Silvia Schino è l’autrice del libro “Kira” edito dalla casa editrice La Carmelina, a breve acquistabile presso le librerie Quintiliano e Feltrinelli. Un libro semplice e scorrevole, scritto sotto forma di diario, in cui viene descritta la vita di Kira, un Cavalier Spaniel, e l’amore incondizionato nei confronti della famiglia che l’accoglie. Un libro con il quale la giovane autrice desidera lanciare un messaggio d’amore, partendo proprio dalla perdita del suo fedele compagno di vita.
Silvia, quando e com’è nata l’idea di scrivere il libro “Kira”?
Il libro nasce da una profonda assenza. Dopo la morte di Kira, che per me è stata una perdita rilevante, ho provato un immenso dolore che mi ha spinto ad una maggiore conoscenza interiore. Scrivere “Kira” più che un’idea è stata, infatti, un’esigenza. Un modo per sfogarmi e specialmente far rivivere i miei ricordi.
Di cosa parla il libro “Kira”?
“Kira” è un racconto scritto sotto forma di diario. In questo libro mi avvalgo di ricordi e, proprio tramite questi, descrivo la vita di un cane di razza Cavalier Spaniel, Kira appunto, che da tenera cucciola diventa poi compagna fedele e presenza costante della nostra famiglia. Il libro comprende tutti i 14 anni in cui Kira ha vissuto con noi e mi ha così permesso di imparare a conoscere il vero amore, quello che viene dall’anima e si dona incondizionatamente. E’ descritto un cane che arriva in famiglia, vive con noi, condivide la nostra quotidianità, fino poi al tragico momento della sua morte. Dopo la dolorosa e purtroppo inevitabile scomparsa di Kira, il libro che inizialmente scorre leggero, acquisterà una nuova dimensione, andando a toccare temi più profondi nei quali affronterò un percorso interno doloroso, che alla fine mi porterà alla rinascita. Perché a dispetto della morte, la vita vince sempre.
In quanto tempo l’hai realizzato?
L’ho scritto in un tempo brevissimo, circa una settimana. Credo che questo accada quando il racconto che scrivi sia realmente sentito. D’altronde è stata proprio Kira a dar vita a quelle pagine e ad ispirare le mie parole di gioia e dolore.
E’ un libro che consiglieresti a qualcuno in particolare?
Prima di tutto vorrei specificare che è un libricino di 80 pagine. Molto piccolo, semplice e scorrevole. Credo che sia perfetto per i bambini e i giovanissimi che potrebbero così avvicinarsi al mondo della lettura. Ma credo sia anche un libro molto intenso e profondo, con una bella morale finale, quindi adatto un po’ per tutta la famiglia. In particolare lo consiglio a chi possiede un Cavalier Spaniel, perché ritengo possa trovare delle somiglianza con Kira e, in generale, a chi ama o ha amato davvero un cane.
Dov’è acquistabile?
“Kira” è appena uscito. Al momento è acquistabile tramite IBS Carmelina. Oppure inviando una e-mail direttamente all’indirizzo della casa editrice, ovvero, commerciale@edizionilacarmelina.it, specificando il titolo del libro, la vostra città e l’indirizzo comprensivo di cap. A breve usciranno delle copie anche nelle librerie Quintigliano e Feltrinelli.
Hai trovato molte difficoltà nella pubblicazione?
Devo dire di no. Ho inviato il manoscritto a diverse case editrici e molte mi hanno risposto con entusiasmo e positivamente. Ho scelto la Carmelina che già avevo avuto modo di conoscere tramite un altro collega. Consiglio quindi a chiunque abbia la passione della scrittura di provarci, ci sono tante case editrici che potrebbero fare al caso vostro. Consiglio sempre però di valutare editori che propongono contratti chiari e precisi.
E’ un libro autobiografico?
Non è autobiografico poichè non parlo di me, la vera protagonista è Kira. Più che autobiografico lo definirei un racconto di vita del tutto reale.
Che tipo di messaggio vorresti trasmettere con il tuo libro?
Mi piacerebbe tanto che il libro arrivasse in mano ai bambini, perché spero che già in tenera età possa essere insegnato loro l’amore, l’educazione e il rispetto per il mondo animale. E’ questo il messaggio che intendo far valere. Gli animali, senza bisogno di parole, ma solo con la loro presenza riescono ad arricchire la nostra vita. Gli animali hanno la capacità di percepire dolore e amore al pari nostro e meritano dunque rispetto. Il libro parla principalmente di un Cavalier Spaniel, un cane quindi di razza, ma verso la fine del libro il messaggio che cercherò di lanciare è quello di avvicinarsi anche al mondo dei meticci, ai cani chiusi in canile, ai cani anziani che hanno bisogno di cure. Un messaggio d’amore, questo è quello che vorrei arrivasse al cuore delle persone.
Chi era Kira per te?
Kira era luce per me, era una presenza confortante. Ma più di tutto Kira era ed è ancora il mio cane. Lo sarà per sempre.
In che modo un cane può cambiare la vita delle persone?
In tanti modi. Ma ci tengo prima a precisare che un cane non è un pupazzo, accogliere un cane è prima di tutto una grande responsabilità. Stiamo accogliendo in famiglia un essere vivente che dipenderà da noi in tutto. Bisogna sempre tener conto che ci farà compagnia per gran parte della nostra vita. Diventa quindi un compagno a tutti gli effetti e questo comporta sacrifici ed impegni. Impegni mentali perchè bisogna dedicargli attenzioni, impegni economici per le varie cure e per il suo sostentamento. Ma credo che prendere un cane non comporti mai alcun tipo di privazione, ogni impegno che si compie per il nostro amico a quattro zampe lo faremo sempre volentieri. Se non si è disposti a questo, allora meglio evitare, perché un cane vivrà con noi per tanti anni della nostra vita. Ma se si è pronti a modificare qualche piccola abitudine quotidiana, allora perché no?! Un cane ci solleva, ci rilassa, ci conforta, ci tiene impegnati e attivi. E poter ricevere l’affetto sincero e incondizionato di un cane è un’esperienza che vale la pena di vivere.
E in che modo è cambiata la tua vita dopo la morte di Kira?
E’ stata una perdita molto dolorosa. C’è da dire che solo qualche giorno prima avevo subito anche la perdita del mio amatissimo nonno. Due lutti così ravvicinati e importanti che mi hanno sfinita. I primi tempi li ho vissuti malissimo, adesso a distanza di 5 mesi, Kira è ancora viva in me e ancora la sua assenza continua a fare male. I suoi ricordi continuano a ferire tra i sorrisi. Ma ho preso un altro cucciolo, un meticcio per la precisione, una piccola peste vivacissima a cui mi sono legata tantissimo. In realtà la scelta di prendere un altro cane è dipesa proprio dal profondo dolore che provavo, non riuscivo più a stare bene. Un giorno mi sono detta “Kira non potrò riaverla indietro, ci sono tanti cani che hanno bisogno di amore e di cure e probabilmente in questo momento anche io.” Così abbiamo preso Lizzy, una trovatella vivacissima e un po’ impaurita a causa del suo passato difficile. E adesso sono convinta di aver fatto la scelta giusta. Lizzy mi ha aiutato molto in questo percorso. Il dolore e la mancanza di Kira rimangono, ma con un altro cane che impegna le mie giornate, cerco di pensarci di meno e la distrazione è maggiore. E’ stato un mezzo, un mezzo per poter tornare a star bene. E ci sono riuscita, in famiglia ridiamo di più, siamo tutti più attivi. Lizzy ci colora e ci rallegra la quotidianità. Nonostante questo, Kira è ancora il mio cane, lo sarà sempre e rimarrà ineguagliabile.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai intenzione di proseguire con la scrittura?
Non sono una scrittrice, “Kira” è un libro semplicissimo che tutti avrebbero potuto scrivere, credo che sia piaciuto alle case editrici più che altro perché è un racconto toccante e molto sentito. Mi farebbe piacere se un libro così piccolo arrivasse a toccare il cuore di più persone. Ma appunto non mi reputo una scrittrice, anche se continuerò a cimentarmi. Mi piace molto leggere e per pura passione sto scrivendo un altro libro, questa volta un genere completamente diverso. Ma se mai deciderò di pubblicarlo, vi avviserò di certo.
Un’ultima domanda: hai creato una pagina su Facebook su cui pubblicizzare il tuo libro?
Sì, certo. Basta digitare “Silvia Kira Schino” e il gioco è fatto!
Nicole Cascione
Pubblicato il 21 Maggio 2013
