Cronaca

Agitazione dei penalisti a Bari contro il processo da remoto

“L’emergenza Covid non legittima l’alterazione degli strumenti di garanzia del contraddittorio processuale”: lo scrivono gli avvocati penalisti di Bari nella delibera con cui aderiscono allo stato di agitazione proclamato dall’Unione delle Camere penali. Nel mirino l’utilizzo a loro dire eccessivo del processo da remoto, il cui utilizzo e’ stato avviato nella prima fase di emergenza per celebrare le udienze “indifferibili e urgenti” e poi allargato ad altre tipologie di processi. A Bari un decreto del presidente del Tribunale, Domenico De Facendis, ha individuato a grandi linee la tipologia di udienze che potranno essere svolte in presenza, da remoto o rinviate, lasciando ai capi dei singoli uffici le decisioni nel dettaglio. I penalisti, pero’, si dicono preoccupati, evidenziando come “alcuni recenti interventi legislativi sacrificano la sacralita’ del rito processuale, che si puo’ celebrare soltanto con la presenza nelle aule di giustizia”. Alla luce di tale convinzione, il Consiglio direttivo della Camera penale di Bari – presieduto da Guglielmo Starace – invita i colleghi “a non retrocedere per nessuna ragione, rispetto ai principi di civilta’ giuridica che ispirano a nostra costituzione”. Contestualmente aderisce allo stato di agitazione proclamato dall’Unione delle Camere penali, riaffermando i valori del giusto processo.


Pubblicato il 2 Maggio 2020

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