Cronaca

Bari nel caos quando ci sono le elezioni per colpa di presidenti e segretari di seggio

 

Elezioni, che passione. L’Ufficio Elettorale – Ripartizione Servizi Demografici – del Comune di Bari ha fatto sapere che fino al 31 ottobre prossimo è possibile presentare la domanda per iscriversi all’albo dei presidenti di seggio elettorale. Possono fare richiesta, lo ricordiamo, tutti gli elettori del Comune di Bari che non abbiano superato il 70° anno di età e che siano in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore o di laurea. Ma bisogna anche ricordare che sono esclusi dalle funzioni di Presidente di seggio elettorale, ai sensi dell’art. 23 del D.P.R 16/5/1960 n. 570 e dell’art. 38 del D.P.R. 30/03/1957 n. 361 : “i dipendenti del Ministero dell’Interno, delle Poste e Telecomunicazioni e dei Trasporti, gli appartenenti alle Forze Armate in servizio, i medici provinciali, gli ufficiali sanitari e i medici condotti; i segretari comunali ed i dipendenti comunali addetti al servizio elettorale nonché i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione”. A Bari esiste, purtroppo, una vecchia tradizione negativa, in fatto di preparazione dei presidenti di seggio, accusati di aver combinato pastrocchi a non finire, quando c’è da scrutinare le schede votate, con verbali da rifare infinite volte, fino all’intervento molto spesso dei funzionari della Prefettura, per rimettere un po’ di ordine nei seggi baresi. Per esempio, c’era chi aveva previsto il terremoto elettorale e il solito codazzo di veleni e polemiche dopo una delle ultime tornate elettorali baresi per le elezioni amministrative, comunali, europee e circoscrizionali, senza essere riuscito ad evitare i soliti ritardi. Bari, per la terza volta di seguito, e’ risultata l’ultima di tutto lo Stivale nella proclamazione degli eletti in Consiglio Comunale. Eppure la macchina elettorale, nei comuni grandi e piccoli, s’era messa in movimento per tempo, almeno nove mesi prima delle eleziuoni. L’Ufficio elettorale al Comune di Bari, assieme a tutti gli altri sparsi per lo Stivale, effettua l’aggiornamento periodico degli albi delle persone idonee a svolgere gli uffici di scrutatore e presidente di seggio. Una legge risalente ad oltre venti anni fa, esattamente al ‘90 prevede, infatti, la revisione periodica delle liste elettorali, precisamente entro la fine del mese di ottobre. Il Sindaco, quindi, ha l’obbligo di invitare gli elettori in possesso di titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria di secondo grado, iscritti nelle liste elettorali del Comune di Bari, a presentare regolare domanda. Il termine stabilito dalle norme, come detto, era stabilito al 31 ottobre: potevano presentare istanza tutti quelli che non avevano prodotto istanza negli anni precedenti. Il problema serio e’ che per evitare guai a causa della mancanza di esperienza delle persone preposte a verifiche e controlli nei trecentocinquaquattro seggi elettorali baresi, nessuno al Comune ha approfondito l’argomento, scandagliando caso per caso l’esperienza di coloro che intendevano espletare le funzioni di presidente. “Sono i dirigenti delle Corti di Appello che dovrebbero provvedere a svolgere questo lavoro, noi gli mandiamo solo l’elenco delle nuove domande, popi li nominano loro i presidenti di seggio”, si giustificano i funzionari comunali di Via Piccinni. Ed invece qualcuno doveva pur capire di quali esperienze e conoscenze fosse fornito, prima di nominarlo, il futuro presidente di seggio, al quale sarebbe spettato, poi, scegliersi il segretario di seggio. Un altro ingranaggio importante, quello del segretario, al quale spetta, guarda caso, redigere quei verbali che nel capoluogo per la maggior parte sono risultati pieni di cancellature, imprecisioni ed abrasioni. Una marea di “orrori” pullulano nei verbali trasmessi alla Commissione Elettorale, tanto che nel mirino sono finiti proprio i segretari, anche se sono i presidenti quelli responsabili, civilmente e penalmente. Quindi, solitamente, il Segretario di seggio, che deve risiedere nel comune dove si svolge la tornata elettorale, viene scelto non per il suo bagaglio di esperienza e precisione, ma in base a rapporti di parentela (moglie, figlio o marito, cosi da raddoppiare gli emolumenti). E cosi’, dopo le esperienze negative degli anni scorsi, quando si verificarono ritardi e sospetti di brogli elettorali proprio a causa dell’inesperienza di molti presidenti e segretari di seggio ( scelti perfino nelle liste dei disoccupati ) sembrava sarebbe bastato il possesso del diploma di Laurea (per il Presidente) e di scuola media superiore (segretario) per evitare spiacevoli sorprese. Ignorando, vale la pena di ripeterlo all’infinito, l’esperienza maturata nel settore. Comuni e Corti d’Appello, gli enti che sovrintendono alle nomine dei presidenti di seggio, avevano anche deciso di rinominare i presidenti che negli anni scorsi avevano terminato le loro operazioni elettorali senza ritardi ed intoppi, seguendo alla lettera le prescrizioni contenute nei libretti illustrativi o nei fonogrammi diramati durante il corso delle elezioni. Esclusi dalle funzioni di presidente coloro che alla data delle elezioni hanno superato il settantesimo anno di eta’, dipendenti pubblici, per meglio dire delle Poste Italiane, del Ministero dell’Interno, delle Comunicazioni e dei Trasporti, ma anche gli appartenenti alle forze dell’ordine ancora regolarmente in servizio (invece sono ammessi coloro che hanno maturato l’eta’ della pensione), gli ufficiali sanitari, i medici condotti o provinciali, i segretari ed i dipendenti comunali impiegati presso gli uffici elettorali. Inutile dire che sono esclusi dalle mansioni di scrutatore o presidente di seggio gli stessi candidati alla tornata elettorale per la quale si vota. Anche se i compensi per scrutatori e presidenti, che non possono piu’ da alcuni anni recarsi in trasferta lontano dal comune di appartenenza, non sono quelli di una volta, sono ancora molto ambiti questi incarichi elettorali, specialmente fra giovani e disoccupati, ma anche fra parenti ed amici di amministratori e funzionari pubblici.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 11 Ottobre 2014

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