Aperto il tavolo per non ridurre igiene e servizi nelle scuole baresi
La paura, dopo il taglio drastico delle pulizie nelle scuole affidate alle cooperative esterne, è che studenti e scolari possano addirittura sentirsi male per le condizioni di sporcizia delle loro scuole, come accaduto in altre regioni italiane. Se in Puglia – almeno per adesso – la rabbia è affidata alla protesta degli ex lavoratori socialmente utili e dei diretti interessati, cioè di operai e impiegati, genitori e studenti assistono preoccupati ad una vertenza che dura oramai dall’autunno scorso. In Veneto, invece, i genitori di parecchie scuole medie inferiori stanno manifestando da alcuni giorni, preoccupati per i casi che si sono verificati a seguito dei tagli all’orario di lavoro delle addette alla pulizia scolastica della Manutencoop, la ditta che si è aggiudicata l’appalto con offerta al ribasso. I tagli del monte ore – in media del 70-80% – stanno mettendo in ginocchio le scuole veneziane dove la ditta effettua il servizio. In alcuni casi la parola fine alla vertenza poi l’ha messa il servizio di Prevenzione ed Igiene dell’Azienda Sanitaria Locale che, dopo il sopralluogo, ha invitato il sindaco a emettere «ordinanza di chiusura della scuola (…) fino a quando gli ambianti non saranno puliti e sanificati». A Bari, come detto all’inizio, la protesta è ancora affidata ai comitati unitari baresi e di tutta la regione che hanno dichiarato lo stato di agitazione, in attesa di un incontro in questi giorni con l’assessore pugliese al lavoro Leo Caroli. Al quale, pur non essendosi mostrato sensibile alla vertenza, è stato chiesto sostegno per il duro confronto da portare avanti con il Governo. Intanto mota la rabbia e la settimana che si è appena conclusa in Puglia è stata rovente per i lavoratori operanti nel settore delle pulizie delle scuole: si è svolta nella mattinata di Venerdì 17 Gennaio nel capoluogo e precisamente nella sala messa a disposizione dal Sindacato Cobas, un’assemblea che ha discusso del taglio di oltre il 50 per cento dell’orario di lavoro così come stabilito dopo la decisione del Governo. Una decisione che ha fatto discutere e che ha creato scompiglio in moltissime famiglie monoreddito di attivare nelle scuole una gara Consip che, come affermano sindacati ed operai del settore, “….mantiene buoni guadagni per le aziende e distribuisce fame ai lavoratori che prima avevano un orario di 35 ore settimanali”, ha chiosato Antonio Quaranta del Comitato ex Lsu di Bari e provincia. Una situazione drammatica, come già detto, che ha messo sulla graticola migliaia di lavoratori non solo della Regione Puglia, accorsi alla manifestazione nazionale indetta a Roma il mese scorso e precisamente il 12 Dicembre scorso. Una manifestazione che ha ottenuto una mezza retromarcia da parte del Governo, ottenendo la decisione del Ministro dell’Istruzione Carrozza di una proroga di almeno due mesi allo stesso orario di lavoro ed entro il 31 Gennaio 2014 una soluzione definitiva. <
Antonio De Luigi
Pubblicato il 21 Gennaio 2014