Cultura e Spettacoli

Andria e Corato si tinsero di rosso

Di tutte le feste laiche del nostro paese, quella del Lavoro è la prima per anzianità (venne istituita nel 1890). In passato il primo maggio era la manifestazione di piazza più sentita. Talmente sentita da attirare l’attenzione della nascente cinematografia.  Le prime testimonianze filmiche di queste celebrazioni risalgono al 1913 ed hanno per oggetti eventi occorsi in Puglia, ad Andria e Corato. A produrre queste pellicole fu la Turrita Film di Vittore Fabiani e Cataldo Balducci, una società legata agli ambienti socialisti che aveva sede a Bari dal 1909 e che fino a quel momento si era occupata solo di noleggio e distribuzione cinematografica. Si tratta di due lungometraggi ovviamente muti, ciascuno della durata di dieci minuti, destinati ad essere proiettati tra un tempo e l’altro dei film in cartellone. Avevano titoli chilometrici : ‘Grandiosa manifestazione per il 1° maggio 1913 ad Andria” e “Grandiosa manifestazione per il 1° maggio 1913 a Corato”. Ben conservate, ma dal bianco/nero opaco e mediamente sovraesposte, le pellicole si distinguono solo per la riconoscibilità delle differenti locations. Quanto al resto, sono pressoché identiche per il ‘colore’ paesano e che potrebbe dirsi da ‘dì di festa’ se non fosse per l’assenza delle donne (pochi ragazzi, pochissimi bambini). Solo maschi, tutti rigorosamente omologati : Abito, cravatta e paglietta (uno su tre porta i baffi). Una folla fittissima nella quale le bandiere sono rarissime ; del tutto assenti cartelli e striscioni. Un mare di cappelli che passando davanti alla macchina da presa vengono levati e agitati da chi si trova immerso in questa lenta ‘piena’ umana (persino alcuni bandisti approfittano del momento in cui il proprio strumento tace per sventolare il berretto). Altri manifestanti, invece, si staccano dal corteo e si avvicinano, si mettono in mostra, oziano, sorridono davanti all’obbiettivo; quelli che stanno più dietro saltano disperatamente per essere immortalati. Le riprese, divise in quadri ciascuno dei quali dedicati a questo o a quell’altro scorcio degli abitati, ritraggono la folla dall’alto ora di un campanile, ora di un terrazzo, ora di un palco elevato al margine di una strada. Apprezzabili il passaggio di una diligenza (Andria) e l’arrivo di un treno (Corato). Documenti preziosi e toccanti. Ed ora domandiamoci, quale dei due ‘corti’ venne girato prima? E’ da escludere che siano stati girati in contemporanea giacché, considerati i tempi, ben difficilmente la Turrita poteva disporre di due ‘squadre’. Forse la troupe era una sola : terminato il lavoro nella prima città, corse in stazione per raggiungere la seconda. La superiore massa visibile ad Andria e l’aria di smobilitazione che segna alcune riprese fatte a Corato, lascia ipotizzare che sia stata quest’ultima la seconda tappa.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 1 Maggio 2019

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