Cronaca

All’Urban Center per il Pug, e se intanto si abbattesse quel muro?

La consegna ai cittadini baresi dell’Urban center nella palazzina ex spogliatoi all’interno della ex Caserma Rossani, al termine dei lavori di riqualificazione che hanno interessato l’immobile, è avvenuta all’inizio di agosto e non fa niente se lo aprono ogni tanto, giusto per agevolare gli incontri sul Piano Urbanistico o sui grandi lavori promessi dagli assessori all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, Carla Tedesco e Giuseppe Galasso. O magari con l’interessamento della consigliera incaricata del sindaco alle politiche di promozione dell’Urban Center, Letizia Carrera che può contare su una palazzina di circa 200 metri quadri, ubicato all’incrocio tra via Vitantonio de Bellis e corso Benedetto Croce. Un immobile completamente ristrutturato nell’ambito dei lavori di riqualificazione cominciati lo scorso novembre e costati complessivamente 650mila euro. Ma la domanda che attanaglia maggiormente i cittadini/residenti dell’area prossima all’ex Caserma “Rossani” è: quando sarà inaugurato il benedetto e tanto atteso parco delle Meraviglie? Quello che l’ex primo cittadino assurto al sacro ruolo di governatore delle Puglie Michele Emiliano aveva paragonato, una volta terminato, al <> di New York. Esagerato? In tale attesa i baresi possono consolarsi col lato muro in Via Gargasole, confinante con l’area “B” della vecchia area militare. Un obbrobrio, altro che vista sul parco, tanto che il Comune di Bari aveva provveduto, fin dall’autunno scorso, ad apporre le sue brutte recinzioni in plastica per contrassegnare le porzioni da abbattere, permettendo gli accessi alla cittadinanza. E invece? Da un anno quasi tutto è ancora come luglio 2015, nastri compresi. <>, ripete Luciano Di Bello col Comitato Civico ‘Pro Civitate’, ancora in prima linea per il riuso dell’area ex Rossani. L’Assessorato Comunale all’Urbanistica, nell’ambito del percorso partecipato previsto dal Progetto Ri-accordi Urbani, infatti, almeno a parole aveva inteso dare un primo segnale significativo alla cittadinanza  con l’apertura di quel giardino. “”Questo spazio verde, dalle dimensioni contenute, costituirà un esperimento pilota di gestione condivisa  ed i risultati ottenuti saranno le “linee guida” per l’intera area di 8 ettari della “ex-Rossani””, si leggeva nei comunicati trionfalistici di sindaco e assessori comunali l’anno scorso, prevedendo tra l’altro quattro o più settori che prevedessero altrettante attività relative ai bambini, agli anziani,  a “percorsi Natura”, a spazi ludici. “”Ciascuno di questi settori/spazi potrebbe essere affidato ad un’ associazione per esperienze di autocostruzione e autogestione. Si è già pensato di indicare l’area come: “Il giardino dell’Erbavoglio”,  per individuare aspettative e desideri  dei cittadini ed attivare l’uso condiviso degli spazi urbani””, si motivava con l’entusiasmo dei neofiti negli incontri di accordi e ri-accordi rimasti, però, tutti a mezz’aria. Appuntamento a sabato prossimo, con un altro incontro/confronto sul Piano Urbanistico Generale (PUG) ben sapendo che chi doveva decidere ha già deciso tutto, altro che “….abbiamo concordato un percorso ampio e articolato, diffuso nell’intero territorio cittadino, per aprire un confronto costruttivo con i cittadini, accogliere suggerimenti e segnalazioni e condividere con loro alcune importanti decisioni strategiche”, come ha dichiarato l’assessora Carla Tedesco. E se cominciassimo con il buttare giù quel muro/obbrobrio proprio a fianco dell’Urban Center dove si incontreranno dopodomani mattina? Magari favorendo “…il massimo coinvolgimento da parte dei cittadini, ed è quanto stiamo facendo, mescolando concretamente le conoscenze prodotte dal gruppo degli esperti con le conoscenze diffuse di cui sono depositari cittadini e associazioni, e sottoponendo loro alcune importanti scelte strategiche”.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 20 Ottobre 2016

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