore pugliese alla Salute Gentile e tutti i direttori delle aziende sanitarie pugliesi. Ma la situazione potrebbe cambiare, per la imminente scadenza dei contratti di lavoro prevista di questi lavoratori per il 19 Giugno, data a partire dalla quale il numero verde sarà sfornito di operatori con un inevitabile e traumatico impatto sull’utenza. <>. Che altro dire? Tutto l’investimento finanziario fin qui fatto sul servizio che la Regione offre, l’investimento sulle competenze comunque acquisito dalle risorse umane (collaboratori amministrativi e assistenti sanitari) impegnate nel centro regionale screening sarebbe vanificato se non si riconfermasse il nostro rapporto di lavoro.  D’altro canto la professionalità di operatori così qualificati non è un patrimonio facilmente riproducibile, senza voler trascurare il dramma sociale che sarebbe determinato cancellando decine di posti di lavoro e con essi la  dignità e il  futuro di diverse famiglie. Conclusione? <spending review, … ) ma restiamo  fiduciosi che i destinatari della presente sapranno evitare il rischio di chiusura  dell’importante servizio che il nostro centro operativo offre ai cittadini pugliesi a vantaggio della qualità dell’intero sistema sanitario regionale>>. Ora non resta che attendere un intervento capace di individuare una immediata e positiva soluzione al problema                

Antonio De Luigi


Pubblicato il 17 Giugno 2014

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