Cronaca

Berlusconi conferma, per ora, Vitali alla guida di Forza Italia in Puglia

 

Che il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, vuole cambiare volto al suo partito, puntando su una nuova classe dirigente e su personalità giovanili, ma soprattutto su coloro che non abbiano fatto della politica una professione, è un fatto ormai noto. Però, che Berlusconi avesse improvvisamente deciso di licenziare ‘ad nutum’ in Puglia il responsabile regionale di Fi, Luigi Vitali, per sostituirlo con il neo senatore forzista Michele Boccardi, subentrato a Palazzo Madama lo scorso mese di Agosto al posto dello scomparso Donato Bruno, era una notizia davvero surreale financo per coloro che in politica sono, come suole dirsi, alle prime armi. Infatti, secondo alcune indiscrezioni provenienti dal Palazzo romano di Forza Italia, l’Ufficio di presidenza del partito, tenutosi martedì nella Capitale, ha confermato Vitali alla guida pugliese del partito. Infatti, se tale notizia è fondata, vuol dire che le voci fatte circolare tempo fa, con un servizio mandato in onda da una nota emittente televisiva locale che aveva dato per imminente la nomina del neo senatore Boccardi a segretario pugliese di Fi al posto di Vitali, erano del tutto inattendibili. E non poteva essere diversamente, se si considera che il presidente Berlusconi, anche nel caso che volesse effettivamente cambiare registro nella guida pugliese di Fi, non lo farebbe di certo alla vigilia di un possibile cambiamento di nome al partito. Difatti da tempo corre voce che l’ex Premier sta lavorando per realizzare un unico grande contenitore politico per l’elettorato di centrodestra e che la questione del rinnovo della squadra dei coordinatori regionali di Fi, pur essendo un tema da affrontare, resta ferma sul tavolo delle decisioni da prendere, perché Berlusconi vuole prima definire il capitolo delle alleanze e del nome da dare alla nuova formazione politica di centrodestra, per poi dedicarsi, in sintonia evidentemente con gli alleati che avranno aderito al progetto, all’individuazione dei nomi dei coordinatori regionali che dovranno guidare il processo di integrazione e rilancio del nuovo soggetto politico di centrodestra. In tal caso, soprattutto al Sud, dove per il centrodestra è necessaria una scossa più del Nord, perché a dar manforte al nuovo soggetto non c’è la componente organizzata e radicata della Lega, dovranno essere fatte precise valutazioni, se Berlusconi non vorrà rischiare di essere messo fuori gioco da un centrosinistra agguerrito dal fatto che ora governa ben sette Regioni meridionali su sette, oltre a numerosi ed importanti Enti comunali del Mezzogiorno. Infatti, una ipotesi è quella che il leader di Fi proprio al Sud proceda ad un azzeramento e ricomposizione dell’intero mosaico dei dirigenti. Una procedura che, naturalmente, non implica necessariamente l’automatica sostituzione di tutti gli attuali coordinatori regionali di Fi, ma verosimilmente alcuni di loro saranno sostituiti. E, tra questi, molto probabilmente potrebbe esserci Vitali, che – sempre secondo indiscrezioni romane – avrebbe già ottenuto dal partito un riconoscimento, con un posto di sottogoverno nelle Marche, sia per il lavoro finora svolto in Puglia a contrasto dell’emorragia provocata dall’ex protesi pugliese di Berlusconi, l’eurodeputato Raffaele Fitto, sia per lasciare, al momento opportuno, ad altri la guida della maggiore squadra pugliese di centrodestra. Quindi, potrebbe essere che il leader di Fi abbia già in agenda, per il futuro, un ricambio al vertice pugliese del suo partito, ma per il momento tutto è subordinato agli sviluppi che subirà Forza Italia alla luce della nuova legge elettorale per la Camera, l’Italicum, che – come è noto – andrà in vigore nel 2016, dopo l’approvazione definitiva della riforma costituzionale del Senato voluta da Matteo Renzi (Pd). Pertanto, non è neppure da escludere del tutto che, in seguito, Berlusconi prenda in considerazione il neo senatore Boccardi come uno dei possibili nomi a cui affidare la responsabilità del nuovo soggetto politico unitario del centrodestra in Puglia. Infatti, in tale circostanza, la scelta di Boccardi sarebbe anche giustificata, agli occhi di coloro che in Puglia sono rimasti sempre fedeli a Fi (e quindi a Berlusconi!), col fatto che l’ex consigliere regionale “fittiano” di Turi, visti gli stretti rapporti politici coltivati a suo tempo con il gruppo politico di Fitto, potrebbe essere funzionale al recupero di molti degli esponenti ex forzisti pugliesi elettoralmente di peso che, alle ultime regionali pugliesi, hanno seguito l’eurodeputato di Maglie (Le), prima nella formazione della lista “Oltre con Fitto” e dopo nella costituzione del nuovo partito del “Conservatori e Riformisti”. Difatti, Boccardi, da maggior responsabile pugliese del futuro nuovo partito di Berlusconi, potrebbe avere gioco facile nel riportare sotto la bandiera dell’ex cavaliere di Arcore i tanti “grandi elettori” fittiani scontenti  o che, in base alla nuova legge elettorale della Camera, non avrebbero più alcuna speranza con Fitto di poter essere eletti al Parlamento. E tale recupero, in termini di consensi personali, farebbe certamente comodo a Berlusconi che in Puglia, nel suo nuovo soggetto politico unitario di centrodestra, sicuramente vorrà fare a meno (come è già successo alle politiche del 2013 per Gianfranco Fini) della presenza di Fitto e taluni suoi fedelissimi.      

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 15 Ottobre 2015

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