Cronaca

Bari vecchia, anni e promesse inutili, resta l’emergenza idrica

Altri lavori in sospeso in Corte Annunziata, nel cuore del Borgo Antico, per il rifacimento della tubazione dell’acqua, con ruspe e operai fermi incredibilmente da ben nove anni. E il ballo è che non sono ancora iniziati, così come aveva promesso l’Assessore Galasso. <<Non vorremmo che la scoperta della tomba, rinvenuta sotto la Muraglia, bloccasse nuovamente i lavori, ci avevano detto che i lavori continuavano, anche dopo la scoperta della tomba. Ora con tutto il rispetto della tomba e dell’archeologia, crediamo che “i morti possono aspettare” ma, “i vivi hanno già aspettato ben nove anni” e non vorremmo aspettare ancora altri 9 anni! Se una tomba merita tanta attenzione, crediamo che ben 15 famiglie meritino più attenzione di una tomba. Martedì 25 luglio c’è stato un forte acquazzone e il vicolo in discussione si è nuovamente allagato: con il sottano inondato da acqua di fogna che è fuoriuscita dal bagno>>, s’infervora l’ex consigliere adesso presidente del Circolo Acli-Dalfino Michele Fanelli. IL quale sposta senza pensarci troppo il mirino delle critiche e denunce un po’ più a sud, verso “Pane e Pomodoro”. Laddove, dopo il maltempo, si chiude la spiaggia, mentre sono nove anni che la fogna esce in casa di persone e non si muove nessuno. <<Ancora danni morali e materiali e qui aspettiamo che si scoprano altre tombe! Ma si può fare questa vita, Assessore si dia una mossa, perché la pazienza è al limite. La luce davanti l’Edicola della Madonna del Buonconsiglio è spenta da 2 mesi, abbiamo avvisato l’Assessore Maselli ed il Sindaco, e non vediamo ancora nulla, lanciamo un ultimo grido alla Presidente del 1° Municipio Paparella: accendiamo la luce alla Madonna del Buonconsiglio, perché così viene offesa la devozione popolare “che è sempre accesa nella Città vecchia>>. Dunque, rimane l’emergenza idrica a Bari Vecchia –specie nella zona Santa Scolastica – nonostante impegni e promesse di amministratori comunali e dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese: siamo arrivati a luglio e non si vede ancora nessuno spiraglio. A ridar fiato all’esasperazione dei cittadini residenti in Vico – Corte Annunziata è nuovamente Fanelli, pronto a ricordare –come dice lui stesso…- l’ennesima presa per i “fondelli” dell’Assessore Galasso che già a febbraio di due anni or sono, nella sede del 1° Municipio, in presenza di una rappresentanza dei cittadini e di un legale rappresentante, che segue un contenzioso con l’AQP e con il Comitato di Quartiere di Bari Vecchia, prese l’impegno con i cittadini che l’“Odissea” in quelle aree (che dura già da ben 8 anni) con lavori, appunto, che dovevano iniziare ad aprile, siamo arrivati a luglio, ma nulla si vede! <<Intanto in questo immobilismo aumentano i danni alla salute, ma anche quelli materiali>>, ricorda e ripete Michele Fanelli, riavvolgendo il nastro della memoria: <<Questa situazione risale al 2006, quando si attuò il quinto percorso del Piano URBAN nella zona di S. Pietro e Santa Scolastica, dove si verificò un grave errore nel rifacimento dell’impianto fognario e idrico, con ben 1quindici famiglie che da allora non hanno più l’acqua potabile in casa. In alcuni bassi (cosiddetti ‘sottani’, come li chiamano i residenti del Borgo Antico a Bari), con la pioggia si allagano gli ambienti perché l’acqua di fogna fuoriesce dai gabinetti e dagli scoli. Per evitare questa emergenza –ricorda ancora Fanelli – fu fatto un impianto idrico “aereo” con tubi di plastica, in modo da poter alimentare quelle famiglie. Si disse allora, nel 2008, che quell’impianto doveva durare solo poche settimane, sono passati ben otto anni, e lì la situazione è sempre la stessa: i tubi sono diventati verdi e tutti ossidati, ed esiste una radicata sensazione che l’acqua non sia pura e potabile, con il caldo poi, l’acqua arriva in casa bollente e in più con le ultime piogge che si sono verificate, i bassi, i “sottani”, si sono ancora allagati di acqua fognaria, provocando danni morali e materiali>>. Inutile ricordare che tutto è stato denunciato più volte alle Autorità competenti e la conoscono bene il Sindaco, l’Assessore, che aveva promesso l’inizio dei lavori ad aprile, la Presidente del 1° Municipio Paparella, che più volte si è recata sul luogo ed ha constatato la gravissima situazione in cui versano queste quindici famiglie per colpa di errori dovuti a lavori pubblici, ma niente è avvenuto. <<Il cittadino senza santi in paradiso in questa Città è solo penalizzato e i suoi diritti non contano nulla, zero in assoluto. Vista l’umiliazione e la cancellazione dei diritti dei cittadini, il Circolo Acli – Dalfino si fa portavoce dei diritti umani ed insieme ai cittadini, si stava per avviare una richiesta al Tribunale Europeo dei Diritti Umani con sede a Strasburgo e all’ARPA (Agenzia Regionale per l’Ambiente), affinchè sia verificato lo stato di potabilità dell’acqua e dell’impianto idrico.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 29 Luglio 2017

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